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Jo Cox e la zona franca

'C''è una parte di società cinica e totalmente assorbita dalla ''simpatia'' o ''antipatia'' verso situazioni che possano favorire o meno le loro attività. È una zona mostruosa.'

Jo Cox e la zona franca
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17 Giugno 2016 - 03.22


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di Turi Comito

Alcuni giornali (Il Sole 24 Ore, il Corriere) fanno notare come l”assassinio
della deputata laburista Jo Cox possa fare pendere la bilancia del voto
referendario inglese dal lato del “Remain” piuttosto che da quello della
Brexit. Deducono questa ipotesi dal fatto che oggi i famosi “mercati”
invece che chiudere con clamorose perdite come nei giorni scorsi, hanno
“limitato i danni”.

I “mercati”, infatti, tifano perché la Gran Bretagna resti dentro
l”Unione europea e, evidentemente, questo fatto di sangue deve avere
convinto speculatori e scommettitori che l”omicidio spingerà una parte
significativa dell”elettorato, magari quello indeciso o astensionista,
in questa direzione.

E così, mentre mezza Europa ascoltava incredula la notizia della morte
della deputata ed in Gran Bretagna si sospendeva la campagna referendaria
per lutto e solidarietà verso la vittima, i “mercati” scommettevano,
speculavano e ragionavano su quanto si poteva guadagnare dall”evento e
per quanto tempo.

Naturalmente non è una novità che i “mercati”, qualunque cosa di
disgustoso accada sulla faccia della terra (terremoti, guerre,
pestilenze, stragi, ecc.), continuino a “lavorare”, a fare affari, a
scommettere sugli effetti che provocano quei disastri e a cercare di
lucrarci. E siccome non è una novità non ci si dovrebbe stupire di
questo cinismo da bisca clandestina.

E infatti io non mi stupisco.

Attiro solo l”attenzione su questo fatto che forse sfugge tanto si dà
per scontato: c”è una parte di società, una parte di mondo – si badi
bene: potentissima e ormai in grado di decidere le sorti del resto della
società e del resto del mondo – che è del tutto esente dal lutto, dalla
solidarietà, dalla testimonianza o, almeno, dal silenzio rispettoso
che, se non altro pubblicamente, dovrebbero essere dovuti alla
sofferenza umana quando questa assume caratteristiche di catastrofi o di
fatti particolarmente odiosi di interesse nazionale o internazionale.

Questa parte di società è, invece, una zona franca. Inattaccabile sia
dalla politica che dalle manifestazioni di piazza. Dai partiti come dai
sindacati. Dai media come dalle grandi personalità pubbliche. Totalmente
avulsa, perfino ipocritamente, dall”empatia e invece completamente
assorbita dalla “simpatia” o “antipatia” verso uomini e cose che possono
favorire o danneggiare le loro attività.
È una zona mostruosa, per potere e per cinismo. E fino a che questa
mostruosità, cioè i “mercati”, sarà svincolata da qualunque forma di
umanità e da qualunque controllo politico che ne limiti (se nel caso
anche a torto) il potere e l”influenza e anzi questa “zona franca”
continui ad essere essa stessa padrona della politica e dell”umanità,
forse non dovremo stupirci tanto se qualcuno ammazza qualcun altro
urlando “Allah Akbar” o “First Britain”.

Dovremo forse riflettere un poco di più su come sia possibile che
qualcun altro faccia affari e lucri sugli assassini e sugli assassinati.


Fonte: da un post Facebook di Turi Comito.




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