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La guerra è all'orizzonte: è troppo tardi per fermarla?

Una delle lezioni della storia militare è che una volta che la mobilitazione bellica abbia avuto inizio, essa assume una dinamica propria ed incontrollabile. [Paul Craig Roberts]

La guerra è all'orizzonte: è troppo tardi per fermarla?
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14 Dicembre 2015 - 22.47


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di Paul Craig Roberts.

Tradotto da Spondasud.

Una delle lezioni della storia
militare è che una volta che la mobilitazione bellica abbia avuto inizio, essa
assume una dinamica propria ed incontrollabile. Questo potrebbe essere proprio
quello che si sta verificando sotto i nostri occhi, non riconosciuto.

Nel suo discorso del 28 settembre
per il settantesimo anniversario delle Nazioni Unite, il presidente russo
Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia non può più tollerare l’attuale
situazione nel mondo
. Due giorni dopo, su invito del governo siriano, la
Russia ha iniziato la [sua]
guerra contro l’ISIS.

La Russia ha avuto rapidamente
fortuna nel distruggere i depositi d’armi dell’ISIS e nell’aiutare l’esercito
siriano a disfarne i successi. La Russia ha distrutto anche migliaia di
autobotti, il contenuto delle quali stava finanziando l’ISIS trasportando in
Turchia il petrolio siriano rubato, dove viene venduto dalla famiglia
dell’attuale gangster che governa la Turchia stessa.

Washington è stata colta di sorpresa
dalla fermezza della Russia. Temendo che il rapido successo di tale decisiva
azione russa avrebbe scoraggiato i vassalli NATO di Washington dal continuare a
sostenere la sua guerra contro Assad e dall’usare il suo governo fantoccio a
Kiev per tenere sotto pressione la Russia, Washington ha organizzato con la
Turchia l’abbattimento di un cacciabombardiere russo, nonostante l’accordo tra
Russia e NATO che non ci sarebbero stati incontri aria-aria nella zona delle
operazioni aeree russe in Siria.

Anche se nega ogni responsabilità,
Washington ha usato la bassa intensità della risposta Russia all’attacco, per
il quale la Turchia non si è scusata, per rassicurare l’Europa che la Russia è
una tigre di carta. Le “presstitute”
occidentali hanno strombazzato: La Russia è una tigre di carta.

La bassa intensità nella risposta
del governo russo alla provocazione è stata usata da Washington per rassicurare
l’Europa che non vi è alcun rischio nel continuare la pressione sulla Russia in
Medio Oriente, Ucraina, Georgia, Montenegro ed altrove. L’attacco di Washington
ai soldati di Assad viene utilizzato per rafforzare la convinzione che si sta
inculcato nei governi europei che il comportamento responsabile della Russia
per evitare la guerra è [invece]
un segno di paura e di debolezza.

Non è chiaro fino a che punto i
governi russo e cinese capiscano che le loro politiche indipendenti, ribadite
dai presidenti di Russia e Cina il 28 settembre, siano considerate da
Washington come “minacce esistenziali” per l’egemonia statunitense.

La base della politica estera degli
Stati Uniti è l’impegno ad evitare il sorgere di poteri in grado di
condizionare l’azione unilaterale di Washington. La capacità di Russia e Cina
di fare proprio questo li rende entrambi un obbiettivo.

Washington non si oppone al
terrorismo. Washington ha creato appositamente il terrorismo per molti anni. Il
terrorismo è un’arma che Washington intende utilizzare per destabilizzare la
Russia e la Cina esportandolo alle popolazioni musulmane in Russia e Cina.
Washington sta usando la Siria, come una volta l’Ucraina, per dimostrare
l’impotenza della Russia all’Europa –ed anche alla Cina, essendo una Russia
impotente un alleato meno attraente per la Cina.

Per la Russia, la risposta
responsabile alle provocazioni è diventata una [forma di] passività, perché incoraggia
ulteriori provocazioni.

