L'epidemia d'influenza suina a Città del Messico | Megachip
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L'epidemia d'influenza suina a Città del Messico

L'epidemia d'influenza suina a Città del Messico
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27 Aprile 2009 - 18.44


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policia-megadi Fabrizio Lorusso – Megachip

Dall”ottobre del 2008 al marzo del 2009 sono morte d”influenza 30 persone in Messico. Solo nelle prime 3 settimane di aprile i morti accertati sono stati 81 ma in questi casi si tratta di un virus  nuovo, quello dell”influenza suina che riguarderebbe almeno una ventina di questi decessi. Marcelo Ebrard, sindaco di Città del Messico, ha dichiarato che potrebbero essere sospesi il trasporto pubblico e le altre attività temporaneamente se emergono nuovi casi d”infezione.

E” stato dichiarato lo stato d”emergenza sanitaria ed è arrivata sabato pomeriggio la firma del presidente Calderon sul decreto urgente con tutte le misure di sicurezza approntate come, tra le altre, la sospensione totale degli eventi pubblici, l”aumento dei controlli a tutti i livelli (viaggiatori, locali, abitazioni) e la messa in quarantena dei soggetti “pericolosi”.

Nonostante le dichiarazioni negative  della Farnesina e dell”ambasciatore italiano in Messico, Felice Scauso, per cui “a seguito della vicenda dell”influenza da suini, abbiamo consigliato di non venire a Città del Messico, e in altre due stati, quello confinante con la capitale, Messico, e a San Luis di Potosì”, un meraviglioso sole illumina la capitale messicana e con un bel pacchetto di pastiglie e una dose di precauzioni mi avventurerei volentieri in un viaggio per queste terre feconde. Segnala la Farnesina: “La Riviera Maya e altre zone turistiche del Paese non figurano tra le aree focalaio dell”influenza”.

Il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, ha appena dichiarato lo stato d”emergenza sanitaria per permettere misure straordinarie di rinforzo dei controlli di frontiera col Messico e della prevenzione sanitaria con maggiori stanziamenti di risorse.

Cos”è l”influenza? Malattia delle vie respiratorie causata da un virus molto contagioso di tre tipi, A, B, e C, ma che possono mutare facilmente. Può colpire tutti con maggiore frequenza in autunno e in inverno ma, quando non ci sono le stagioni e una cappa di smog impedisce costantemente la vista del cielo come succede a Città del Messico, allora ogni mese è buono, soprattutto se il ceppo del virus risulta più resistente e relativamente sconosciuto.

Per tracciare e vedere la mappa delle epidemie e influenze mondiali e per capire quante di queste emergenze vengono effettivamente lanciate e segnalate, ecco questo sito disponibile in inglese e in spagnolo:

http://www.healthmap.org/en

Come ci contagiamo? Da persona a persona con uno starnuto, una chiacchierata molto intensa o un colpo di tosse attraverso le secrezioni nasali e boccali oppure anche per contatto fisico con baci e simili. Nella brulicante megalopoli messicana, coi suoi 20-25 milioni di abitanti stipati sull”altopiano centrale, le occasioni di contatto non mancano mai, a partire dall”affollata metropolitana fino alle decine di megaeventi negli stadi, nei centri commerciali e nelle piazze che si propongono quotidianamente (ed è per questo che ci vivo) e quindi la propagazione risulta piuttosto facile.

L”incubazione dura dai 3 ai 7 giorni anche se altre fonti segnalano un periodo più breve di circa 48 re (probabilmente riferendosi solamente all”influenza “normale”). Si stima che un”epidemia come quella scoppiata tra la fine di marzo e queste prime settimane di aprile in Messico possa circolare per il mondo in un periodo da 3 a 6 mesi.

Nel Distrito Federal, l”entità regionale che ricomprende la parte più grande di Città del Messico, i morti per l”influenza, non solo per la febbre suina, sono saliti a 81 e i contagi superano il migliaio (esattamente 1324 dal 13 aprile scorso, con un incremento del 30% in un giorno, ma le cifre sono comunque provvisorie). Tra i decessi attualmente solo 20 sono sicuramente imputabili alla mutazione del virus derivato dai suini come conferma il Ministro della Salute messicano, José Ángel Córdova Villalobos sostenendo che “si stanno studiando ancora gli effetti di vaccini incrociati” che potrebbero proteggere da questo nuovo virus che ha ucciso in buona parte persone sane e relativamente poco vulnerabili tra i 5 e i 45 anni d”età. Esistono comunque nelle “riserve farmaceutiche messicane” degli efficaci antivirali come lo zanamivir e l”oseltamivir che sono efficaci se presi in tempo. Si prevedono grosse vendite per i produttori, ma chi sono? Sembra che siano rispettivamente la Glaxo-SmithKline e la F.Hoffmann-La Roche Ltd.

