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Gli alchimisti

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14 Giugno 2010 - 00.17


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alchimiefinanziarieProponiamo all”attenzione dei lettori un racconto scritto nel 1999 da Glauco Benigni, che provava a immaginare il comportamento della finanza speculativa negli anni a venire.

Lo scenario ha molti punti di contatto con quanto è realmente accaduto.

L”inizio è ambientato nel 1989.

 

GLI ALCHIMISTI

di Glauco Benigni.

Da anni Hiroshi Ekko non atterrava più a Los Angeles. “Città maledetta … in attesa di inabissarsi nel Pacifico” pensava, mentre osservava dall”alto la sua immensa distesa. “Fradicia metropoli sull”orlo dell”inevitabile Big One”.

Hiroshi non l”amava più. Era chiaro.

Uscì intorpidito dalla pancia del grande Jumbo Jet e, dopo le formalità doganali, si ritrovò, in un luminoso mattino d”estate, al recupero bagagli, insieme a tutti gli altri arrivati da Tokyo.

“Qual è il motivo della sua visita, Sir?” gli aveva chiesto una grassa, baffuta ispanica al varco passaporti .

“Vacanze” aveva risposto automaticamente mentre lei, distrattamente, verificava qualcosa sul computer .

Ma non era così!

Due settimane prima aveva ricevuto una telefonata da Andy Gung, un suo ex compagno della UCLA University .

 

“Hiroshi” – gli aveva detto Andy con un tono talmente fermo che gli aveva agitato il cuore – “è giunto il momento! Sono passati 20 anni da quando Armstrong e Aldrin passeggiarono sulla Luna. Ti ricordi il nostro accordo?”

“Sì, certamente” – aveva soffiato l”orientale nel microfono – “come potrei non ricordare?”

“Bene. Dobbiamo incontrarci . Gli altri sono già stati avvertiti . Ti aspettiamo”

“Quando e dove è la riunione?”

“Ci vediamo sabato al Grafton On Sunset, West Hollywood. All”aereoporto vai alla ABC Rent, troverai una limousine con autista prenotata a tuo nome. Mi raccomando Hiroshi, devi esserci.”

“Ci sarò Andy, sta tranquillo . Mi annoio così tanto qui.”

 

Era il 24 luglio 1989 .

 

Hiroshi si accomodò sui sedili posteriori della Lincoln bianca tirata a lucido e, nel tragitto verso Sunset Boulevard, guardò la sterminata città come se la vedesse per la prima volta . Pensò che fosse l”effetto del jet lag . Ma non era solo quello il motivo . Era veramente cambiato tutto.

los-angeles-smogNiente era più come quando, a bordo della sua vecchia Volkswagen arancione, si muoveva nella chiassosa metropoli della fine anni 60. Anche la luce, eccezionale, che rimbalzava dallo specchio dell”oceano verso la sommità dei grattacieli, appariva più opaca . “Pollution”, pensò, “hanno solo fatto finta di eliminarla…”

In quelle passate stagioni della sua vita studiava economia e business administration all”Università. Divideva una stanza con Andy, cercava se stesso, l”amore e la Verità.

Ripensò con nostalgia ai vecchi amici, al Flower Power movement, ai joint di marijuana nel campus della UCLA, agli acidi presi in riva all”oceano, alle passioni del cuore e alle delusioni, ai viaggi in autostop verso il Messico con Janet. Al loro lungo straziante addio dopo il party per la laurea.

Poi era tutto cambiato. Con in tasca il suo dottorato, era tornato in Giappone, s”era sposato, aveva avuto due figli, aveva fatto carriera in una grande banca… ma non aveva dimenticato il giuramento… e la ricerca della Verità.

“Noi cambieremo il mondo”, avevano giurato in coro il 24 luglio del 1969, quattro sere dopo quella dello sbarco sulla Luna . “Tra 20 anni ci rincontreremo qui per cambiare il mondo”, si erano detti, lui, Andy e gli altri del loro corso di laurea . E quel momento era giunto.

 

L”Hotel Grafton on Sunset apparve alla sua destra e Hiroshi interruppe il languido, struggente corso dei ricordi. L”edificio era l”ex Park Sunset Hotel, oggi restaurato con la facciata in stile spagnolo .

Al ricevimento il portiere gli diede una busta. Hiroshi non riuscì a trattenersi e l”aprì in ascensore . C”era una lista di nomi . Tutti vecchi amici, tutti ex laureati nel suo corso . Tutti avevano formulato con lui il giuramento … e tutti stavano arrivando, o erano già arrivati .

Ogni nome era seguito da una sigla che corrispondeva alla banca nella quale oggi lavorava “il vecchio amico … il fratello cosmico “

Patrick Finch da Londra ; Hank De Wildt da Amsterdam; Serge Delourme da Parigi ; Christian Charrue da Ginevra ; Gerhard Hosfeld da Francoforte ; Paul Gardner da Toronto ; Keiko Kondo da Honk Kong ; Ofer Uzrad da Tel Aviv . E c”erano poi tre vecchi amici che non s”erano mai mossi dagli Stati Uniti: John Gillmore da Boston ; Dom Serafini da New York e Andy Gung da Los Angeles . In tutto 12, lui compreso. Una squadra, la cui età media oscillava tra i 45 e i 47 anni . Insieme all”università avevano fatto di tutto in quei ruggenti anni 60 … di tutto, e talvolta anche di più .

Quei 12 comunque non s”erano incontrati per caso neanche 20 anni prima . Erano stati selezionati nelle loro famiglie d”origine sulla base di antichi, oscuri legami di appartenenza ad una casta planetaria nella quale si tramandavano, di padre in figlio, conoscenze che non venivano mai discusse pubblicamente. Ognuno di loro, sin dai primi anni dell”infanzia, aveva ricevuto informazioni riservate, era stato addestrato al mantenimento del segreto e all”uso di segnali di riconoscimento . Ognuno era stato destinato ad agire in una certa area delle attività umane, all”interno di una squadra costituita da 12 persone, tra le quali veniva nominato un indiscusso leader a vita che formulava le strategie e impartiva gli ordini .

La notte dell”allunaggio i membri della sua squadra avevano votato Andy Gung: disinvolto dandy californiano surfista proprietario di una Mustang gialla, erede della Gung Inc. assicurazioni, il quale aveva assunto la responsabilità del comando . E in tal modo gli avevano anche conferito la facoltà di rappresentarli e mantenere rapporti con altre 11 squadre, simili alla loro, che agivano nel Tempo e nello Spazio, nella Geografia e nella Storia del Pianeta Terra .

Ora dovevano “cambiare il mondo”.

 

Nella quiete irreale della sua stanza insonorizzata, dopo aver dato un”occhiata al contenuto del frigo bar, Hiroshi tentò alcuni antichi esercizi di rilassamento, volti a raggiungere il vuoto mentale. Respirò a lungo in maniera ordinata fissando un punto immaginario al centro di una parete bianca, cercò di cogliere con attenzione quella minima sensazione di attrito con le narici che provoca l”aria quando viene inalata consapevolmente, ma non riuscì a trovare il necessario distacco da quella situazione. La sentiva incombere sulla totalità del suo essere e percepiva quell”appuntamento come tragico, ineluttabile . Alcuni dei suoi neuroni continuavano a vibrare sospettosi . La sudorazione delle mani, nonostante le pratiche di relax, rimase eccessiva. ” Il jet lag ” – pensò, immediatamente prima di cadere in un agitato e brevissimo sonno.