In altre parole, Washington e la sprovvedutezza
dei suoi vassalli europei hanno messo l’umanità in una situazione molto
pericolosa, in quanto le uniche scelte rimaste a Russia e Cina sono quelle di
accettare il  vassallaggio americano o di prepararsi per la guerra.

Putin deve essere rispettato per
aver riservato più valore alla vita umana di quanto non facciano Washington e i
suoi vassalli europei e per aver evitato risposte militari alle provocazioni.
Tuttavia, la Russia deve fare qualcosa per rendere i paesi della NATO
consapevoli che ci sono gravi costi nel loro essere così accomodanti verso
l’aggressione di Washington contro la Russia. Ad esempio, il governo russo
potrebbe decidere che non ha senso vendere energia ai paesi europei che si
trovano in uno stato di guerra di fatto contro la Russia. Con l’inverno alle
porte, il governo russo potrebbe annunciare che la Russia non vende energia ai
paesi membri della NATO. La Russia avrebbe perso i suoi soldi, ma è più
conveniente che perdere la propria sovranità o una guerra.

Per porre fine al conflitto in
Ucraina, o [per aumentarne
l’intensità
] a un livello oltre la volontà dell’Europa a
parteciparvi, la Russia potrebbe accettare le richieste delle province
separatiste di ricongiungersi con la Russia. Per Kiev continuare il conflitto,
[significherebbe]
che l’Ucraina dovrebbe attaccare la stessa Russia.

Il governo russo ha fatto
affidamento su risposte responsabili e non provocatorie. La Russia ha adottato
un approccio diplomatico, confidando su governi europei realisti, [capaci di] rendersi
conto che i loro interessi nazionali divergono da quelli di Washington e [capaci di] cessare di
consentire la politica egemonica di Washington. La politica della Russia non ha
avuto successo. Per ripetere, le risposte responsabili della Russia sono state
utilizzate da Washington per dipingere la Russia come una tigre di carta che
nessuno deve temere.

Ci ritroviamo con il paradosso che
la determinazione della Russia ad evitare la guerra ci sta portando
direttamente in guerra
.

Che i media russi, il popolo russo e
la totalità del governo russo lo capiscano o meno, questo deve essere evidente
per i militari russi. Tutto ciò che i capi militari russi devono fare è
guardare la composizione delle forze inviate dalla NATO per “combattere l”ISIS”.
Come fa notare George Abert, gli aerei americani, francesi e britannici che
sono stati dispiegati sono aerei da combattimento il cui scopo è il
combattimento aereo, non l’attacco al suolo. I caccia non sono stati dispiegati
per attaccare l’ISIS a terra, ma per minacciare i caccia-bombardieri russi che
stanno attaccando i bersagli dell’ISIS al suolo.

Non vi è dubbio che Washington stia
spingendo il mondo verso l’Armageddon e l’Europa ne sia l’attivatore. [I pupazzi]
acquistati-e-pagati-come-marionette di Washington in Germania, Francia e Regno
Unito sono stupidi, indifferenti o impotenti a sfuggire alla morsa di
Washington.

A meno che la Russia non svegli
l’Europa, la guerra è inevitabile
.

I guerrafondai neocon totalmente
malvagi e stronzi hanno insegnato a Putin che la guerra è inevitabile?
Guardate
questo video:

[trascrizione/traduzione
dell”intervento di Vladimir Putin:

«50 anni fa le
strade di Leningrado mi hanno insegnato una lezione: se la lotta è inevitabile,
colpisci per primo!»
]

Articolo
originale:

Traduzione
per Spondasud a cura di Costantino Ceoldo, qui con alcune piccole variazioni a
cura della Redazione di Megachip.

Paul
Craig Roberts è un ex assistente segretario del Tesoro USA e Editorialista Associato del
Wall Street Journal. E” stato opinionista di Business
Week, Cripps Howard News Service e Creators Syndicate. Ha tenuto
molte conferenze universitarie. I suoi post su internet hanno lettori
in tutto il mondo. Il suo libro
 
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