Sull”influenza e i medicinali segnalo:

http://74.125.93.132/search?q=cache:MnU5ULn9zN4J:www.webalice.it/prati_50/h5n1.PDF+zanamivir+e+l%27oseltamivir+produttori&cd=1&hl=it&ct=clnk&client=firefox-a

E” una variante che non conoscevamo, “è un virus nuovo non solo per gli umani, ma per il mondo” ha dichiarato lo scienziato Francis Plummer del laboratorio microbiologico dello Stato canadese. A tal proposito la presidentessa della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Margaret Chan, ha parlato di una “situazione molto grave che va sorvegliata da vicino”.

Nonostante tutto, i decessi sono pochi, soprattutto in proporzione alla popolazione totale dell”area. Sono comunque abbastanza per liberare l”esercito per le strade e fargli distribuire migliaia di mascherine blu che, da oggetto raro e speciale utilizzato da alcuni nei giorni ad alto tasso d”inquinamento, sta diventando un gingillo d”uso comune ovunque in questi giorni. Alcuni cittadini “beneficiari della distribuzione” di maschere protettive segnalano che i soldati non usano guanti di lattice per proteggersi e, a loro volta,  evitare di sporcarsi le mani. Inoltre si cominciano a denunciare gli abusi sui prezzi dei prodotti per la prevenzione e i farmaci anche se le autorità indicano che esistono sufficienti vaccini “preventivi” e medicine per il controllo della malattia.

Chiuse le scuole e quasi tutti gli edifici pubblici fino al 6 maggio. Niente messe e celebrazioni religiose. Sconsigliati i grandi assembramenti e cancellati oltre 500 eventi “pop”, concerti, partite e manifestazioni. L”ambiente è da settimana natalizia o di Pasqua data la riduzione drastica di tutte le attività, in particolare quelle legate alla scuola e pubblico impiego in generale.

La mastodontica Universidad Nacional Autonoma de Mexico (UNAM), il più importante ateneo dell”America Latina e tra i più grandi del mondo coi suoi trecentomila studenti, è chiusa e silente come nelle piovose domeniche di luglio, quando la stagione delle piogge e le vacanze estive s”incontrano nel campus vuoto e malinconico. Anche se sono stati segnalati dei casi di fiebre porcina in 17 stati della federazione messicana e negli Stati Uniti (soprattutto New York e Kansas), solo il Distrito Federal, lo stato di San Luis Potosì e lo stato del Messico (l”entità regionale che circonda Città del Messico e che costituisce una zona amministrativa distinta) hanno preso misure d”emergenza.

Si continua comunque a lavorare anche se il Ministro ha chiesto alle imprese di mostrarsi comprensive e flessibili con gli orari e spostare nei limiti del possibile le attività più intense nei giorni a venire. Di sera le strade sono vuote e molti bar sono chiusi o hanno cambiato orario. Inoltre ad alcuni clienti viene praticata una breve visita otorinolaringoiatrica prima di entrare nei pochi locali aperti. Ci si ricorda subito dei famosi thriller d”azione di qualche anno fa come “Virus letale” o di “28 giorni dopo” di Danny Boyle.

Tuttavia nel mondo reale abbiamo vissuto già la mucca pazza e la febbre aviaria che, con un tempismo perfetto, hanno fatto spesso dimenticare i problemi contingenti per spostare il baricentro dell”opinione mondiale altrove.

La radio dell”IMER (Istituto Messicano della Radio) e il Canale 11 informano costantemente sulla situazione mentre le private TV Azteca e Televisa sono già state da più parti accusate di generare panico e allarmismo. Proprio la cultura del sospetto e della frode, in un paese che si caratterizza da sempre per il machiavellismo e le macchinazioni occulte in tutti i campi della vita sociale e politica, fa dubitare molti cittadini messicani circa la portata reale dell”emergenza e le possibili trame nascoste.

Come spesso capita a queste latitudini, l”ironia e il buon umore riescono a prevalere anche in quest”epoca di cataclismi, di monete deboli, come lo svalutatissimo peso mexicano, ed economie incerte. E” grave, come segnalato dalla OMS, che sia comparso un nuovo virus, comunque meno resistente e aggressivo dell”influenza aviaria, ma sarebbe sbagliato imputare a questo stesso virus “suino” i 1324 contagi riportati in questi giorni e la totalità dei morti passati e futuri. Lo sforzo della propaganda è immenso, ma sarà sempre tutto vero?

