‘di Pier Francesco De Iulio
In questi ultimi giorni dell’anno, sui social network e in rete, è diventato virale un [url”video”]http://www.youtube.com/watch?v=6GAoNyA9biQ[/url] che ritrae il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in un’intervista televisiva rilasciata a una emittente locale.
L’intervista è balzata all’onore delle cronache per l’affermazione di De Luca in favore del Ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, la quale, assurta al prestigio di “Venere di Botticelliâ€, per la sua stessa bellezza sarebbe non passibile di mozione di sfiducia. Sappiamo tutti, purtroppo, come è andata a finire comunque quella triste storia.
Ma andiamo avanti. L’intervista è l’occasione, tra le altre cose, per una lunga invettiva nei confronti di un famigerato pericolo pubblico del Movimento 5 Stelle, l”onorevole Luigi Di Maio.
Dimenticandoci soltanto per un attimo il ruolo istituzionale e la storia politica di De Luca, dobbiamo riconoscere che in questa occasione egli riesce a dare prova di doti cabarettistiche di grande rilievo, tali da non sfigurare al confronto con il nostro campione nazionale Maurizio Crozza (che infatti lo imita nella speranza di rubargli i segreti del mestiere).
Con una gestualità e un linguaggio a metà strada tra una commedia di Eduardo De Filippo e una sceneggiatura di un film di Francis Ford Coppola, Vincenzo De Luca demolisce la persona e l’integrità morale di Luigi Di Maio, o così cerca di fare. E lo fa avvalendosi del curriculum vitae dell’attuale Vicepresidente della Camera dei deputati.
Il malcelato sarcasmo di De Luca si scaglia proprio su quel curriculum, evidentemente troppo “plebeo†per un giovane sul quale si discute addirittura come di un possibile candidato alla carica di premier del nostro paese.
L’attività svolta da Di Maio, prima del suo ingresso in Parlamento, che più irretisce il nostro campione del partito democratico è quella di “manovaleâ€. Umile attività che impegnò il “pentastellatoâ€, insieme ad altre da “sfaccendatoâ€, e che rappresenterebbe, sempre secondo De Luca, la sua vera vocazione, tanto da rammaricarsi per una sua mancata “carriera†da carpentiere.
Insomma, la classica tirata borghese e classista, consona d’altronde alla tradizione di molti notabili della politica alla quale l’esperienza pubblica di De Luca non da oggi ci riconduce.
Ma non sta qui il punto. Il fatto è che ascoltando e vedendo questa intervista mi è venuta la curiosità di andare a leggere la biografia di Vincenzo De Luca. In rete ne ho trovate alcune, sul suo [url”sito personale”]http://www.vincenzodeluca.it/biografia/[/url] e su [url”Wikipedia”]http://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_De_Luca_(1949)[/url], e in un altro paio di siti, tutte pressoché identiche riportano le stesse informazioni.
Mi sarei aspettato di trovare un elenco con numerose esperienze professionali e attività lavorative svolte da De Luca nella sua vita privata, cioè prima che diventasse pubblica con il suo ingresso in politica. Per dire: impieghi o ruoli dirigenziali in aziende o enti privati e pubblici, attività svolte come libero professionista o consulente, e invece… Invece, da quanto si evince dalle biografie sopracitate, risulterebbe che, nato nel 1949 in provincia di Potenza e dopo essersi trasferito “giovanissimo†a Salerno, l’unica cosa che il De Luca abbia fatto nei suoi primi quarant”anni di vita sia stato laurearsi in Filosofia e iscriversi al Partito Comunista Italiano, diventandone subito dopo segretario provinciale (e poi ancora nel PDS). Nel 1990 è assessore e vicesindaco di Salerno. Città che lo vedrà sindaco a partire dal 1993 e fino al 2015, quasi senza soluzione di continuità se non per gli anni 2001-2006, in cui svolse comunque attività di parlamentare.
Una vita tutta per la politica. Bene. Esperienze e competenze professionali antecedenti? Assenti. Ci saranno sicuramente, ne siamo convinti, ma nelle sue biografie non compaiono mai.
Qualcuno potrebbe dire che nel 2013 il sindaco De Luca è giunto al primo posto in una speciale classifica dei sindaci “più amati†d’Italia, promossa dal quotidiano “Il Sole 24 Ore†(un bel colpo!). Qualcun altro potrebbe dire che lo stesso sindaco De Luca è stato [url”condannato in primo grado per abuso d’ufficio”]http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/21/de-luca-motivazioni-condanna-nomino-braccio-destro-per-dargli-soldi/1610995/[/url] a un anno di reclusione (pena sospesa) per la realizzazione del termovalorizzatore a Salerno (e anche questo è un bel colpo!).
Chissà , se l”attuale Presidente della Regione Campania avesse abbandonato in gioventù gli studi in Filosofia per provare anche lui l’ebbrezza del mestiere di manovale oggi la politica avrebbe un De Luca in meno e magari una “Venere†di Botticelli in più. E anche quest”ultima forse non sarebbe stata una gran cosa per la politica e la collettività . Certe bellezze di Botticelli è meglio trovarsele in cornice sui muri dei musei e non nelle aule del Parlamento.
(24 dicembre 2015) [url”Torna alla Home page”]http://megachip.globalist.it/[/url]‘