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Due lettere su Putin

'Due lettori chiedono a Giulietto Chiesa un suo giudizio definitivo su Putin, la sua Russia e le sue leggi in rapporto all''Occidente. La risposta a tutto campo di Giulietto...'

Due lettere su Putin
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27 Novembre 2015 - 22.14


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Due
lettori chiedono a Giulietto Chiesa un suo giudizio definitivo su Putin, la sua
Russia e le sue leggi in rapporto all”Occidente. Una risposta a tutto campo.

Gian Paolo Perona

Caro
Giulietto,

perdona
il disturbo. Apprezzo molto il tuo lavoro ed il tuo modo di descrivere gli
eventi. Seguo con interesse anche le interviste di Putin che mi aiutano a
comprendere la situazione senza però dimenticare chi sia Putin e cosa sia stata
la Russia e cosa sia tuttora. Domanda infantile ed ingenua , ma come i bambini
sanno fare domanda diretta: non capisco da che parte stai. È una domanda
sciocca dalla quale confido risposta altrettanto candida e diretta. Preciso:
quello che dici lo condivido a pieno e sono allucinato sempre più dal
comportamento sotto banco degli Stati Uniti e dell”Europa. Sia ben chiaro
questo. Allucinato da tutti i punti di vista da anni, ma non considero Putin
sicuramente un’ alternativa migliore, anzi. Voglio una conferma da te. Te lo
domando perché ti seguo con interesse ma il dubbio a volte mi sorge. a volte
sembri filo Putin. lo sei o sei solo dalla parte della verità al di fuori delle
parti. Grazie dell”attenzione.

Luca Urbinati

Gentile
Giulietto Chiesa, le scrivo per cercare di capire cosa, concretamente, io non
potrei fare in Russia che in Europa invece mi è permesso, e viceversa. Ci sono
leggi in Russia che prevedono pene incivili? Peggiori di quelle europee. Quando
mi dicono che Putin(sì, proprio lui, e non so come facciano a saperlo) avvelena
i giornalisti di solito rispondo che anche in occidente molti giornalisti si
suicidano o hanno brutti incidenti e che soprattutto non immagino Putin (?), o
il governo russo, realizzare omicidi spettacolari facendosi puntare i fari
mediatici contro. Personalmente credo che quelle che chiamiamo democrazie
occidentali possano essere paragonate a case pulite mentre, il resto dei
governi, a case più o meno sporche. La grossa differenza è che chi ha la casa
pulita lo sporco lo getta o lo fa direttamente nelle case altrui mentre i
restanti cercano, con maggiori o minori risultati, lavare i panni sporchi in
casa.

I
panni sporchi spesso coincidono con gli interessi ed è innegabile che la Russia
ne abbia. Economici ma soprattutto di difesa, dagli ultimi anni. Ci sono due
modi per lavare i panni sporchi in casa: farlo per i propri interessi e basta o
cercare di fare il meglio possibile curando i propri interessi.

Per
me la Russia di Putin è fra quest”ultima possibilità.

Per
tornare al quesito iniziale e cercare di togliere quell”alone di mistero che
avvolge la steppa russa: è una monarchia assoluta come il Vaticano o uno stato
religioso islamico? Come avvengono le elezioni? Cosa non posso fare in Russia?
Spero riesca a schiarirmi le idee e farle schiarire a molti. Negli aspetti
positivi e, se ce ne fossero, anche negativi. Affidandomi alla sua provata
onestà intellettuale.

RISPOSTA DI GIULIETTO
CHIESA.

Comincio
da Gian Paolo Perona. Io non ho mai proposto Vladimir Putin come un dirigente
politico dell’Italia, o del mondo. Ma sono assolutamente certo che è un leader
magistrale della Russia. E, poiché rappresenta il sentire comune di russi, in
grande maggioranza, mi pare che sia un leader che li rappresenta perfettamente.
Sicuramente meglio e più di quanto tutti i dirigenti politici dell’Occidente,
nessuno escluso, rappresentino i rispettivi popoli.

Dunque
il giudizio su di lui va formulato da un altro punto di vista: è pericoloso per
noi? È un pericolo per la pace mondiale? Ha diritto di fare quello che sta
facendo?

La
mia risposta, nettissima, è che Putin in questo momento rappresenta una forza
di pace e di sicurezza internazionale.

Io
vedo che non è lui che insidia la sicurezza degli altri. L’Occidente, invece, è
all’origine di tutto il caos attuale. La Russia è sotto attacco e si sta
difendendo. Infine io penso che se non siamo ancora entrati in una guerra più
vasta è perché Putin ha tenuto i nervi a posto e non ha risposto con la forza
alle azioni sovversive che sono state ripetute in questi ultimi anni contro la
Russia.

