‘
di MoviSol.
Il 20 novembre il capo dell”Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha
chiesto che i greci “facciano altri sacrifici” per raggiungere gli
obiettivi stabiliti dalla Troika. Definire questa una richiesta di
sacrifici di sangue non è un”iperbole.
sociale. Stando al rapporto appena pubblicato dall”OCSE, Health at a Glance 2013,
la spesa pro capite per la sanità in Grecia è crollata dell”11,1% tra
il 2010 ed il 2011, il crollo peggiore in tutti i 34 paesi membri
dell”OCSE. È aumentata la mortalità infantile. Come c”era da aspettarsi,
il secondo posto va ad un”altra vittima della Troika, l”Irlanda, dove
la spesa per la sanità è diminuita del 6,6%. Negli anni successivi la
situazione è peggiorata drammaticamente.
il 16 novembre, il ministro della Sanità greco Andonis Georgiadis è
stato accolto da urla di “assassino economico” dalle centinaia di medici
ed operatori sanitari presenti. Pochi giorni prima Georgiadis,
confermando che l”ente sanitario nazionale avrebbe licenziato oltre
1.200 medici, si era preso tutto l”onore di questa decisione. Oltre
6.000 medici sono già emigrati in cerca di un impiego.
pazienti di oncologia hanno liste di attesa di un anno per le cure negli
ospedali pubblici, inclusi quelli di Atene e Thessaloniki. Al
Policlinico di Iraklio, a Creta, devono aspettare fino all”ottobre 2014!
Tutto il sistema è stato gettato nel caos quando sono stati chiusi otto
ospedali nell”area di Atene.
Sanità Pubblica dimostra che un greco su tre ha ridotto il dosaggio dei
propri farmaci per farli durare più a lungo. I pazienti cronici hanno
ridotto del 30% le visite dal 2011 al 2013, perché non possono più
permettersi di pagare il ticket.
che negli ultimi 4 anni l”aspettativa di vita è scesa da 81 a 78 anni. E
questo non vale solo per gli anziani e gli infermi.
in Grecia sono malnutriti e vivono al di sotto del livello di povertà ,
mentre un altro studio ha rilevato che il 60% degli scolari affronta
“l”incertezza del cibo” mentre il 23% patisce la fame. Tre famiglie su
cinque in aree “socialmente vulnerabili” non sono neanche in grado di
offrire ai propri figli una fetta di pane a colazione prima di mandarli a
scuola. Decine di migliaia di genitori si sono dovuti rivolgere ad enti
per l”infanzia quali Childrens Village SOS, perché non possono più
permettersi di nutrirli.
del governo è di ridurre la spesa sociale di un altro 10%. La
disoccupazione aumenterà così dal 28% al 34%, con la disoccupazione
giovanile arrivata ad un incredibile 64%.
Fonte: [url”http://www.movisol.org/13news216.htm”]http://www.movisol.org/13news216.htm[/url]
LEGGI ANCHE:
|
‘