 

Quella sera in una sala riservata del Grafton ci fu una cena memorabile . Ostriche, champagne, caviale iraniano, aragoste, risotto al tartufo, vino rosso californiano, sorbetti al Gran Marnier, whisky, vodka, grappa, ananas, mango e papaya . Caffè, the, infusioni. Sigari e cocaina .

La polvere bianca, portata da Dom Serafini, grasso delfino di una potente famiglia mafiosa, apparve prima discretamente in bagno, poi direttamente sulla mensa e Gerhard si divertì a stendere lunghe linee su un piatto d”argento, evocando quegli anni 30 durante i quali suo nonno la raffinava nei laboratori della Bayer al servizio del Terzo Reich.

“Quella sì che era roba buona, mica questa merda colombiana tagliata dai messicani” – borbottava badando di non farsi sentire da Dom . ” La mia famiglia ha sempre tirato il meglio … tanta e buona era il motto . Lo facevano dovunque, a teatro, al ristorante, perfino a messa prima della comunione… era legale”.

 

Baci, pacche sulle spalle, abbracci, frizzi e lazzi. Barzellette sulla Regina d”Inghilterra, il Papa, il Presidente degli Stati Uniti, Fidel Castro e la Banda dei Quattro, Lech Walesa e Gorbaciov . Fotografie di matrimoni e mogli, ex mogli, amanti, figli, figlie e un paio di nipotini in fasce. Racconti sui divorzi. Fotografie di safari, campi di golf, regate oceaniche, automobili, jet personali, case nel verde e in montagna, interni di case di città . Storie di investimenti e rendimenti, profitti e percentuali… molti numeri, al rialzo, al ribasso . Bilanci truccati, società off shore, paradisi fiscali. Multinazionali finanziarie, banche d”affari, venture capital, libera circolazione di qualsiasi merce, cenni sulla globalizzazione e la rivoluzione digitale. Microchip, cavi transoceanici e satelliti geostazionari. Cravatte, belle scarpe, sarti da consigliare, studi legali e dentisti da evitare. Questi gli argomenti della festa . Un trionfo di passato prossimo fortunato . Un po” di “com”eravamo”, molto “come siamo e come saremo” . Affanculo il Vietnam e Che Guevara, le minoranze, le diversità culturali: sta per finire la guerra fredda, bisogna “normalizzare i mercati”, conquistare share nei settori strategici.

 

“Ragazzi!” – esordì Andy Gung con un bicchiere di Calvados in mano, mentre Keiko chiedeva l”attenzione facendo tintinnare un cucchiaino contro una bottiglia.

Lentamente il brusio del concitato chiacchiericcio si chetò – “Ragazzi!” – fece una lenta commossa pausa durante la quale Richard starnutì, Serge tossicchiò e Dom si aggiustò sulla sedia facendola scricchiolare sotto il peso dei suoi 120 chili.

“Perché noi siamo ancora gli stessi ragazzi di sempre … nooo? Gli stessi che giurarono 20 anni fa di cambiare il mondo .. o no?”

“Siiiiiiiii! – gli risposero in coro – noi cambieremo il mondo”.

1975_hippie-yuppie“Bene – riprese Andy – molto bene . Grazie per essere venuti, vedo che ci siamo ancora tutti e che siamo in buona salute, per cui: veniamo subito al sodo. è inutile spiegarvi per chi lavoreremo: noi siamo, come sempre, al servizio della Storia. La Storia non è la realizzazione di un Idea politica, non è il trionfo del Bene o del Male, di una visione economica o di un”altra, di un”interpretazione teologica o religiosa migliore di un”altra. La Storia è la verifica dell”inevitabile. Una verifica che si compie al di là del binomio morale-immorale . Una verifica che esige azioni a-morali. Noi non c”eravamo incontrati per caso, non c”eravamo uniti per caso, non abbiamo giurato per caso di cambiare il mondo. Noi – inspirò profondamente – noi, semplicemente LO DOBBIAMO FARE . Noi non siamo migliori degli altri, ma non abbiamo bisogno di consenso, noi siamo l”Effetto della Causa originaria, noi rispondiamo alla nostra natura profonda, noi assecondiamo il nostro DNA… I musicisti hanno a disposizione le note, i pittori i colori, gli scrittori le parole, i fisici e i chimici la materia inorganica; i genetisti la materia organica, i militari dispongono delle armi, i politici impastano e rimpastano le norme … e così via. Bene – continuò schiarendosi la voce – ognuno di noi occupa oggi una posizione di grande prestigio in una banca che svolge operazioni su scala planetaria, noi dunque abbiamo a disposizione il Denaro … e quindi ciò che esso ha da sempre rappresentato: il Valore di Scambio”

Dopo quest”ultima affermazione Andy fece un”altra pausa, stirò le mascelle e mosse la testa in tondo come se avesse bisogno di sgranchire i muscoli del collo. E certamente ne aveva bisogno.

Si era preparato a questo incontro meticolosamente per mesi e mesi. Si era allenato di fronte allo specchio e di fronte alla videocamera. Aveva sentito e risentito le sue parole registrate mettendo a punto i toni e le pause. Ora doveva, fortemente DOVEVA, gestire la leadership. Doveva convincerli e metterli al lavoro per raggiungere gli obiettivi che aveva concordato con gli altri 11 capisquadra.

Il suo sguardo, molto lentamente, disegnando un ovale, incontrò lo sguardo degli altri 11. I suoi occhi ispezionarono per un microsecondo le pupille di ognuno alla ricerca di una muta verifica. Quando si ritenne soddisfatto continuò passando da un tono trionfalistico ad uno più pacato e realistico.

“Sì, lo so, quel denaro non è nostro, bisogna fare i conti con i Consigli d”Amministrazione, con gli azionisti, con i collegi dei revisori, eccetera eccetera, ma! … intanto, molti di noi hanno facoltà di utilizzare questo denaro, di indirizzare gli investimenti, di suggerire opportunità, insomma fratelli… noi possiamo far suonare il denaro, far sparare il denaro, possiamo trasformarlo in potere politico, cibo, acqua potabile, vestiti, case, energia, medicinali, felicità o infelicità . Noi, grazie al denaro, possiamo cambiare il mondo. Soprattutto noi con il denaro possiamo creare il denaro. Dimenticate tutte le stronzate sul denaro “atomico”: i giacimenti aurei, le materie prime, il Prodotto Interno Lordo, la massa monetaria… dimenticate le frontiere del denaro, l”oscillazione delle valute, dimenticate il valore d”uso del denaro e immaginate solo il suo straordinario, magnifico, ineguagliabile valore di scambio. Immaginate che da una massa iniziale di denaro, alla quale si conferisca un potenziale illimitato scaturisca quasi per magia … scaturisca per una sollecitazione alchemica, un enorme valore di scambio . Immaginate un Big-Bang finanziario.”

Ancora una volta tornò ad ispezionare gli occhi dei suoi ascoltatori. Si ritenne soddisfatto . Poi concluse.

