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'Il sen. Cotti: ''Il M5S si batte per l''uscita dell''Italia dalla NATO'''

'Ridiscutere non solo la Nato ma tutti gli atti consequenziali firmati con gli Usa per anni. Il futuro di una nazione civile come l''Italia è un futuro di neutralità e di pace
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'Il sen. Cotti: ''Il M5S si batte per l''uscita dell''Italia dalla NATO'''
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26 Ottobre 2015 - 05.39


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“Una cosa è certa:
il M5S si batte per l”uscita dell”Italia dalla Nato. Oggi bisogna ridiscutere
non soltanto l”alleanza con la Nato ma tutti gli atti consequenziali firmati
con gli Usa nel corso degli anni. Il futuro di una nazione civile come l”Italia
è un futuro di neutralità e di pace”.


da Sputnik Italia.

Il 21 ottobre è iniziata anche in Italia la fase attiva sul territorio di Trident Juncture 2015. Vi partecipano
oltre 230 unità terrestri, aeree e navali e forze per le operazioni speciali di
28 paesi alleati e 7 partner, con 36 mila uomini, oltre 60 navi e 200 aerei da
guerra, anzitutto cacciabombardieri a duplice capacità, convenzionale e
nucleare. Per la prima volta anche
l”Ucraina partecipa a un”esercitazione Nato
.

E poco importa che Capo Teulada sia uno splendido paradiso naturale della
costa sarda. “Si vis pacem para bellum” scrissero gli antichi romani.
Duemila anni sono passati e l”Occidente multimediale approva.

“L”esercitazione Trident Juncture,
prova muscolare di un modello di difesa pericoloso quanto obsoleto, è
l”ennesimo atto di arroganza di poteri militaristi internazionali, che colpisce
le incolpevoli popolazioni di Sardegna”
. Roberto Cotti, senatore sardo
eletto nelle fila del M5S, dai
banchi del Senato esprime così la propria indignazione verso la più grande
esercitazione Nato dai tempi della guerra fredda.

In un”intervista rilasciata in esclusiva per Sputnik Italia, il senatore rileva che in Sardegna

“si sono potute fare le cose anche
più turpi in passato perché è una terra lontana dagli occhi degli italiani. Una
classe politica inefficiente ha autorizzato sessant”anni fa la presenza del 61%
delle servitù militari italiane nel suolo di uno dei paradisi naturali più
belli della Terra. Ma, mentre in altre parti d”Italia i processi di
compressione del gravame militare si stanno concretizzando in Sardegna invece
questo passaggio di riduzione non è ancora avvenuto perché ancora oggi la
classe politica regionale non è all”altezza di opporsi al governo
nazionale”
.

Come vive la popolazione sarda la presenza militare nella regione?

“La Sardegna vive ancora in una sorta di assuefazione, anche
mediatica. E questo lo sanno molto bene i governi che si sono succeduti i
quali, in virtù del ricatto occupazionale, sono riusciti negli anni a far
passare l”idea della monetizzazione delle servitù militari. Solamente negli
ultimi anni vi è stata una crescita dell”attenzione da parte della gente ma
siamo ancora molto lontani da una presa di coscienza generale e forte dei sardi
che giunga al capo di governo e faccia capire al ministro Pinotti che è ora di
finirla. E” una parte minoritaria della popolazione quella che effettivamente
scende in piazza a urlare la propria contrarietà agli interventi militari in Sardegna,
e ciò avviene soprattutto da quando la crisi che opprime il mondo del lavoro si
è estesa anche al comparto della difesa”.


Come valuta il ruolo della Nato nell”ambito geopolitico attuale? Ritiene
ancora necessaria l”appartenenza dell”Italia al Patto Atlantico?

“Il quadro geopolitico internazionale è evidentemente cambiato
rispetto ai tempi in cui quei patti e quelle alleanze furono sottoscritte. A
settant”anni dalla fine della seconda guerra mondiale, ora in Italia ci sono
realtà politiche critiche, come il M5S, che ha avuto il coraggio pubblicamente,
attraverso un video di Beppe Grillo pubblicato in rete qualche
settimana fa, di rivendicare la necessità
da parte dell”Italia di uscire dalla Nato
. Anche se Grillo non ha
esplicitato le modalità, una cosa è
certa: il M5S si batte per l”uscita dell”Italia dalla Nato
. Oggi l”Alleanza
Atlantica non rappresenta più quella sicurezza di cui si avvertiva il bisogno
negli anni della guerra fredda. Oggi gli scenari sono completamente mutati e
bisogna ridiscutere non soltanto
l”alleanza con la Nato ma tutti gli atti consequenziali firmati con gli Usa nel
corso degli anni
che hanno messo a disposizione della Nato e degli stessi
Usa porzioni del territorio italiano, come la base di Aviano in Friuli e
la base per sommergibili nucleari nell”arcipelago della Maddalena. Tutti questi
atti sono secretati e vanno essere messi completamente in discussione. Il
futuro di una nazione civile come l”Italia è un futuro di neutralità e di pace. L”Italia dovrebbe candidarsi a
essere la Svizzera del Mediterraneo, dovrebbe appropriarsi del compito del
dialogo fra le genti per evitare i conflitti e la corsa agli armamenti. La
strada è ancora lunga ma il M5S sta portando questa discussione all”interno
delle istituzioni e nel Parlamento.”

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