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'L''attacco all''ISIS c''è già. Ed è enorme'

'Sentiamo blaterare della necessità di un attacco massiccio all''ISIS. Nulla di più idiota: l''attacco massiccio all''ISIS c''è già, e lo stanno conducendo i russi [Giuseppe Masala]'

'L''attacco all''ISIS c''è già. Ed è enorme'
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17 Novembre 2015 - 23.31


ATF

di Giuseppe Masala.

Sentiamo
blaterare della necessità di un attacco massiccio all”ISIS. Nulla di più idiota:
l”attacco massiccio all”ISIS c”è già, e lo stanno conducendo i russi.

Per
capirci: se considerassimo anche soltanto le ultime 24 ore, Mosca ha scatenato un
qualcosa che finora si era visto solo nei film fantascientifici più visionari sulla
Terza Guerra Mondiale.

In un solo giorno si sono levati in volo oltre 20 bombardieri strategici tra Tu-22M Backfire, Tu-160 Blackjack e Tu-95 Bear, che, a pieno carico di missili da crociera aria-terra, possono arrivare a lanciare complessivamente oltre un centinaio di missili. Hanno lanciato 34 missili aria-terra distruggendo 13 obbiettivi chiave.



Non
è mica finita qui. Ricordate la flottiglia russa del Caspio, che aveva lasciato
sgomenti tutti gli avversari con una sorpresa strategica che non avevano
preventivato? Questa volta si è mossa la squadra della Flotta del Mar Nero, che
ha lanciato un”ulteriore scarica di missili da crociera da paura: l”incrociatore
pesante Moskva, il cacciatorpediniere Kashin, le fregate Ladnyy e Pytlivyy e il
sommergibile classe Varsavyanka “Rostov na Donu” per un altra salva
di decine se non di oltre un centinaio di missili da crociera. Da lì potrebbero
colpire perfino in Italia, per dire. Naturalmente hanno colpito i jihadisti in
Siria, quelli che il preoccupatissimo senatore McCain chiama carezzevolmente «i
nostri asset».

A
tutto questo bisogna aggiungere quello che hanno scaricato gli aerei tattici:
Su-34, Su-24, Su-25 oltre naturalmente agli elicotteri d”attacco.

Semplicemente,
solo oggi, sull”ISIS i russi hanno scatenato una pioggia di fuoco voluminoso e
preciso che gli americani otterrebbero solo dopo 5 mesi di preparativi.

E
allora dov”è il punto? Il punto è: chi diavolo è che rifornisce l”ISIS di armi
e di tutto il materiale logistico
necessario, oltre che di nuovi uomini ben
addestrati
?

Basta
guardare la cartina per capire che i rifornimenti possono arrivare o dalla
Turchia o dalla Giordania. Altre strade per l”ISIS/Daesh non ci sono.

Basta
dire ai signori che governano la Turchia o la Giordania di non far passare
nulla e l”ISIS muore in una settimana per mancanza di ossigeno.

Che
dite? La Turchia fa parte della NATO? Ecco, forse il punto è che anche l”ISIS/Daesh
ne fa parte informalmente
.


Poi
il gioco è semplice: a seconda di come conviene, oggi un guerrigliero dell”ISIS
dice di essere dell”ISIS, se domani invece serve che si chiami “ribelle
moderato” si chiamerà precisamente “ribelle moderato” e poi il
giorno dopo ancora ISIS. Semplice rebranding,
buono per fregare i gonzi. Che non abbondano però fra quelli che stanno
attaccando davvero l”ISIS.

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