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4 Febbraio 2010 - 14.32


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booksintomoviesdi Paola Manduca.

Nel momento esatto in cui scrivo, Fabio Volo con “Il tempo che vorrei” è il libro più letto, ed è così da settimane. Uno che scrive: “non è importante quanto aspetti, ma chi aspetti” o anche “non stai vivendo se non sai di vivere”. Meglio Volo di Moccia, dirà qualcuno.

Meglio Moccia di Vespa. Meglio Vespa di Sandro Mayer. Meglio Sandro Mayer di Corona.

Meglio Veltroni di Berlusconi.

 

La cultura richiede sguardi dal basso che in pochi oggi sono ancora disposti a fare. Tutti si guardano sopra le teste, tutti in punta di piedi per avere più visuale e supremazia, tutti: compresi gli ignoranti che nemmeno soffrono più del complesso di inferiorità.

Credo che la cultura sia un prodotto della passione, e oggi non ce nӏ.

http://www.youtube.com/watch?v=jGc36GjogV8

Guardare i provini al Grande Fratello fa oggettivamente ridere, finché non ti toccano i tuoi. A me è successo con Shakespeare, definito “un malato di mente che ha scritto un libro”. Mi sono sentita male.

Il Censis registra un calo di due punti percentuali nella lettura rispetto a due anni fa. E la crisi ha influito sulla lettura? Magari.

facebookTNAttività a cui si sottrae tempo per accedere a Facebook (val. %)

Leggere libri 42,4
Navigare in altri siti Internet 40,0
Guardare la televisione 26,5
Studiare/lavorare 21,7
Sentire gli amici al telefono 14,4
Andare al cinema 11,0
Uscire per incontrare gli amici 11,5
Giocare con i videogame 10,1
Guardare dvd/videocassette 9,1
Ascoltare la radio 5,6
Uscire per fare compere 5,3
Leggere giornali 4,0

 

Quanto meno, leggete questo: Come parlare di un libro senza averlo mai letto, Pierre Bayard. Vi sono raccolti episodi letterari in cui personaggi di romanzi e autori famosi si sono trovati in questa situazione e di come se la sono cavata.

Tra i libri non letti Bayard annovera anche quelli solo sfogliati, quelli di cui si è sentito solo parlare e, cosa che capita di frequente, i libri letti e poi dimenticati. Per quest”ultima categoria, l”autore cita Montaigne, che non si ricordava nemmeno di quelli che aveva scritto lui.

libroghostQuesto libro può tornare utile ai fashion depressed, perché ipotizza in quali situazioni ci si potrebbe trovare a dover parlare di un libro mai letto: nelle conversazioni mondane, tanto per cominciare, o davanti a un professore (“Caro professore, come sta? E” da tanto che non ci vediamo“.   “Bene, cara, l”ha letto il mio ultimo libro?“), con uno scrittore in carne e ossa o in presenza di un uomo che ci piace, nel tentativo di sedurlo.

Siccome per leggere questo libro o siete molto ignoranti o molto snob, vi tornerà utile e divertente sapere anche come si fa.

Naturalmente si mente, addirittura arrivando ad inventare episodi della trama nella speranza che nemmeno l”interlocutore abbia letto quel libro, oppure la si butta su una prospettiva personale – quel che il libro mi ha ispirato – oppure al contrario lo si innalza dentro valutazioni cosmiche, buone un po” per tutto.

 

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