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Da Aleppo, j'accuse

Milioni di civili di Aleppo sono tenuti in ostaggio da due anni e sono le vittime di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Accuso e richiedo aiuto [Nabil Antaki]

Da Aleppo, j'accuse
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21 Maggio 2014 - 22.34


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di Nabil Antaki*.

Milioni di abitanti civili di Aleppo, indipendentemente dalla loro
religione o opinioni politiche, sono tenuti in ostaggio da due anni e
sono le vittime di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

1- Blocco totale della città sia rispetto alle persone che alle
merci, ripetuto molte volte, il più lungo è durato sei settimane: ciò ha
comportato ogni volta una grave carenza di beni essenziali come
ortaggi, frutta, benzina, carburante, medicine, carne, ecc.

2- Totale taglio dell”energia elettrica, di un paio di giorni fino a 11 giorni.

3- Arresto completo della fornitura di acqua di 2 fino a 11 giorni.

4- Tagli ripetuti delle comunicazioni per telefono e di internet, sia
locali che internazionali, di un paio di giorni fino a 20 giorni
consecutivi.

5- Bombardamenti quotidiani di zone abitate, con bombe o colpi di mortaio che lasciano molti morti e feriti .

6- Tiri di cecchini sui pedoni innocenti.

7- La distruzione sistematica del patrimonio archeologico e culturale.

Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) sulla base delle quattro
Convenzioni di Ginevra del 1949 e i due Protocolli aggiuntivi del 1977 e
lo Statuto di Roma del 2002 che ha portato alla istituzione della Corte
Penale Internazionale (CPI) definiscono i crimini di guerra e i crimini
contro l’umanità.

L’articolo 8 della CPI, comma 3, qualifica crimine di guerra “il
fatto di causare intenzionalmente grandi sofferenze o portare gravi
lesioni all’integrità fisica o alla salute”; e il fatto di “dirigere
intenzionalmente attacchi contro edifici dedicati al culto,
all’educazione, all’arte, alla scienza o a scopi umanitari, e contro
monumenti storici o ospedali”; e l’articolo 7 dello Statuto di Roma
qualifica come crimine contro l’umanità “gli atti inumani che provocano
intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o
alla salute fisica o mentale .”

Che alla gente di Aleppo venga impedito di lasciare la città, che
essa sia rinchiusa, abbia fame, soffra la sete, si ammali per la
mancanza di igiene; che agli abitanti di Aleppo sia impedito di
comunicare con il mondo, che siano il bersaglio di bombardamenti o di
cecchini, niente di tutto questo è ‘di grande sofferenza e di grave
pregiudizio per la salute’? Non costituisce crimini di guerra e crimini
contro l’umanità, come sono definiti dalle convenzioni di cui sopra?

IO ACCUSO i media, i governi dei Paesi occidentali e arabi, le
organizzazioni internazionali come l’ONU, l’UNICEF, l’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di complicità in crimini di
guerra e crimini contro l’umanità.

IO DOMANDO a tutti gli uomini e donne del mondo che abbiano amore per la libertà e per la giustizia, davanti a tali atti:

1 – di qualificarli

2 – di denunciarli

3 – di condannarli

4 – di esigere dai loro governi di fare pressione sui mandanti e sugli esecutori

5 – di accusare gli autori davanti alla CPI.

Si deve smettere di prendere i civili di Aleppo in ostaggio.

Scrivete ai media, ai vostri deputati e senatori, ai ministri, ai presidenti e alle organizzazioni internazionali.

Dite loro che i residenti civili di Aleppo sono bersaglio di atti
terroristici che possono essere classificati come crimini. Dite loro la
sofferenza del popolo. Dite loro la distruzione del Paese e della nostra
amata città. Ricordate loro che la “primavera araba” in Siria è solo un
inverno glaciale e un caos sterile.

La crisi del “taglio dell’acqua” è attualmente conclusa.

Ha seguito altre precedenti crisi e ve ne saranno probabilmente di più se voi non vi muovete.

AIUTATECI

* Il dott. Nabil Antaki è un gastroenterologo, Volontario dei Maristi di Aleppo.

Fonte:  http://spondasud.it/2014/05/aleppo-jaccuse-1612.

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