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Washington gioca alla roulette russa

Chi vuole la GuerraFredda 2.0 non vuole la stabilità europea, per impedire l’integrazione euroasiatica: con un nuovo Muro di Berlino a Kiev [Pepe Escobar]

Washington gioca alla roulette russa
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28 Novembre 2014 - 10.26


ATF

di Pepe Escobar.


Sono
tempi cupi. Ho avuto conversazioni serie con alcune fonti e interlocutori
addentro, quelli che sanno ma non hanno bisogno di mostrarlo, privilegiando la
discrezione. Sono molto preoccupati. Ecco che cosa mi ha trasmesso uno di loro,
un pianificatore strategico di New York:


L’attacco
propagandistico contro Putin che lo ha paragonato a Hitler è così estremo da
dover pensare che i russi non credano alle proprie orecchie e non possano
fidarsi più, in nessuna circostanza, degli Stati Uniti.

Non
riesco a credere che possiamo esserci messi in questa situazione per proteggere
i saccheggiatori dell’Ucraina dai quali Putin l’avrebbe liberata, e che abbiamo
avuto addirittura la sfacciataggine di mettervi alla guida uno dei peggiori tra
i ladri. Ma quella è storia. Quel che è certo è che la MAD
[distruzione reciprocamente
garantita; l’acronimo, che significa ‘matto/i’ , è dall’espressione originale ‘mutually
assured destruction’- n.d.t.] non
è un deterrente oggi, quando entrambe le parti ritengono che l’altra userà le
armi nucleari non appena sarà in vantaggio e che la parte che conquisterà un
vantaggio decisivo le userà. La MAD adesso è finita.


Ciò
può suonare per certi versi estremo, ma è un’estensione perfettamente logica,
proseguendo lungo il percorso, di ciò che il presidente russo ha intimato nella
sua già leggendaria intervista all’ARD tedesca a Vladivostok la settimana
scorsa: l’Occidente sta provocando la Russia a una nuova Guerra Fredda [1].

Mikhail
Gorbaciov ha appena sottolineato pochi giorni fa che la
nuova Guerra Fredda è già iniziata
. Stephen Cohen, di Princeton, afferma
che in realtà la Guerra Fredda non è mai finita. The Roving Eye ha scritto mesi fa della
Guerra Fredda 2.0. I britannici – tuttora incagliati nel nuovo Grande Gioco del
diciannovesimo secolo – preferiscono propagandare la “stridente personalità
velenosa” del “piccoletto Putin” [2]; è l’uomo “crudele, affascinante ed
essenzialmente spericolato” che “ha riportato in voga la Guerra Fredda”. Il Council
on Foreign Relations, prevedibilmente, piange la fine del mondo post Guerra Fredda,
condanna l’attuale “disordine” e sogna i bei vecchi tempi dell’eccezionalismo
incontrastato [3].

Per
lo sfondo probabilmente meglio dettagliato a proposito di come siamo arrivati a
questo pericoloso stato di cose, è difficile battere Vladimir Kozin dell’Istituto
Russo di Studi Strategici [4]. Leggetelo attentamente. E, sì, siamo nella
Guerra Fredda 2.0, il remix doppiamente pasticciato, tra USA e Russia, e tra la
NATO e la Russia.


Veder rosso

Nella
sua intervista all’ARD Putin si è attenuto ai fatti reali sul campo: “La NATO e
gli Stati Uniti hanno basi militari sparpagliate su tutto il globo, anche in
aree ai nostri confini, e il loro numero sta aumentando. Inoltre, proprio di
recente, è stato deciso di impiegare forze di operazioni speciali, di nuovo in
stretta prossimità dei nostri confini. Avete citato varie esercitazioni, voli,
movimenti di navi e così via della Russia. Sta avvenendo tutto questo? Sì,
realmente.”

Alle
orde che demonizzano la Russia fa sempre comodo dimenticare che l’espansione
della NATO in Georgia e in Ucraina è stata decisa in una riunione della NATO a
Bucarest dell’aprile 2008. L’operazione Georgia è stata un
fallimento spettacolare nell’estate del 2008
. L’Ucraina è un lavoro in
corso.