“Tutto ciò è possibile. Ognuno di voi troverà nella sua camera un dossier nel quale è dettagliatamente spiegato il processo di cui stiamo parlando. Ma ora basta, oggi è un giorno di festa, basta con il lavor . Domani sera ci incontreremo qui di nuovo e ognuno di voi, dopo aver studiato il dossier, fornirà i suoi commenti”

Ciò detto Andy fece un cenno a John Gillmore che si spostò velocemente verso una porta e la aprì con gesto plateale. Entrarono 12 ragazze vistosamente made up e più discinte che abbigliate, le luci si abbassarono nella sala e dagli altoparlanti cominciò a diffondersi una musica soft, soft lounge. Ogni ragazza aveva un cartoncino fissato al seno sul quale era impresso, a caratteri dorati, un nome: quello del partner che le era stato assegnato. Nessuno ebbe modo di fare domande su quanto Andy aveva accennato.

Quella notte Hiroshi andò a letto per primo, aveva rinunciato alla compagnia della ragazza destinata a lui e l”aveva ceduta a Christian che ne voleva avere due. L”orientale era più pensoso del solito: non poteva dimenticare una frase di Andy che gli era rimasta in testa e sballottolava nei suoi circuiti cerebrali come una palla da flipper: “…una massa iniziale di denaro alla quale si conferisca un potenziale illimitato.”

“Come si fa? – pensava Hiroshi – come si fa a conferire un potenziale illimitato a una massa di denaro finita? E Chi glielo dovrebbe conferire?”

E inoltre c”era qualcos”altro che lo turbava. Qualcosa che aveva da sempre notato e lo lasciava perplesso, anzi più che perplesso. Qualcosa che gli generava una sensazione di indefinito sconforto, limitava la sua partecipazione alla squadra e lo inchiodava talvolta ad un ruolo di spettatore. Era lo sguardo di alcuni componenti del gruppo, la loro postura, il loro arrogante apparente distacco dalle emozioni comuni, la loro capacità naturale di ottenere senza dover chiedere, senza manifestare il bisogno. E anche la loro gelida soddisfazione per il successo, come se ogni cosa ottenessero fosse solo un orpello superfluo che non arricchiva il loro stato … semplicemente ne era attratta.

Chi erano costoro? Il frutto di una lenta evoluzione avvenuta nel silenzio del DNA per secoli e millenni, oppure dei parassiti di una specie sull”orlo dell”autoconsunzione?

Erano la razza padrona!? Come si diventava così?

La loro attitudine aveva un”origine nel latte materno, nello sperma paterno, nella vibrazione vocale dei loro genitori?

Era, come sostenevano alcuni, l”effetto dello stato sociale d”appartenenza e dell”educazione, oppure era una condizione che preesisteva alla nascita?

Un dono? Forse un segno che, se decifrato, poteva chiarire l”aspetto occulto della Storia?

Chi possedeva quell”ineffabile smorfietta, quel lento distendersi dei muscoli facciali, era preda del proprio Io rapace o si era già disciolto nella Grande Anima del Pianeta?

Costoro avevano mai assistito con accortezza alle manifestazioni del proprio essere profondo o semplicemente lo trasportavano qui e là a caccia di nuovi piaceri?

Qualcuno indicava queste manifestazioni con la dicitura “fascino”, ma a Hiroshi questa sembrava un prodotto offerto alle masse di insicuri in cerca di identificazione con modelli vincenti. Si girò e rigirò nel letto, poi pregò il suo Dio e precipitò nell”abisso vuoto del sonno.

L”indomani, ognuno nella propria stanza fece diligentemente i compiti. Ognuno lesse con attenzione il dossier, stese delle note e si preparò all”incontro serale. Nessuno parlò né tantomeno incontrò nessun altro della squadra. Andy era stato chiaro “massima riservatezza e niente contatti tra i membri fino al momento del confronto collettivo”.

A sera cenarono nuovamente tutti insieme in un”atmosfera ancora gioiosa ma già carica di impegno per la “missione”. John raccolse le opinioni scritte di tutti e le passò ad Andy che le lesse a voce alta dopo cena. C”erano delle perplessità ma non tali da mettere in discussione il progetto. Quindi il capo si apprestò ad una risposta complessiva.

dollarsview“Secondo un teorico contemporaneo” – esordì- “in futuro la società non sarà più solo divisa in classi economiche, ma anche in classi determinate dalle quantità di informazioni a loro disposizione…”

“Conosco la fonte”, disse Gerhard Hosfeld, “è Hans Magnus Henzensberger. Un tedesco, un comunista secondo molti”.

“Esatto – confermò Andy – ma noi aggiungiamo: ”non solo dalla quantità di informazioni, ma anche, e soprattutto, dalla velocità e ubiquità delle reti che trasporteranno le informazioni stesse. E questo fa la differenza!”

“Quindi? – lo apostrofò Ofer.

“Quindi il segreto della futura alchimia è nella dimensione digitale che consente velocità e ubiquità. È superfluo ricordarvi che con l”antica parola araba ”digit” si definivano le prime dieci cifre numeriche: da 0 a 9 . Oggi stiamo per entrare nell”era dei numeri…”

“I nostri cabalisti lo sanno da secoli” – riintervenne Ofer

“È vero! Bravi! Meglio cosi! – riprese Andy – Anche i Pitagorici lo sanno da secoli e tuttora non conosciamo le loro fonti. Ma sappiamo per certo che i numeri vanno da infinito a meno infinito. Quindi la futura economia basata su Digital Pictures, Audio, Data, Graphics, che utilizza nuove reti di distribuzione on line, telefoni digitali, videotelefonia, Interactive Cable a larga banda.E poi satelliti geostazionari e orbitanti, antenne individuali e collettive … E standard di compressione, Conditional access, decoder, informazioni criptate, creerà la nuova alfabetizzazione e formerà le nuove generazioni. Ok?”

Riprese fiato dopo la filastrocca e trasse una prima conclusione: “…quindi la futura economia, fatta di produzione, distribuzione e commercio digitale, agirà al di fuori dei limiti tradizionali, spaziando da infinito a meno infinito”.

Andy lesse negli occhi di qualcuno, per esempio in quelli di Hiroshi, dei seri dubbi, ma decise di incalzare comunque:

“È nella transizione da analogico a digitale che si rinviene la formula per creare denaro. L”analogico è il vecchio, il pesante, solido denaro. Il digitale è il nuovo, leggero, infinito, anche virtuale…”

“Volatile dunque, anche molto volatile “, tenne a dire Hank De Wildt”.

“Sì volatile, forse molto volatile, ma per tutto il tempo che intercorre tra la sua creazione e la sua… come dire ”evaporazione”, noi, se ci organizziamo, ne potremmo disporre. Se siamo bravi potremo comprare qualsiasi cosa, qualsiasi persona, potremo comprare interi governi, forgiare la Storia, ridisegnare la Geografia e la geopolitica… “

“Comunque – tossicchiò Andy riprendendosi da quella che appariva anche a lui un”esagerata esaltazione – come voi tutti saprete è in corso un fenomeno di convergenza tra l”industria delle telecomunicazioni, quella dei computer e i media . Questo fenomeno prevede che le maggiori masse finanziarie attraggano quelle minori, se si coniuga questo con la globalizzazione della cultura, andiamo incontro ad una fase di Digital Power in cui comincia l”organizzazione del consenso e dei consumi su territori transnazionali e che si concluderà solo quando pochi competitor globali controlleranno equilibrate porzioni di affari, ognuno col suo share nei propri mercati, nelle proprie aree di intervento. Per arrivare a questo occorrono grandi, enormi, oggi ancora impensabili joint ventures e take over e bisogna costruire nuove società, conglomerati verticali, per centralizzare e controllare i segnali che trasportano le informazioni a grande velocità e dovunque.”

