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di Simone Perotti – www.cadoinpiedi.it
Una volta imboccata la via della libertà mi sono reso conto di tante cose. Nel frattempo il sistema sta segnando il passo, sta cercando di scollocarci tutti e lo farà . Un po” come una nave che affonda, abbiamo il dubbio e anche l”opportunità di metterci in salvo prima che il comandante dia l”ordine di abbandono nave, ordine che a volte i comandanti non danno, come è capitato recentemente nel caso della nave Concordia, i passeggeri si sono messi in salvo perché hanno disubbidito, hanno fatto qualcosa prima che ci fosse l”ordine.
Ecco perché il downshifting, ecco perché la decrescita, ecco perché le poche idee che circolano su questo fronte sono le uniche a disposizione in questo momento storico così particolare in cui per la prima volta gli intellettuali non ci dicono qual è la strada da percorrere. L”uomo ha sempre fatto le sue rivoluzioni, ha sempre cambiato la sua vita, la sua storia avvalendosi delle idee dell”intellettuale, è successo quando si è passati dalla segmentazione degli stati feudali alla monarchia unificante, dalla monarchia alla Repubblica, dai sistemi industriali a quelli dei servizi. C”è sempre stata un”idea dietro che era stata studiata da qualcuno e di cui potevamo avvalerci. Oggi questa idea non c”è, dobbiamo costruircela da soli, il comandante non dà l”ordine e noi dobbiamo abbandonare la nave con i nostri mezzi prima che sia troppo tardi!
La crisi c”è, c”è una crisi che intacca un sistema che era completamente sovradimensionato, fatto di sprechi, fatto di inefficienze. Il 50% sono nella fase di trasformazione e distribuzione, il 50% dell”energia va sprecato, però è anche una crisi bizzarra perché continuano a esserci disservizi, mancanza di qualità , di efficienza, sprechi in tutti gli ambiti della nostra vita e continuiamo a comprare prodotti inessenziali che non hanno senso. L”unico modo per reagire a questo, non solo per reagire alla crisi, ma anche per costruirsi un”opportunità , è quello di decrescere, decrescere non per non fare più niente, non per smettere di costruire il nostro mondo, ma per farlo in maniera più efficiente, più intelligente e per ridurre così drasticamente le nostre aspettative, i nostri bisogni da fare in modo che questa crisi diventi un”opportunità .
Questa è l”unica ipotesi che abbiamo a disposizione, migliaia di persone la stanno vivendo, io Paolo Ermani, autori del libro “Ufficio di scollocamento”, e tantissimi altri ci stiamo provando. È un”onda che sale, un”onda di gente che più rapidamente di altri si è resa conto che il sistema non funziona più, la promessa non viene mantenuta, noi non saremo tutti nelle città , non saremo tutti nelle università , non avremo tutti la cravatta, non riusciremo tutti a vivere facendo shopping e andando in vacanza con lo stipendio che corre: questa promessa è fasulla. E allora i primi, i più rapidi si rendono conto di questo e costruiscono un nuovo mondo fatto di decrescita, di efficienza, di sobrietà . Questa è l”unica via, altrimenti finisce male e prima che finisca male occorre scollocarsi da soli!
Fonte: http://www.cadoinpiedi.it/2012/05/04/decrescere_per_sopravvivere.html#anchor
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