Crucialmente,
nell’intervista all’ARD, Putin ha anche detto alla coalizione UE degli
inetti-vassalli-fantocci che la Russia può buttar giù il castello di carte dell’Ucraina
in un lampo [5]; è sufficiente che Mosca sottolinei che è arrivata l’ora di
incassare la mostruosa quantità di soldi che le è legalmente dovuta.

Putin
ha anche detto con molta chiarezza che Mosca non permetterà – e in questo è
stato categorico: non permetterà – che il Donbass sia
invaso-distrutto-sottoposto a pulizia etnica da Kiev: “Oggi ci sono combattimenti nell’Ucraina orientale. Le autorità
centrali ucraine vi hanno inviato le forze armate e usano persino missili
balistici. Qualcuno parla di questo? Nemmeno una parola. E che cosa significa?
Che cosa ci dice? Questo indica il fatto che si vuole che le autorità centrali
ucraine facciano fuori tutti là, tutti i loro nemici e avversari politici.
Volete questo? Certamente noi non lo vogliamo. E non permetteremo che accada”

[6].

Secondo
gli stessi dati di Kiev, non meno del 65% degli edifici residenziali e del 10%
delle scuole e degli asili del Donbass sono stati distrutti. Più di 40.000
medie imprese sono paralizzate. Disoccupazione: a livello nazionale ucraino è
superiore al 40%. Il debito verso l’estero può raggiungere gli 80 miliardi di
dollari, e non aspettatevi che il Fondo Monetario Internazionale, che oggi è
proprietario dell’Ucraina, si dia alla filantropia. Soprattutto, Kiev non è in
grado di pagare le sue bollette miliardarie del gas alla Gazprom perché spende
una fortuna per terrorizzare i cittadini dell’Ucraina orientale. Questa filippica di
Poroshenko
riassume il tutto, con la piena complicità degli USA e della UE.



Dunque
la NATO è stata avvertita a proposito delle vere linee rosse della Russia.
Tuttavia considerevoli settori delle élite di Washington/Wall Street non ne
hanno abbastanza della guerra. E la vogliono calda [7]. Nessuno dovrebbe mai
sottovalutare l’infinita stupidità del Ritorno dei Morti Viventi Neo-Con
nell’uso del loro pulpito preferito, la pagina editoriale del Wall Street Journal.

Alla
“logica” che sta dietro la Guerra Fredda 2.0 – oggi in pieno svolgimento – non
potrebbe fregare di meno della stabilità europea. L’amministrazione Obama l’ha
lanciata – con la NATO come avanguardia – per impedire di fatto l’integrazione
euroasiatica, per costruire un nuovo Muro di Berlino a Kiev. L’obiettivo
immediato è minare l’economia della Russia; nel lungo termine il cambiamento di
regime sarà il premio finale.

E’
dunque in atto la logica dell’acutizzazione. La devastazione economica della UE
è una barzelletta; la sola cosa che conta per gli USA è la NATO e ha nel sacco
la schiacciante maggioranza dei suoi membri, che condivide l’umore prevalente a
Washington di trattare Putin come se fosse Milosevic, Saddam Hussein o
Gheddafi. Non c’è nessunissimo segno che la Squadra Obama abbia intenzione di
far marcia indietro. E quando salirà sul trono la presidente in pectore Hillarator,
tutto potrà succedere.


___________________


Note:

3. The Unraveling: How to Respond to a
Disordered World
, foreignaffairs.com, Dicembre 2014.

5.
“House
of Cards
” nell’originale; probabile riferimento alla nota serie televisiva
USA – n.d.t.


Pepe Escobar è autore di ‘Empire of Chaos: The Roving Eye Collection’
(Nimble Books, 2014), ‘
Globalistan: How the Globalized
World is Dissolving into Liquid War
’ (Nimble
Books, 2007), ‘
Red Zone Blues: a snapshot of
Baghdad during the surge
’ (Nimble
Books, 2007) e ‘
Obama does Globalistan’
(Nimble Books, 2009). 

Può essere raggiunto all’indirizzo pepeasia@yahoo.com.


Originale:
Asia
Times

Traduzione
di Giuseppe Volpe, con piccole revisioni della Redazione di Megachip.

Traduzione
© 2014 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

Link
alla versione italiana: http://znetitaly.altervista.org/art/16325.


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