“Ah, questa sarebbe vera musica per le orecchie di George Orwell” – da buon inglese Patrick Finch non seppe trattenersi. Orwell era un suo illustre connazionale, ci teneva a citarlo.

“Lo è, credimi lo è. è vera musica” – riprese Andy. “Ma veniamo ancora più a noi. In una cultura globalizzata attraverso e a causa delle reti, il Tempo tende a “zero” e lo Spazio tende a tutto il pianeta. Ovvero si crea un cyberspazio-tempo che deve, ripeto Deve, essere occupato dalle economie dominanti e dalla finanza transfrontaliera”.

“E in questo cyberspazio-tempo si ipotizza anche il superamento del sistema di distribuzione delle merci tradizionale?” chiese Christian.

“Esatto caro, esatto, e non solo, si ipotizza anche il superamento in progress del sistema di imposte sul commercio locale – nazionale – internazionale”

“Il trionfo del Commercio Globale monoprice, allora, l”esaltazione di plastic money e dunque l”aperture di banche on line? Ci stai parlando di questo?”

“Si, sì certo e anche la possibilità di scambi illeciti se vuoi, di furti nelle reti, di traffici anonimi d”organi umani e materiale radioattivo … ma questo ci interessa meno”

“Ah, meno male – commentò Paul – più andavamo avanti più mi preoccupavo. A-morali OK, però…”

“Non ti preoccupare Paul, la nostra azione è tutta lecita, non c”è nulla di gangsteristico in quanto andremo a fare, i nostri eventuali reati non sono ancora menzionati nei Codici. Noi agiremo sui numeri all”interno dei mercati finanziari. E comunque: prima che qualcuno ci arresti, noi arresteremo tutti loro! Ora ascoltate, vi prego . E trasse un foglio da una tasca.

Allora: la Squadra degli Analisti Strategici, dopo anni di ricerche è giunta a queste conclusioni… I mercati finanziari di fine millennio saranno orientati dalle informazioni circolanti nelle reti digitali. OK? – guardò la sua platea accertandosi che ognuno seguisse con attenzione – Presto, molto presto così tanta gente nel mondo avrà accesso a così tante informazioni e alla possibilità di agire istantaneamente grazie alle tecnologie digitali. Il fenomeno determinerà una contrattazione finanziaria che si svolgerà 24 ore al giorno e 7 giorni a settimana. La tecnologia digitale è l”ambiente in cui le informazioni – ripeto: in determinate condizioni di velocità e ubiquità – prima orienteranno e poi determineranno le scelte. Questo ve lo dovete fissare bene in testa.

Già attualmente, come ben sapete, pochi investitori, ma da ogni parte del mondo, possono conoscere i prezzi di qualsiasi titolo istantaneamente e ottenere che i loro ordini vengano eseguiti. Ciò sta rendendo obsoleta l”attività di compravendita nei parterre delle Borse tradizionali. Continua tu, John ti prego…” e passò il foglio a John Gillmore.

Il rosso irlandese, erede di potentati economici-politici originati in Massachussetes, si schiarì la voce e ricominciò a leggere dove aveva interrotto Andy.

“Nell”immediato futuro, oltre ai computer casalinghi e d”ufficio, masse di investitori useranno telefoni cellulari e computer portatili e, con questi mezzi, avranno accesso ai mercati attraverso reti sempre più sofisticate e potranno ottenere rapporti sull”andamento dei propri titoli su canali audio digitali personalizzati e, ovviamente, sui monitor digitali. All”interno dei mercati si verificheranno sempre più alleanze globali e fusioni che consentiranno ai gruppi integrati l”accesso a flussi di capitali su scala planetaria. La compravendita costerà meno, i mercati godranno di enorme liquidità, raccogliere fondi sarà molto più facile, veloce ed efficace. Gli imprenditori saranno incoraggiati a collocare le proprie società in Borsa, sia nei paesi sviluppati che in quelli emergenti.”

Ofer chiese la parola: “Scusa Andy, ma TUTTO CIO”- disse – prevede una stabilità del governo mondiale, cioè l”assenza di conflitti “

“Certo Ofer, certo, lo sai le altre Squadre stanno facendo del loro meglio per sanare tutte le questioni sospese. Voi a Tel Aviv… sì, insomma, voi a Gerusalemme siete un problema … troveremo una soluzione. Troveremo una rappresentanza, una porzione dell”Islam con cui fare accordi. In ogni caso, TUTTO CIO”, come dici tu, prevede solo stabilità e soprattutto la Fiducia Ofer, solo l”Opera della Dea Fiducia … Ora, come puoi immaginare, alla costruzione della fiducia planetaria stanno lavorando altre squadre e, per quello che ne so, con un certo successo. Però, perdonatemi, ma vorrei concludere questa prima fase . Ti prego John continua “

“Diversi fattori stanno orientando il cambiamento – riprese l”irlandese- La tecnologia video, dei computer e delle telecomunicazioni ha trovato il suo collante . Il tempo delle operazioni tende a zero, lo Spazio tende a tutto il pianeta . Si allarga esponenzialmente la base dei potenziali investitori. Solo in Usa, nel 1999, tra 10 anni, circa 100 milioni di persone avranno accesso alle reti. All”inizio del 2000 nel mondo saranno 500 milioni. Nel 50% delle case americane, europee e giapponesi ci sarà un computer…

“Non credi Hiroshi? ” – tenne a dire Andy che notava di quando in quando un”ombra negli occhi del vecchio compagno di stanza .

Hiroshi annuì limitandosi ad un cenno della testa . Non era questo il punto . Non era il mercato dei microchip o il numero dei computer funzionanti il problema che lo affliggeva . Era piuttosto una questione etica, era l”interpretazione della A-moralità che avrebbe voluto discutere, ma ritenne di soprassedere .

“La compravendita sarà elettronica – riprese John – Il mercato della vecchia distribuzione atomica dei beni: negozi, supermercati, scaffali, chioschi, venditori ambulanti, sale per aste, gallerie d”arte, etc…, è sfidato inesorabilmente dalla distribuzione tramite reti digitali. Nell”area finanziaria agiranno milioni di brokers online e si stima che il 35% della popolazione in Usa, Europa e Giappone, nel 2000 comprerà e venderà titoli azionari in rete.”

“Ma è un fenomeno che riguarda prevalentemente i giovani – riintervenne Paul Gardner – un segmento interessante, ma a basso reddito”

“Errore Paul … errore – lo corresse Andy – La crescita demografica e in particolare l”aumento dell”età media e del periodo di godimento delle pensioni, sta determinando un rapido aumento del numero di investitori. E noi qui parliamo di investitori, non di consumatori . Fate concludere John . Vai John, continua.”

“Alla fine della Seconda Guerra Mondiale solo il 5% della popolazione Usa possedeva azioni . Nel 2000 si calcola che questa porzione sarà il 45%. E di questi il 75% investirà in un mercato finanziario che funziona esclusivamente su reti digitali. La classe media è diventata la maggiore sostenitrice, le sue risorse economiche sono pronte a confluire nelle Borse mondiali . Ciò sta influendo anche sulla stesura di leggi, che una volta riguardavano solo le classi ricche.

La globalizzazione dell”economia e della finanza consente alle Società di cercare capitali in ogni nazione e molte Società, non solo le tradizionali multinazionali, dopo essersi rafforzate nei mercati d”origine, stanno quotandosi nei mercati dove i loro prodotti sono venduti”.

