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di Debora Billi.
Appena apro Repubblica, stamattina, ecco il titolone che trovo in home page. Questa roba ancora fa notizia? Dovremmo allarmarci tutti e farci prendere dal panico? L”auto in crisi merita il primo posto a caratteri cubitali neanche fosse le torri gemelle? Non so. Un mercato saturo da anni non dovrebbe essere una notiziona, non mi pare di aver mai letto titoloni sul calo delle vendite dei phon per capelli, eppure ne abbiamo tutti due o tre e ormai ne compriamo uno ogni dieci anni.
Ironia a parte, anche il post a corredo ha toni allarmatissimi. Conclude Borgomeo:
Che fare? Re-introdurre gli incentivi come chiedono le associazioni di concessionari e alcune case automobistiche? Dite la vostra.
Davvero un dramma. Ma i lettori dicono la loro, e Borgomeo credo stupirà . Non ce n”è uno che vuole gli incentivi, e la frase più gettonata è “E basta!”. E poi: gli incentivi drogano il mercato, sono un pessimo uso dei soldi pubblici che servono a ben altro. La macchina è superflua, non ci pensiamo neanche di striscio a buttare decine di migliaia di euro per un”auto. Anzi, sarebbe il caso di produrre auto leggere e con energia alternativa, oppure andare in bici.
Qualcuno scrive:
Capisco che la situazione è drammatica, ma mi domando se qualcuno pensa davvero che sia possibile aumentare la vendita di automobili all”infinito? Nella politica e nell”inoformazione sembra che nessuno capisca questo semplice dato di fatto, e siccome non posso pensare che tutti i politici e i giornalisti siano stupidi mi domando perchè.
A quanto pare, i cittadini sono molto meno stupidi di politici e giornalisti. Non sono l”unica a provare fastidio e senso di irrealtà nel leggere certe home page.
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/2010/09/e-basta.html.
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