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Lo ha denunciato la Commissione parlamentare sulla trasparenza della crisi, che indaga sul Fondo, sulle base delle rivelazioni dell”ex membro greco del FMI Panagiotis Roumeliotis. A dare manforte, secondo le accuse, anche un pool di economisti e docenti universitari che in occasione di interviste sui quotidiani o in tv cercava di persuadere l’opinione pubblica che quella dell”austerità era l’unica strada possibile
posizioni dei creditori internazionali. Lo ha denunciato la Commissione
parlamentare sulla trasparenza della crisi, che indaga sul Fondo,
grazie alle rivelazioni dell’ex membro greco del FMI Panagiotis Roumeliotis.
Ha rivelato che i seminari di formazione sono stati architettati
volontariamente per creare “portavoce†delle istanze spinte dalle
istituzioni internazionali che hanno gestito la crisi ellenica. I nomi
dei giornalisti greci che hanno preso parte ai meeting saranno svelati
nelle prossime settimane alla Camera dei Deputati di Atene.
passando per quel “terrorismo mediatico†che la stampa ellenica ha
megafonato svariate volte negli ultimi anni, soprattutto a ridosso delle
elezioni politiche e amministrative: queste le accuse
rivolte ai giornalisti coinvolti. Secondo Roumeliotis, la Commissione
parlamentare potrebbe chiedere formalmente al responsabile comunicazione
del FMI, Jerry Reis, i nomi dei giornalisti invitati ai seminari. Per questa ragione il presidente della Camera, Zoì Konstantopoulou, ha fatto sua la proposta annunciando una lettera formale indirizzata all’istituto guidato da Christine Lagarde.
che, in occasione di interviste sui quotidiani o di trasmissioni
televisive, cercavano di persuadere l’opinione pubblica che quella del
memorandum era l’unica strada possibile per la Grecia. Il tutto mentre
ad Atene la polizia arrestava forse l’unico giornalista greco che aveva dato una notizia, ovvero Kostas Vaxevanis, reo di aver pubblicato sul suo settimanale Hot Doc i duemila nomi degli illustri evasori della lista Lagarde che avevano spostato capitali in svizzera.
sulla crisi greca, ecco un’altra falla che si apre nell’istituzione che
assieme all’Ue e alla Bce ha governato la crisi greca e i due
memorandum imposti ad Atene, il primo dei quali votato nel novembre 2012 dai deputati socialisti e conservatori che lo avevano ricevuto in visione solo poche ore prima.
in Europa. “Neanche un passo indietroâ€: questo il titolo della
manifestazione promossa in contemporanea ad Atene e a Salonicco
per mercoledì 17 giugno “contro la disinformazione, gli usurai, gli
istituti di credito e i requisiti che vogliono imporre alla classe
operaia e ai cittadiniâ€. Sostegno da Parigi e Bruxelles
dove, rispettivamente sabato e domenica prossimi, oltre 50
organizzazioni marceranno contro l’austerità e a sostegno di Atene
nell’ambito della settimana della solidarietà europea con il popolo
greco.
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