Hiroshi ascoltava attento e prendeva anche appunti, ma ad un certo punto non seppe trattenersi.

“Andy!” – disse .

“Sì Hiroshi, dimmi … “

“OK, tutto OK, ma ieri dicevi di una massa di denaro con potenziale infinito… che vuol dire potenziale infinito?”

online_trading“I bit, i bit sono infiniti Hiroshi, l”economia fondata sui bit non è come quelle precedenti fondate su materie prime limitate … quando si ”innescherà”, è proprio il caso di usare questo verbo, quando si innescherà il fenomeno della compravendita di bit, dilagherà ad infinito …sarà come trovarsi dentro un Big Bang finanziario … si formeranno costellazioni fatte di società con attività digitali, ci saranno stelle, pianeti, satelliti che nasceranno all”interno di un nuovo Spazio/Tempo, di un nuovo oggi ancora inesistente Universo di Transazioni”.

“E al Big Bang seguirà il Big Crunch – sospirò Hiroshi – dopo l”esplosione ci sarà l”implosione . Come pensate di governare il processo?”

“Per il momento non si prevede l”implosione Hiroshi … i bit sono, come dicevo, una risorsa infinita, una risorsa che si autogenera.” Per un attimo si intuì che Andy sulla questione dell”eventuale Big Crunch non era molto preparato. Il Capo della Squadra aggrottò le sopracciglia, parve voler aggiungere qualcosa, ma poi decise di glissare. “Comunque… vai John, continua”.

“Le Borse esistenti non possiedono oggi un”architettura in grado di servire i bisogni di investitori online e delle Società quotate, ma una nuova generazione di Stock Markets è allo studio per gestire i capitali globalizzati e la liquidità dei risparmi . Per realizzare: 24 ore al giorno di contrattazione, basse commissioni, offerte finanziarie promosse in dettaglio, accesso a prezzi ed esecuzioni istantanee da ogni parte del mondo, competitività e trasparenza delle operazioni. Questa nuova generazione di Stock Market ha deciso di adottare la tecnologia delle reti digitali, che si pone appunto alla confluenza tra la massa di informazioni e la massa di capitali e liquidi che sempre più si vogliono incontrare.”

“E arriviamo al Gasd – disse Andy, con un certo sollievo – Global Association of Securities Dealers. Vai John”.

“La strategia del Gasd è quella di incrementare costantemente la capacità di transazioni. Nel 1971, 18 anni fa, con una mossa considerata rivoluzionaria il Gasdaq Market, di proprietà del Gasd, affrontò per primo al mondo la sfida – a quel tempo definita – telematica.

Il Gasdaq venne creato nel 1971 quale primo mercato al mondo di contrattazione puramente basata su informazioni che compaiono dagli schermi dei computer . Autorizzando compratori e venditori a comunicare attraverso i computer, invece che di persona, Gasdaq facilita il commercio e la sorveglianza. Soprattutto, in tal modo, si escludono le strettoie, dovute al fattore umano, che tradizionalmente facevano soffrire in caso di alti e altissimi volumi scambiati . La contrattazione è continua e evita gli strappi delle chiusure e riaperture.

Siamo in presenza – volle aggiungere John Gillmore che sembrava già al corrente di tutto – di uno “spazio/tempo” di moltiplicazione. Un ambiente fortemente digitalizzato, in cui la Convergenza Computer-TLC-media viene esaltata finanziariamente. quasi, direi, ha trovato le forme per autoesaltarsi, grazie alle condizioni di velocità e ubiquità di quell”ambiente.”

“Per ribadire – riprese Andy con paragone grossolano, ma utile a comprendere – grazie alla scissione dell”atomo, in un certo periodo della storia si poté cominciare a generare e a gestire masse di energia impensabili, sia per scopi civili che per scopi bellici . In questo caso è come se il Gasdaq fosse un imponente laboratorio, perfettamente organizzato, in grado, grazie alla confluenza di informazioni su reti digitali, in particolari condizioni di “velocità, ubiquità e temperatura finanziaria”… è come se fosse in grado – respirò profondamente – di generare masse di valore… valore di scambio. è più chiaro ora Hiroshi?”

Hiroshi annuì ancora, ma più che comprendere subiva l”autorità del leader e non si sentiva pronto ad una replica . Voleva studiare meglio la questione . In ogni caso …

“Volatile. Tutto molto volatile ” – ribadì ancora una volta Hank De Wildt . “è come quando negli acceleratori si fondono gli elementi per ottenere atomi di numero atomico maggiorato …oltre il numero atomico 100 però gli atomi sono inutilizzabili perché si disintegrano da soli in tempi ridottissimi … anche in milionesimi di secondo … cioè, credo che la Natura reagisca … è difficile far vivere a lungo un Frankenstein qualsiasi … un enorme Frankenstein assemblato con valore di scambio … Non so, Andy, forse dico delle fesserie” concluse attenuando la critica “però ho qualche dubbio.”

Andy stavolta si indispettì, ma mantenne la calma e con un minimo salto di voce riprese evitando di rispondere all”olandese: “Questo fenomeno, cioè la generazione di valore di scambio, sarà causato dalle IPO, ovvero le Offerte Pubbliche Iniziali. In particolare al Gasdaq le IPO consentiranno il generarsi di una massa di valore, grazie alla quale la convergenza tecnologico-finanziaria si alimenterà e si espanderà a tutti i mercati raggiungibili.”

L”attacco di Hank era stato duro e abbastanza inaspettato. Di solito l”olandese, noto nel gruppo per una certa ossessività si limitava a delle cantilene. Stavolta aveva argomentato in modo quasi efficace . Andy comunque non lo considerava ostile ed era certo di poter controllare il suo eventuale dissenso. Quindi ripassò la palla al fido John . “Continua a leggere tu John, ti prego, vai direttamente al capitolo sulle IPO.”

“OK Andy, ecco qui … i beneficiari di tale fenomeno non sono limitati alle società quotate ma, trattandosi in definitiva di una specie di “alchimia finanziaria”, esistono altri beneficiari, e si tratta, ovviamente, di banche . Vediamo come operano.”

“Usiamo la definizione “alchimia finanziaria”- volle precisare Andy – perché da tempo le IPO sono indicate come “mistiche operazioni velate di mistero”.

“Velate di mistero eh? – ironizzò Christian Charrue – e noi vogliamo ri-velarle n”est-ce pas?”

Qualcuno scoppiò a ridere allentando la tensione che si era andata creando . Anche Andy sorrise bonario . Hiroshi no. Si sentiva sempre più solo.

“Con l”acronimo IPO – riprese John – come sapete, si esprime quella complessa procedura che conduce una società ad essere quotata in Borsa.

 

IPO

I soggetti che realizzano questa pratica sono fondamentalmente 4: la società che vuole quotarsi, una banca di investimenti, un “accountant” e uno studio legale . Il ruolo fondamentale appare però essere quello svolto dalla Banca di Investimenti o Underwriter. Questo ruolo può essere svolto da una sola o da un gruppo di Banche, in tal caso, tra loro, una di esse svolge una funzione leader e viene definita Lead Manager . Un Underwriter è dunque il collegamento tra la Società che vuole raccogliere capitale attraverso il suo collocamento in Borsa e il Mercato . L”Underwriter assume il rischio di preacquistare le nuove emissioni di azioni e rivenderle al pubblico guadagnando o – molto raramente – perdendo.

