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Freedom Waves: due barche ci riprovano e salpano verso Gaza

Freedom Waves: due barche ci riprovano e salpano verso Gaza
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3 Novembre 2011 - 06.52


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tahrir-navedi Marisa Conte. – “We are all on the Freedom Flotilla 2”.

 

Lo avevano promesso e lo hanno fatto. Due barche, la canadese Tahrir e la irlandese Saoirse, il 2 novembre 2011 hanno lasciato il porto di Fethiye, in Turchia, e sono in acque internazionali, dirette a Gaza per rompere l”assedio illegale imposto da Israele e portare alla popolazione un carico di 30.000 dollari in medicinali. La Guardia Costiera turca le ha seguite per un po”, poi si è allontanata ed ora le due imbarcazioni navigano sole e tranquille.

 

A bordo, 27 persone accomunate dalla voglia di giustizia e pace, ma diversissime per lavoro e provenienza: Philip McCullough (Belfast) è un giornalista del Belfast Media Group; Trevor Hogan è un ex giocatore di rugby che porta con sé attrezzature sportive per i bambini di Gaza; Kit Kittredge, attivista del gruppo CodePink, è terapista e volontaria nel campo del soccorso di emergenza; è anche pompiere volontario.

(La lista completa degli equipaggi è consultabile ai link http://irishshiptogaza.org/?page_id=494 e http://www.tahrir.ca/content/delegates-freedom-waves-gaza-november-2011).

 

L”arrivo a Gaza è previsto per il pomeriggio di venerdì 4 novembre.

 

Noi li sosteniamo. Perché crediamo fermamente che Gaza e la Palestina abbiano il diritto di vivere, di essere libere e di poter godere dei basilari diritti umani riconosciuti a tutti.

 

Chiediamo che alla prepotenza di Israele, che già si è dichiarata pronta a fermare la missione (http://idfspokesperson.com/2011/11/02/israel-navy-prepares-to-stop-vessels-attempting-to-break-maritime-security-blockade/), si contrapponga la voce del mondo, di quel mondo formato di persone che chiedono la pace, il rispetto del diritto internazionale e di tutte quelle risoluzioni ONU che fino ad oggi il Governo israeliano ha bellamente ignorato.

 

Chiediamo che la Palestina, che solo avantieri è finalmente entrata a far parte a pieno titolo dell”UNESCO, non venga penalizzata per questo da singoli governi che evidentemente sono tutt”altro che democratici, se non rispettano un voto legale e democraticamente espresso in seno ad una delle più importanti istituzioni internazionali (gli USA hanno già annunciato la sospensione dei finanziamenti all”UNESCO).

 

Chiediamo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà di unirsi a noi nel sostenere una missione di pace e di giustizia, che ha il diritto di arrivare a Gaza e consegnare il suo carico umanitario.

 

E chiediamo a chi opera nell”informazione di dare voce e risalto a questa missione, che porta il nome “Freedom Waves” a significare che l”opinione pubblica mondiale è stanca di un”occupazione illegale che continua da 63 anni.

 

Non lasciamoli soli.

 

Marisa Conte

per

“We are all on the Freedom Flotilla 2”

https://www.facebook.com/groups/WeAreAllOnTheFreedomFlotilla2/

 

Posizone delle barche:

http://maps.google.com/maps/ms?msid=200862560253289452107.0004b0ae197e2bfb714c3&msa=0&ll=36.38149%2C28.55896&spn=1.751266%2C1.809998

 

La missione su Twitter

@PalWaves, @IrishShiptoGaza, @CanadaBoatGaza – #FreedomWaves #Canada4Gaza

 

 

Video con dichiarazioni degli attivisti prima della partenza:

http://www.democracynow.org/blog/2011/11/2/exclusive_video_voices_from_the_secret_international_flotilla_now_sailing_to_gaza

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