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di
Pierluigi Fagan.
Pierluigi Fagan.
LA GEOPOLITICA E” IL PIU” BEL SPETTACOLO
DEL MONDO E NON SI PAGA NEANCHE IL BIGLIETTO: si potrebbe dire così, parafrasando
Charles Bukowski. Era il Novembre del 2015, appena sette mesi fa, quando il
presidente turco Erdoğan, dopo aver abbattuto un caccia russo, alzava i toni di
uno scontro che sembrava poter dar fuoco alla famosa miccia che molti profeti
della Terza guerra mondiale temevano stesse per accendersi.
DEL MONDO E NON SI PAGA NEANCHE IL BIGLIETTO: si potrebbe dire così, parafrasando
Charles Bukowski. Era il Novembre del 2015, appena sette mesi fa, quando il
presidente turco Erdoğan, dopo aver abbattuto un caccia russo, alzava i toni di
uno scontro che sembrava poter dar fuoco alla famosa miccia che molti profeti
della Terza guerra mondiale temevano stesse per accendersi.
Ne seguì l”espressione “pugnalata alla
schiena” usata da un costernato Vladimir Putin, l”interruzione delle
relazioni, la chiusura della frontiere russe ai prodotti turchi, le foto delle autocisterne
turche ai valichi turco-siriani diffuse dai russi assieme ai video di come
venivano annichilite dall’aeronautica di Mosca, i viaggi di Erdoğan prima nel
Qatar, poi il primo ministro turco inviato a richiedere (forse
“pretendere”) per l”ennesima volta l”ammissione della Turchia all”UE
e molti altri fatti coerenti con l”idea di una fatale frattura turco-russa, novità geopolitica ben spiegata da
molti analisti che sanno le cose.
schiena” usata da un costernato Vladimir Putin, l”interruzione delle
relazioni, la chiusura della frontiere russe ai prodotti turchi, le foto delle autocisterne
turche ai valichi turco-siriani diffuse dai russi assieme ai video di come
venivano annichilite dall’aeronautica di Mosca, i viaggi di Erdoğan prima nel
Qatar, poi il primo ministro turco inviato a richiedere (forse
“pretendere”) per l”ennesima volta l”ammissione della Turchia all”UE
e molti altri fatti coerenti con l”idea di una fatale frattura turco-russa, novità geopolitica ben spiegata da
molti analisti che sanno le cose.
E tutto questo, partendo dalla richiesta di
un riparatorio “mi scuso” che Putin pretendeva da Erdoğan e che Erdoğan
– ovviamente – rifiutava, visto che aveva puntato la barra della navigazione strategica
verso altri lidi.
un riparatorio “mi scuso” che Putin pretendeva da Erdoğan e che Erdoğan
– ovviamente – rifiutava, visto che aveva puntato la barra della navigazione strategica
verso altri lidi.
Beh, il “mi scuso” è arrivato via
lettera l”altro giorno, condito dalla disponibilità a rimborsare i patimenti
della famiglia del pilota morto.
lettera l”altro giorno, condito dalla disponibilità a rimborsare i patimenti
della famiglia del pilota morto.
E domani, Erdoğan e Putin si chiamano al telefono, ciccini.
Quando si dice «un battito d”ali di
farfalla a Londra crea un uragano nel Mar Nero…».
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farfalla a Londra crea un uragano nel Mar Nero…».
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