Nella lista dei 12 più attivi Underwriters che operano IPO al Gasdaq si dovranno rinvenire tutte le banche per le quali lavoriamo, cioè quel gruppo che tradizionalmente traccia le regole della finanza internazionale.”

“OK ragazzi – riprese la parola Andy – anche per oggi facciamo basta . Mi sembra che ci siamo detti molte cose e non vorrei che diventassero troppe . Come sempre vi raccomando la massima discrezione su questo incontro . A proposito delle IPO riceverete informazioni più dettagliate per iscritto nei prossimi anni. Buon lavoro.”

 

La sala del Grafton Hotel cadde per qualche istante nel silenzio. Dom Serafini si soffiò rumorosamente il naso. Poi Ofer Uzrad chiese la parola e iniziò un lungo giro di commenti che si protrasse per tutta la notte . All”alba erano tutti d”accordo: si sarebbero alacremente dedicati alla collocazione di società digitali in Borsa, avrebbero gestito l”offerta pubblica d”acquisto all”interno del Club, avrebbero messo a disposizione dei poteri politici le masse di denaro guadagnate, eccetera: avrebbero cambiato il mondo.

Hank affermò di aver trovato una formula per ridurre la volatilità.

Solo Hiroshi rimaneva perplesso, ma s”era abituato ormai a questa sensazione.

 

Hiroshi tornò a casa.

La sua banca, all”inizio degli anni novanta si dotò di molti computer .Anche gli altri tornarono a casa. Anche le loro banche, in quegli stessi anni si dotarono di molti computer e, come previsto, cominciarono le contrattazioni in rete.

 

Passò qualche anno e un giorno, nel suo ufficio di Tokyo, Hiroshi ricevette un pacchetto molto riservat . Conteneva un floppy disk, uguale a quello che avevano ricevuto tutti gli altri della squadra. Arrivava da Los Angeles, da Andy.

Ad una prima consultazione il contenuto del floppy disk sembrava solo una schermata impazzita piena di ###%%^&^%$##@*&&^, ma bastava riversarlo sull”hard disk con una certa procedura e si otteneva il testo reale.

“Cari amici – vi si leggeva – le cose al Gasdaq procedono per il meglio e tra poco vi si chiederà di intervenire. Come già accennato al Grafton, uno dei modi migliori, per investire, è quello di comprare azioni da una delle vostre banche che gestiscono il prezzo di offerta, cioè prima che le azioni entrino nel mercato. Le nuove offerte abitualmente hanno un prezzo molto ragionevole, in quanto il Lead Manager spera di realizzare da subito un 15%, non appena i titoli fanno il primo prezzo sul mercato. Per i comuni mortali però comprare azioni al prezzo iniziale dovrà essere quasi impossibile. Per partecipare ad una IPO esistono infatti diverse condizioni che potranno apparire restrittive, ma… così è:

 

1) avere un conto presso un broker che ha accesso alle IPO, ovvero presso una delle banche che è parte della Underwriter List

2) far sapere al broker con largo anticipo quanto si intende acquistare

rientrare nella disponibilità di azioni offerte al broker dal Lead Manager (tante più sono le azioni, tanto più è possibile)

3) avere comunque un conto con una quantità di denaro importante (da 1.000.000 dollari in su”)

essere un soggetto che fa molta compravendita di azioni

4) avere una relazione amicale con il broker

5) avere un broker che dispone delle informazioni giuste e che abbia successo.

 

Molti broker, specialmente quelli che hanno iniziato da poco, non conoscono nemmeno le IPO .

In ogni caso partecipare ad una IPO al prezzo di offerta è un privilegio riservato a pochi: istituzioni finanziarie, banche con certe caratteristiche, clienti individuali con risorse enormi.

 

Si crea così una specie di club esclusivo, che comunque ha al suo interno alcune regole ferree (almeno ufficialmente).

 

Prima regola: non fare “flipping”, cioè non vendere le azioni il primo giorno del collocamento. Se qualcuno lo fa, la prossima volta non otterrà di partecipare alle IPO successive. Perché?

Perché il primo giorno di collocamento, nell”80% dei casi, avviene l”alchimia finanziaria, cioè si sprigiona una quantità di valore che non ha eguali nelle altre Borse. Questo fenomeno tipico delle IPO, è detto “First Day Jump” e si manifesta con una salita vertiginosa della quotazione del titolo . C”è anche il suo opposto: il “First Day Drop” che avviene se il titolo cade.

Quindi tutto normale. Possibilità di guadagno o perdita equilibrate. NO! Perché le nostre ricerche affermano invece che (per esempio), le ultime 10 società che hanno avuto il First Day Jump sono salite in poche ore di valori alti. Nello stesso periodo, le 10 società che hanno avuto il First Day Drop sono scese di valori bassi. Il che fa sicuramente la differenza. In sintesi: se salgono, salgono vertiginosamente, se scendono, scendono regolarmente .

È ovvio che al Gasdaq i prezzi non si fermano: né per eccesso di ribasso, né per eccesso di rialzo, altrimenti non si potrebbe verificare l”alchimia.

Questa – per alcuni, esaltante pratica ai limiti dell”inesplicabile – è ormai registrata in diverse pubblicazioni ed esiste già una piccola storia e una hit parade dei first day jump, cioè dei salti di valore nel primo giorno.

Tutto comincerà a novembre del 1995. In quel periodo una società che stiamo costruendo, che forse si chiamerà Secure Digital, diventerà il primo titolo della storia che guadagnerà più del 200% in un giorno.

Da quel giorno le performance si susseguiranno incessantemente e nel Guinnes dei primati compariranno nomi di società che faranno la storia delle reti digitali e del Gasdaq.

Ma torniamo ora agli Underwriter e alla legge ufficiosa che impedisce di vendere nel primo giorno, quando cioè si verificano i salti di valore. Innanzitutto non tutti sottostanno a questa legge, alcuni avranno facoltà di agire in deroga e non finiranno nemmeno nella lista nera. E inoltre, gli Underwriters e il Lead manager, non collocheranno sul mercato tutto il quantitativo di azioni in loro possesso, ma solo quantità molto controllabili . Di fatto l”underwriter controllerà sia la prima offerta, che la prima domanda e – in parte – anche l”andamento della compravendita successiva . Cioè, informalmente, controllerà il prezzo. Quando, questo prezzo salirà vertiginosamente, l”Underwriter, che non ha collocato sul mercato tutte le azioni disponibili, si ritroverà a possedere una grande quantità di valore, talvolta relativamente immensa per gli standard tradizionali.

Per esempio: l”ipotesi è di collocare società con un valore medio iniziale pari a 300 milioni di dollari di azioni . Se il Lead Manager trattiene 100 milioni di dollari di azioni per sé, e se il titolo, nel primo giorno acquista il 100%, a fine serata ci sarà una Banca che disporrà di 100 milioni di dollari in più . Se moltiplichiamo questa eventualità per tutti i casi in cui si potrà verificare otteniamo una cifra da capogiro. Tali cifre saranno gestite da un cartello di banche, che come abbiamo visto, sono quelle per le quali lavoriamo e che sono le stesse erogatrici di prestiti strategici. Al dunque noi dovremo, con quei soldi, aprire linee di credito a favore di persone o società che ci verranno comunicate, comprare i governi e normalizzare il Pianeta. Buon lavoro .

