di Giulietto Chiesa.
Adesso sappiamo, oltre ogni dubbio (ce lo conferma il Massachusetts Institute of Technology), che la Cia ha mentito e che il bombardamento di armi chimiche sulla periferia di Damasco, il 21 agosto 2013,
fu compiuto dai mercenari che combattono contro Bashar al-Assad. Ci
furono oltre mille morti, dissero. Mentivano, ma è il loro mestiere. Non
è stato un errore.
Per settimane tutti i giornali e tutti i
telegiornali italiani dissero, nei titoli, nei testi, nei commenti, come
se fosse ovvio, che “il dittatore sanguinario Assad†gasava, massacrava i propri cittadini. Verifiche? Nessuna. Bastava copiare quello che diceva Obama.
Adesso dovrebbero essere obbligati a smentire, ma non smentiscono. Dovrebbero licenziare i giornalisti bugiardi e incompetenti (unico licenziamento che noi saremmo disposti ad applaudire). Ma non licenziano. I direttori di quei giornali e telegiornali dovrebbero apparire in video, o in prima pagina, scusandosi per i propri “errori†e orrori. Ma fanno finta di non ricordarsi niente.
Eppure
non fu cosa da poco. Arrivammo a un passo dal bombardamento di Damasco
da parte delle forze americane e della Nato, per punire il “gasatoreâ€.
Loro tacciono, ma noi tiriamo le somme.
Stiamo
tutti molto attenti: una masnada di delinquenti (o di irresponsabili) ha
in mano i principali canali di informazione dell’Occidente. Adesso
abbiamo la prova che avremmo potuto essere trascinati in guerra da costoro.
E sappiamo anche che è già avvenuto ripetutamente. Sono armati. Bisogna togliere loro le armi della menzogna di cui dispongono.
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