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da Nena News.
La Corte di appello di Gedda, in Arabia Saudita, ha condannato a cinque anni di carcere e  300 frustate l”avvocato e attivista egiziano Ahmed al-Gizawi,
 accusato di traffico di stupefacenti, reato punibile con la pena 
capitale nel regno dei Saud. Ma l”avvocato sarebbe stato trovato in 
possesso di alcune migliaia di pasticche di Xanax. 
Un caso giudiziario che l”anno scorso destò proteste in Egitto e 
scatenò una crisi diplomatica tra Riad e l”allora presidente egiziano 
Mohamed Morsi, deposto lo scorso luglio dai militari. Centinaia di 
manifestanti si radunarono davanti all”ambasciata saudita per chiedere 
il rilascio di Gizawi e le manifestazioni provocarono la chiusura 
dell”ambasciata e dei consolati sauditi in Egitto.
L”avvocato era stato arrestato all”aeroporto di Gedda nell”aprile del 
2012 con l”accusa traffico di stupefacenti poiché trovato in possesso di
  21.380 pasticche di Xanax, un ansiolitico vietato in Arabia Saudita. 
Era in viaggio con la moglie per il pellegrinaggio dell”umra, ha 
riferito l”Arabic Network for Human Rights Information. L”organizzazione
 egiziana ha spiegato che Gizawi era già  stato condannato in 
contumacia a un anno di detenzione e venti frustate per avere criticato 
il governo di Riad. Aveva denunciato alla procura del Cairo re Abdallah 
per la detenzione arbitraria di cittadini egiziani in Arabia Saudita.
 Era dunque nel mirino delle autorità saudite per il suo attivismo a 
favore dei detenuti egiziani nelle carceri del regno, imprigionati senza
 processo nè accuse formali. 
Le sentenza è adesso definitiva e la pena alle frustate sarà scontata 
entro un mese: 50 frustate al mese. Il traffico di droga prevede la pena
 di morte, come i reati di apostasia, stupro, rapina a mano armata, 
omicidio, secondo la legge islamica applicata nel regno wahabita. Oggi
 un uomo accusato di traffico di droga è stato decapitato a Tabuk, città
 nel nord-ovest del Paese. È la 77esima decapitazione eseguita in Arabia
 Saudita dall”inizio dell”anno.
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