P.S. Siete pregati di distruggere il floppy disk e di cancellare il file dopo averlo visionato.” FINE DEL MESSAGGIO

 

Hiroshi studiò ben bene il testo e verificò se le affermazioni in esso contenute corrispondevano alla realtà. Era vero, era tutto vero! Qualcuno aveva inventato il modo per creare valore di scambio che si poteva tradurre in denaro . Ma questo denaro dove veniva investito?

 

Continuava ad aumentare l”inquinamento, la fame nel mondo non dava veri segnali di regressione, aumentava il divario tra poveri e ricchi.

Hiroshi era nato in un”antica famiglia, una famiglia che nel corso dei secoli aveva fornito molti Shoten scelti tra gli appartenenti di sesso maschile e molte Nai-Shoten scelte tra le donne della dinastia. Erano costoro sacerdoti che avevano avuto il compito di assistere l”Imperatore durante l”esecuzione dei riti shintoisti. Hiroshi ricordava i loro ritratti ben allineati nella galleria di famiglia, ricordava l”espressione beata dei loro volti.

Nel corso della sua giovinezza aveva studiato lo shintoismo Koshitsu nel quale si esaltavano la continuità dello Stato, la felicità del Popolo e la Pace Mondiale.

Negli anni sessanta aveva contestato queste tradizioni, aveva rigettato con estrema semplicità e con una certa dose di conformismo tutto ciò che gli era apparso arcaico e ormai privo di significato.

Con l”andare del tempo però, da quando era tornato in Giappone e aveva avuto figli, aveva rivalutato i valori fondamentali e sapeva bene che ogni atto umano che mette a repentaglio l”esistenza di una comunità era Kunitsu Tsumi: un peccato molto grave.

Sapeva anche che nella vita la cosa più importante è VIVERE … sapeva che non soltanto samurai, contadini, artigiani e commercianti, ma anche bonzi e sacerdoti shintoisti, pur obbedendo al Dio della frugalità, devono accumulare denaro. Sapeva, perché glielo avevano ripetuto all”infinito, che: “padre e madre danno la vita, il denaro la preserva”.

Ora però, creare molto valore di scambio e metterlo a disposizione per gli intenti richiesti dalla squadra, era Kunitsu Tsumi? Non seppe darsi una risposta immediata ma si ripromise di non farsi travolgere dall”avidità e di non cadere nell”oblio.

Nonostante tutti questi dubbi, seguì diligentemente le istruzioni e distrusse il floppy disk.

 

Trascorsero le stagioni. Si accumularono i bilanci e i rendiconti trimestrali. Al vertice del potere politico planetario si avvicendarono democratici e repubblicani, filo progressisti e filo conservatori, ma nulla cambiò nella finanza globale.

Puntualmente verso la metà del 1995 cominciò ad avverarsi la profezia di Andy Gung che nel frattempo era diventato uno dei più potenti banchieri della Terra . Il mondo sembrava impazzito. Le quantità di valore di scambio alle quali erano abituati gli operatori internazionali si moltiplicavano esponenzialmente. Agenti di occulti potentati riuscivano a duplicare masse finanziarie in pochi giorni. Le banche mettevano a loro disposizione delle linee di credito fondate sulle masse di denaro virtuali create nelle Borse e gli agenti trasformavano queste linee di credito in prestiti alle nazioni. Qualsiasi progetto in linea con la normalizzazione veniva finanziato .

C”erano, senza dubbio, degli incidenti di percorso. Tra questi il Messico che deflagrò rischiando di bloccare la grande macchina della Fiducia. Ma intervenne prontamente il Governatore del Denaro e manovrando sui tassi riuscì a limitare i danni. Il gioco ricominciò. Il Messico venne ”comunque” normalizzato.

Dopo un paio d”anni scoppiarono alcuni mercati asiatici. Economie inventate per normalizzare paesi strategici nell”Area del Pacifico rischiarono di crollare in poche settimane. L”onda d”urto colpì anche il Giappone e Hiroshi dovette assistere ad alcuni suicidi. Due suoi amici d”infanzia si tolsero la vita a causa di disastri finanziari.

In ogni caso Gasdaq si gonfiava . Ogni giorno venivano quotati decine di nuovi titoli e la grande maggioranza era di natura digitale. Alcuni settori dell”economia tradizionale erano ridotti a maneggiare porzioni sempre minori della ricchezza planetaria. I trasporti, l”industria automobilistica, l”energia, l”intero comparto alimentare soffrivano . Si coniarono due nuovi termini: old economy, riferito alle merci e alle attività in cui si muovevano atomi pesanti e new economy riferito alle merci e alle attività collegate al mondo digitale nel quale si muovevano quasi esclusivamente bit. Tutto andava per il meglio per i membri della squadra di Andy .

Ogni giorno Andy riceveva un paio di telefonate su linee molto riservate. Contrattava l”andamento dei tassi e assicurava l”apertura di linee di credito a disposizione del potere politico, militare e mercantile.

Il mondo si andava normalizzando anche mediante piccole – si fa per dire – guerre locali, che venivano promosse e combattute grazie e soprattutto allo sviluppo delle armi comandate da computer e delle reti digitali. I leader dissidenti venivano costretti alle elezioni e dovevano confrontarsi con nuovi leader favorevoli al liberismo integralista e ai suoi agenti . I nuovi leader venivano finanziati con le masse di denaro prodotte al Gasdaq e in gran parte trattenute nella casse delle Banche che li reinvestivano accuratamente generando altro denaro.

Verso la fine del secolo i sovietici non esistevano più, gli islamici erano molto inquieti ma attendevano gli eventi ed erano comunque rappresentati da alcune famiglie che erano entrate nel gioco, i cinesi studiavano il modo per adeguarsi e progettavano l”ingresso nella World Trade Organisation, i paesi in via di sviluppo votavano a favore di qualsiasi follia nelle assemblee planetarie, semplicemente in cambio dell”accesso agevolato alla telefonia. I giap però soffrivano, la loro economia era sballottolata in sù e in giù e Hiroshi assisteva con dispiacere a quanto accadeva. Era impotente, ma sempre più convinto che l”azione della squadra fosse Kunitsu – Tsumi .

Una tribù occidentale dissidente che si rinveniva a pelle di leopardo nelle nazioni del G 7, gli hacker, tentava scorribande nelle reti che ormai si erano saldate in un unica grande maglia planetaria detta Internet .

Passarono ancora altri anni e nel 1999, dieci anni dopo il loro incontro, a trent”anni dallo sbarco sulla Luna, l”indice del Gasdaq era alle stelle. Il suo andamento nel corso degli anni era stato trionfale. Qualche titolo aveva guadagnato fino ad un massimo del 600% in un solo giorno. In Europa, gli imprenditori che avevano rapporti con la squadra si davano un gran da fare per inventare società da collocare nelle borse equivalenti al Gasdaq . Qualcuno ramazzò delle fortune . Internet trionfava. I gestori ufficiali della rete erano ormai in grado di comprare a man bassa storiche società che nel corso di 80 anni di profitti avevano raggiunto un decimo del valore che le società di prodotti digitali avevano raggiunto in 10 anni. Un caso per tutti che divenne oggetto di studio in molte Università fu la “fusione” AOL-Time Warner.

 

Un giorno però il maggiore magnate dell”industria digitale venne accusato di monopolio e la sua società venne minacciata di essere fatta a pezzi come già era accaduto alle grandi società telefoniche in Usa. Questo era un brutto segno.

