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'Euro, Grecia, gli indizi e l''iceberg'

TRE INDIZI NON FANNO UNA PROVA. MA INTANTO L’ICEBERG SI AVVICINA. L’economia UE naviga a vista nella nebbia con la sola bussola neoliberista. [Stefano Sanna]

'Euro, Grecia, gli indizi e l''iceberg'
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19 Giugno 2015 - 07.22


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di Stefano Sanna.

Facciamo finta di essere Sherlock Holmes e usiamo la lente macroeconomica per fare delle valutazioni. Abbiamo tre indizi:


Primo indizio: la prossima rivalutazione dell’euro


Abbiamo tradotto qualche mese fa un post di Warren Mosler in
cui al termine della fase definita di “riposizionamento di portafoglio”
dell’euro  prevedeva una rivalutazione dello stesso euro trascinata dai
fondamentali che porteranno ad una sua rivalutazione rispetto al
dollaro oltre 1,5 spegnendo la ripresa Europea oggi basata sull’export.

Secondo indizio: gli eventi “insignificanti”


È di questo giorni l’editoriale di Giavazzi sul Financial Time ( commentato qui da G. Zibordi )
che invita l’eurozona ad abbandonare al suo destino fuori dall’euro la
Grecia ritenendo l’evento insignificante. Stessa previsione era stata
fatta da Giavazzi per il fallimento della Lehman Brother considerato un
buon segno per il libero mercato e soprattutto un fallimento facilmente
assorbibile.


Terzo Indizio: le previsioni di M. Amstrong


Ho avuto modo di vedere al cinema il documentario THE FORECASTER, sulla vita di Martin Armstrong,
che sostiene di aver elaborato un algoritmo capace di prevedere i cicli
di ascesa e crollo dei mercati mondiali (ciclicità che lui indica come
legata al Pi greco). Amstrong è un personaggio controverso: financial
advisor
più pagato al mondo nei tardi anni ’80, incarcerato per dodici
anni negli Stati Uniti per accusa di frode che lui ha sempre negato,
sostenendo di essere stato incarcerato in realtà per il suo rifiuto di
rendere noto l’algoritmo. Il modello di Armstrong prevede per il
settembre 2015 un crack dell’Europa. Va segnalato che nelle sue
previsioni passate Amstrong  indicò con anticipo e precisione notevole
(in termini di giorni) di vari crack finanziari: Wall Street ’87, Asia
’97, Russia ’98. Una terribile Cassandra.


Non siamo davanti a prove ma davanti a tre indizi: due convergenti su
una corsa verso il crollo dell’euro (Mosler e Armstrong) ed uno a
parole di segno completamente opposto, quello di Giavazzi, che
interpretando il ruolo di economista di regime, nega l’evidenza e
racconta di un’uscita imminente della Grecia dall’euro senza conseguenze per l’euro.
Ma il default della Grecia contribuirà a togliere euro dal mercato il
che lo rafforzerà ulteriormente sui mercati su posizioni non più
gestibili dalla BCE.


Questi indizi ci suggeriscono che l’economia europea ormai naviga a
vista nella nebbia economica con la sola bussola neoliberista. L’iceberg
non lo si vede ancora, ma questi tre indizi sembrano far capire che
potremmo essere sulla sua rotta.

Fonte: http://www.retemmt.it/component/k2/item/528-tre-indizi-non-fanno-una-prova-ma-intanto-l-iceberg-si-avvicina#null.

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