di Marcello Foa.
Qualche giorno fa ho presenziato a un incontro insolito per gli standard italiani: una conferenza
pubblica con il capo dei servizi segreti svizzero Markus Seiler. A
Bellinzona, senza particolari misure di sicurezza, con la consueta
semplicità elvetica, introdotto dal direttore del Dipartimento delle
Istituzioni Norman Gobbi (il ministro degli interni ticinese, tradotto
nel gergo italiano). Serata interessante, pacata nei toni, durante la
quale Seiler ha dichiarato, testuale: “Oggi l’80% delle email fanno una
rapida tappa a Washington e a Londra dove vengono copiate e archiviate.
Solo le email criptate o protette da particolari misure di sicurezza
sfuggono a questo gigantesco setaccioâ€.
Seiler si è ovviamente ben guardato dall’esprimere valutazioni
politiche, però il tono del suo intervento era chiaro: Era come se
chiedesse al pubblico presente: A voi va bene?
Non sono un diplomatico ma un giornalista. E posso permettermi di
rispondere. No, non va bene. Mi fa molto piacere che il presidente Obama
si interessi alla mia vita privata e professionale, coinvolgendo il
premier britannico Cameron, ma non è accettabile che tutti i miei
messaggi, come i tuoi, caro lettore, siano copiati istantaneamente e
memorizzati in un gigantesco database.
In questi giorni sto rileggendo, a distanza di 30 anni, 1984
di Orwell e pagina dopo pagina rabbrividisco: alcune delle misure di
controllo sociale del Grande Fratello, immaginate dal grande scrittore
inglese, oggi sono realtà . Schedare tutto quel che viene scritto da un
cittadino, mappare la sua rete di contatti (sanno a chi scrivo le email,
sanno quali sono i miei amici su Facebook, hanno accesso alla mia
agenda telefonica tramite WhatsUp) era il sogno di qualunque dittatore:
da Hitler a Stalin a Mao ora è diventata realtà per mano di una potenza
che fino a ieri era il baluardo contro la dittatura e ora, con il
pretesto della lotta al terrorismo, si sta trasformando in un invasivo
inquisitore.
E’ un gioco da ragazzi affinare la ricerca nel database e mappare
fino a “targetizzare†ognuno di noi. I dati selezionati e affinati
possono essere usati per fini impropri o politici da parte di un Paese
che non dimostra più grande considerazione per lo stato di diritto, né
in patria né in fuori. Snowden, l’agente della Nsa che ha svelato la
gigantesca rete di spionaggio dell’intelligence americana, ci aveva
avvertiti.
Ora il capo dei servizi segreti svizzero Markus Seiler conferma
l’esistenza di una silenziosa, sistematica violazione della libertà e
della sovranità di tutti gli Stati.
Altro che Isis. La vera minaccia è altrove. Ci stanno portando via
tutto, con la silenziosa compiacenza di masse che nemmeno si rendono
conto del pericolo e del regresso di civiltà . State all’erta. Il Grande
Fratello è proprio lì nel vostro computer. E un giorno tutto quel che
scrivete potrà essere usato contro di voi.
Rilancio la domanda: va bene così?
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