 

Hiroshi non riceveva più floppy disks ma e-mail criptate e un pomeriggio di fine dicembre, reduce da una visita al tempio, lesse l”ultima in arrivo da Andy:

” Abbiamo dei problemi. La squadra preposta a generare la Fiducia è molto nervosa; il Potere Politico planetario è stanco di contrattare con noi, siamo a ridosso del cambio di guardia nella nazione più influente del Pianeta; quelli della Old Economy hanno paura e stanno cercando un”alleanza con i petrolieri; soprattutto c”e” un”infiltrazione incontrollata all”interno del Gasdaq, è gestita dalla squadra di Biogenetica. Comunque ti auguro un Felice 2000″.

Il nuovo millennio debuttò senza infamia e senza lode, ma quel suo primo inverno era inquieto.

 

E giunse il 9 marzo 2000.

 

Quel giorno l”indice Gasdaq era al suo massimo storico . In serata la squadra preposta alla creazione della Fiducia Planetaria, controvoglia, dovette diffondere la brutta notizia: “I capi dei governi delle due nazioni più favorevoli al liberismo integralista affermano congiuntamente che bisogna rivedere le norme che regolano i brevetti di pezzi del DNA”

 

Un colpaccio per la zona biogenetica del Gasdaq. L”indice s”incrinò di qualche punto . Passò qualche altro giorno e i petrolieri ridussero, senza un vero motivo apparente, il prezzo del barile di greggio . Ciò fornì alla Old Economy l”arma per attaccare il Commercio Elettronico.

“Se cala il costo del petrolio – si scrisse – cala anche il costo per distribuire le merci… quindi – con un volo ardito si raggiunse questa conclusione – il Commercio Elettronico non è veramente competitivo”.

Fu un altro colpo duro per Gasdaq, stavolta nel cuore della Digital Economy. Sembrò il “la” atteso. Un coro di analisti cominciò a parlare di bolla speculativa, di inversione di tendenza della new economy . Da ogni parte del pianeta arrivarono ordini di vendita incontrollati .

 

Nella sua stanza Andy si aggirava come un giaguaro in gabbia .

“Chiama Ofer Uzrad a Tel Aviv – disse a John Gillmore che lo aveva raggiunto – ci deve spiegare perché le Banche controllate dalle famiglie ebraiche stanno mollando. C”è il rischio di un nuovo ottobre nero, come nel 1987″.

“Mi dispiace Andy – gli rispose Ofer – non ci fidiamo degli arabi. Aspettiamo le prossime presidenziali Usa. Vediamo che tipo di mediazione sulla questione palestinese verrà proposta dal Governo planetario. Ti ricordi, te l”avevo detto al Grafton dieci anni fa, questa storia della bit economy, oggi della dot.com o come volete chiamarla, presupponeva una stabilità che adesso è in discussione. Che dicono le altre squadre Andy?”

“Non capisco Ofer, non si capisce più niente, la salita vertiginosa dei titoli biotech ha sconvolto il sistema – fece una pausa – sei sicuro di questa linea? … possiamo parlare tranquillamente?”

“Sì, credo di sì Andy … però hai visto, anche le telefoniche sono fuori dal controllo, le stanno massacrando. C”e” un avvicendamento ai vertici, nessuno ci garantisce più la riservatezza. Credo che sia in corso un”azione da parte dei Militari, si sentono indeboliti a causa della gran massa di informazioni circolanti . Stanno rafforzando il controllo sulle comunicazioni audio che transitano dai satelliti”.

“Hai ragione – disse Andy – passiamo alle e-mail criptate, è più sicuro, vorrei aprire una chat con tutti, sembra che Hiroshi abbia una teoria . Accendi il computer domani verso le 12, Los Angeles time”.

“OK”

L”indomani alle 12 erano tutti on line . Come squali nel loro mare.

Cominciarono i resoconti degli europei. L”Euro contro il dollaro andava malissimo, ma andava ancora peggio l”indice di tutte le nuove Borse modello Gasdaq che si erano aperte negli ultimi mesi in Europa . Insomma gli europei erano ininfluenti . C”era stato qualche bel colpo alle IPO, erano riusciti a far funzionare anche Milano, tradizionalmente arretrata, ma poi … il collasso.

Da Honk Kong il resoconto fu più o meno uguale. L”ingresso della Cina nella New Economy era rallentato da diverse questioni: intanto c”era un enorme problema di alfabeto e poi le scaramucce con Taiwan. Ma soprattutto i molti governi controllati dai militari in Asia “remavano contro” per impedire ai dissenzienti di comunicare fra loro . E infine, gran parte dell”Islam considerava i testi e le immagini accessibili via internet quale un attentato alle tradizioni e un affronto continuo al Corano.

Ciò fornì a Ofer un ulteriore elemento per ribadire le sue tesi .

“C”e” un problema di stabilità planetaria . Alcuni poteri locali sono fuori controllo ” – ricordò ancora una volta .

Alla fine fu la volta di Hiroshi .

“Ho sofferto molto in questi anni – scriveva il giapponese – l”economia del mio paese è stata fatta a brandelli. Dal 1991 siamo in piena stagnazione. Fino a qualche tempo fa credevamo che fosse un problema domestico … ma io e altri siamo ormai sicuri che ci sono profonde implicazioni di natura globale. Ho riflettuto molto sui valori ai quali si ispira l”attività delle squadre. Non mi convincono. Manca l”etica, manca la salvaguardia degli oppressi … forse le nostre squadre non sono degne di gestire la leadership planetaria … in pochi mesi sono evaporati trilioni di dollari e non certo quelli delle nostre banche che avevano cominciato a ritirare gli investimenti prima del disastro … abbiamo bruciato i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori creando un danno incomparabile nella Storia. Abbiamo cambiato il mondo, sì, ma in peggio…”

“Vai al sodo – intervenne Andy – hai detto che hai una teoria che giustifica quanto sta accadendo”

“Sì – scrisse Hiroshi – ho anche dei brandelli di informazione, credo che i capi di governo abbiano fatto un accordo con i capi delle grandi religioni. Le grandi religioni non vogliono che si brevetti il DNA, che si brevetti la Vita … hanno minacciato di riorganizzare il Consenso su scala planetaria e i politici hanno agito di conseguenza. Così si è aperta la falla e nella falla si sono gettati tutti quelli che minacciavano di essere esclusi dalla Festa.com”

“Dobbiamo aggiornarci allora. è sempre la stessa partita: le anime e i corpi, l”individualismo e il collettivismo … il patrimonio comune e il capitale privato. Stronzate, ma talvolta influenti … Che ne dite ragazzi?”

Seguì un giro di interventi scritti da parte di ognuno. In gran parte concordavano con le affermazioni di Hiroshi . Bisognava aspettare una nuova stagione.

In fin dei conti i mercanti erano mercanti, i militari erano militari e i brahmini restavano brahmini .

 

Il primo atto del nuovo capo della nazione più potente del mondo fu ritirare tutte le sovvenzioni governative che venivano usate a favore delle pratiche abortive.

 

Hiroshi Ekko si suicidò dopo qualche giorno. In un necrologio il maggior quotidiano di Tokyo riportava il fatto che “vicino al corpo del noto banchiere era stata ritrovata una copia del saggio sul suicidio e l”immortalità dell”anima scritto nel 1783 da David Hume.”

Venne sostituito nella squadra con il rampollo di una reale famiglia araba. Gasdaq perse il 70% del suo valore complessivo e dopo un anno e mezzo fu l”11 settembre del 2001.

 

 

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