Per alleggerire i toni e ripassare un po” di spagnolo, una cara amica messicana suggerisce l”ascolto della cumbia (un genere di musica popolare da ballo molto in voga in America Latina) dell”influenza a questo link:

http://jordi.net/la_cumbia_de_la_influenza.mp3

Questa e altre foto da Eneas: http://www.flickr.com/photos/eneas/

e qui: http://www.flickr.com/photos/sarihuella/

RIPORTO QUESTE INFORMAZIONI DAL SITO DEL MINISTERO DELLA SALUTE:
influenza suina: domande e risposte

Cos”è l”Influemza suina?
L”influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata virus influenzali del tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. I Virus dell”influenza suina causano alti livelli di malattia e bassa mortalità nei maiali. I virus dell”influenza suina possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell”anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifestano nel tardo autunno ed in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell”influenza suina classica (virus influenzale A/H1N1 è stato isolato per la prima volta begli anni 30 del secolo scorso.

Quanti sono i virus dell”influenza suina?
Come tutti i virus influenzali anche quelli dell”influenza suina mutano continuamente: I maiali possono essere infettati dai virus del”influenza aviaria così come da quelli dell”influenza suina. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di “riassortimento” e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. Nel corso degli anni, sono emersi diverse varianti di virus influenzali suini ; al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A : H1N1, H1N2, H3N2, and H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali sono stati H1N1

L”influenza suina può infettare l”uomo?
I virus dell”influenza suina non infettano normalmente l”uomo. Comunque, possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Comunemente questi casi di infezione umana da virus influenzali suini si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche) .

Quali sono i sintomi dell”influenza suina nell”uomo?
I sintomi dell”influenza suina sono simili a quelli della “classica” influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d”appetito, tosse: alcune persone con influenza suina hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Come l”influenza stagionale, anche l”influenza suina può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus dell”influenza suina .

Quanto à grave l”influenza suina nell”uomo?
Come l”influenza stagionale, l”infezione da virus influenzale suino nell”uomo può presentarsi in forma lieve o grave.

Le persone possono prendere l”influenza suina mangiando carne di maiale?
No, i virus dell”influenza suina non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre l”influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80 ° gradi uccide il virus dell”influenza suina, così come gli altri batteri e virus.

Come si trasmette l”influenza suina?
I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all”uomo e dall”uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini , come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche. E” possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell”influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo sternuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.

Il virus di quest”epidemia in Messico e USA è contagioso?
Ci sono evidenze, stabilite dai CDC degli Stati Uniti d”America, che il virus responsabile dei casi negli Stati Uniti si sta diffondendo da persona a persona: comunque in questo momento non è possibile sapere quanto facile sia questa trasmissione.

Come si può diagnosticare l”infezione da virus influenzali suini nell”uomo?
Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4 – 5 giorni dall”inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L”identificazione del virus dell”influnza suina  richiede l”invio del campione ad un Laboratorio di riferimento della rete Influnet, con il coordinamento dell”Istituto supeiore di sanità..

Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali suini nell”uomo?
Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell”influenza: amantadina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir . Mentre la maggior parte dei virus dell”influenza suina si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, i virus influenzali suini isolati recentemente dagli uomini sono resistenti alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir e zanamivir sono raccomandati per il trattamento / prevenzione dell”Influenza umana da virus influenzale suino

Quante epidemie di influenza suina si conoscono?
Probabilmente l”epidemia più conosciuta è quella che ha colpito i soldati di Fort Dix , New Jersey (USA), nel 1976 , con circa 200 casi tra i soldati presenti nel campo. Il virus causò malattie con segni radiologicamente evidenti di polmonite in almeno 4 soldati e 1 decesso: tutti i colpiti erano precedentemente in buona salute . Il virus si era trasmesso attraverso contatti stretti nel corso di sedute di addestramento, con trasmissione limitata al di fuori di questo contesto. Si ritiene che il virus abbia circolato per un mese , per scomparire spontaneamente. La fonte del virus , il momento esatto della sua introduzione a Fort Dix e i fattori che possono avere influenzato la sua diffusione e durata sono sconosciuti. L”epidemia potrebbe essere stata causata da un virus animale introdotto in contesto di particolare affollamento nel periodo invernale .Il virus influenzale suino isolato dai soldati di Fort Dix fu denominato A/New Jersey/76 (Hsw1N1). L”episodio fu alla base di una estesa campagna di vaccinazione antinfluenzale nel 1977.

Fonte: CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali – Direzione generale Prevenzione sanitaria

http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPianoNew.jsp?id=238&sub=1&lang=it

http://fabriziolorusso.wordpress.com/2009/04/26/81-morti-e-oltre-1000-contagi-epidemia-dinfluenza-a-citta-del-messico

 

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