Per
queste ragioni (che ho già spiegato e documentato molte volte) io lo considero
un alleato delle forze di pace, anche di quelle che ci sono in Europa.

Per
quanto concerne le domande di Luca Urbinati: la Russia è un paese
capitalistico, come lo siamo noi. Dal 1991 non è più un paese comunista (in
realtà non lo è mai stato). Putin non è un comunista. Nella Costituzione russa
c’è scritto che tutte le leggi ordinarie che siano in contrasto con la
giurisprudenza dello Stato di diritto devono essere modificate di conseguenza.
Dunque ciò che fai in Italia lo puoi fare anche in Russia.

Le
leggende sulla repressione degli omosessuali in Russia sono solo leggende. I
gay e le lesbiche sono visti negativamente dalla maggior parte della pubblica
opinione. Questo è un fatto che non dipende da Putin. Ma non sono più impediti
nell’esercizio delle loro pratiche sessuali di quanto lo siano in Italia. I
filmati che circolano su YouTube non sono più numerosi di quelli che circolano
in Italia. Solo che i nostri media insistono solo su quelli che riguardano la
Russia.

I
nazisti in Russia sono molto meno che in Europa. E non solo non sono protetti
dallo Stato (come in Estonia, o Lettonia, o Ucraina) ma sono messi in galera
quando svolgono attività violente.

Non
so cosa intendi per “leggi incivili”, ma qui non mi pare ce ne siano. La pena
di morte è stata abolita. I diritti umani sono tutelati. Le forme della
democrazia sono diverse, ma non sono assenti. A mio giudizio corrispondono al
senso comune dei russi di oggi, che non è lo stesso nostro. Ma non ci possiamo
fare nulla. Non dipende da noi. E non abbiamo nessun diritto di pretendere che
i russi debbano seguire le nostre regole. E questo vale per tutti: per i
cinesi, gl’indiani, i brasiliani e tutti gli altri.

Infine
i russi sono molto più colti degli italiani. È un fatto che si percepisce al
volo, basta sentirli parlare, basta vedere le loro scuole. La Russia ha i suoi
interessi. Come tale non è diversa da ogni altro paese. Quando sono violati, si
difende. E ha ragione. Non avrebbe ragione se violasse gl’interessi altrui. Ma
non risulta che li abbia violati.

Tutto
l’Occidente grida che la Russia ha invaso l’Ucraina. Ed è completamente falso.
Tutto l’Occidente afferma che la Russia ha “annesso” la Crimea. Mentre è il
popolo russo di Crimea che, in piena legittimità ha deciso di “tornare in
patria” a larghissima maggioranza.

La
Russia non è l’Unione Sovietica e va giudicata per quello che è oggi. Tutti
abbiamo il nostro passato. Gl’italiani di oggi non possono essere giudicati per
ciò che fecero i nostri nonni, che in maggioranza furono fascisti. Nessuno
accetterebbe questo giudizio. Invece noi lo applichiamo ai russi. Mi pare molto
ingiusto e sbagliato.

La
Russia non è una monarchia, tanto meno assoluta. La Russia non è uno stato
religioso. Vige il principio della separazione della Chiesa (qui ortodossa)
dallo Stato, come da noi, ma spesso da noi questa separazione è molto
imperfetta. Perfino più imperfetta che quella russa.

Le
accuse contro Putin, avvelenatore, assassino dei suoi oppositori, assassino dei
giornalisti, sono espressioni della russofobia e della propaganda occidentale.
Ridicole. Chi afferma che Putin ha ucciso Anna Politkovskaya, quando gli chiedi
di portare un argomento a sostegno, di solito dice : lo sanno tutti. Ma lui
come lo sa? L’ha letto sui giornali, i quali hanno ripetuto le favole che essi
stessi hanno inventato. Tra l’altro sulla base dell’ipotesi che Putin sia così
sciocco da mettersi da solo sulla graticola della critica dell’opinione
pubblica mondiale, aizzata contro di lui.

È
lo stesso meccanismo con cui i media occidentali, l’anno scorso, lo accusarono
di aver abbattuto il Boeing malaysiano. Dopo due ore, senza nessuna inchiesta,
Putin era già sul banco degl’imputati. Anzi già condannato. Da chi? Da chi non
solo non poteva sapere nulla, ma svolgeva un compito molto preciso: quello di
demonizzare Putin e di presentare la Russia e i popoli della Russia come
selvaggi e primitivi.

Bisogna trarre una
lezione: quasi nessuno sa niente della Russia. E quasi tutti ripetono quello
che la propaganda occidentale spaccia loro attraverso i media mainstream
.
Tutto questo lo dico — a differenza dei sobillatori professionali, degli untori
manzoniani — per esperienza diretta, non per sentito dire. E come conseguenza
dell’analisi dei fatti noti. Buona fortuna a voi e grazie per le domande.

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