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Acqua e Nucleare, referendum in tandem

Acqua e Nucleare, referendum in tandem
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23 Gennaio 2011 - 22.18


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nuklearwasserQui riportiamo l”interessante comunicato dell”Assemblea nazionale promossa dai promotori della proposta di legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell”efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima” e a conclusione Assemblea dell”Associazione “Comitato Si alle energie rinnovabili NO al nucleare” per adempimenti statutari.

Roma 22 gennaio 2011, sala della Pace della Provincia di Roma.

Le firme raccolte a sostegno della proposta di legge sono 110.211, un buon risultato. Da sottolineare gli oltre 5.000 moduli scaricati direttamente da Internet, i tanti comitati locali e gruppi di persone che hanno raccolto le firme e le hanno inviate permettendo di raggiungere questo risultato. Naturalmente il risultato finale è dovuto anzitutto alle organizzazioni che si sono impegnate e che hanno dato un contributo fondamentale.

Grazie a tutti/e per questo lavoro.

Il controllo delle firme consegnate il 21 dicembre scorso alla camera dei Deputati è terminato e nei prossimi giorni il testo della proposta di legge verrà ufficialmente stampato e ne verrà data notizia in aula contestualmente all”assegnazione in commissione per iniziare l”esame parlamentare.

Questo significa che presto potremo chiedere di essere ascoltati dalla Camera per fare sentire le nostre proposte.

Inoltre i gruppi parlamentari del PD e dell”IDV di Camera e Senato si sono impegnati a presentare la proposta anche per via parlamentare e di chiedere di conseguenza la discussione della proposta di legge alla Camera, nella quota di leggi che l”opposizione ha il diritto di pretendere che vengano discusse in parlamento, senza illudersi sull”esito finale, ma utilizzando questa occasione per fare conoscere le nostre proposte che, come sapete, la stampa e la televisione hanno praticamente ignorato.

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, entro il 15 giugno si voterà per i 2 referendum sull”acqua e per quello sul nucleare, mentre fino ad ora non si sa se ci sarà anche quello sul legittimo impedimento, su cui deve ancora pronunciarsi la Cassazione.

Noi vogliamo e dobbiamo essere in campo con un nostro Comitato per il SI al referendum.

Il referendum per abrogare la legge 99/2009 che reintroduce il nucleare in Italia e il conseguente decreto attuativo è stato promosso dall”Italia dei valori con una decisione unilaterale. IDV ha sbagliato all”epoca a procedere unilateralmente, anche se va dato atto che ha fatto un buon lavoro nella raccolta delle firme. Ora il referendum è in campo (salvo elezioni politiche anticipate) e occorre vincerlo ad ogni costo.

Per vincerlo ci sono 2 condizioni, la prima è fare il quorum e quindi convincere ad andare a votare oltre 24 milioni di elettori, la seconda è convincere la maggioranza dei votanti a esprimersi, 23 anni dopo, come nel 1987 , per stoppare il ritorno al nucleare in Italia.

Per questo occorre anzitutto un”alleanza strategica con il Comitato per il referendum sull”acqua pubblica. Insieme questi 3 referendum possono sostenersi reciprocamente per raggiungere il quorum, obiettivo non facile di questi tempi. Per questo occorre stabilire un rapporto positivo anche con Italia dei Valori perché l”unico obiettivo non può che essere vincere il referendum.

Aiuta in questa direzione la richiesta rivolta a noi da Antonio Di Pietro di considerare superate le differenze iniziali e di lavorare insieme, stabilendo un rapporto di alleanza tra il Comitato promotore e un secondo Comitato che deve essere costituito da noi e naturalmente da altri che vorranno partecipare. Di Pietro ha dichiarato di essere disponibile a fare in modo che il nostro secondo Comitato, ampio e unitario, sia a pieno titolo coprotagonista nella campagna elettorale.

Per questo nei prossimi giorni ci sarà un incontro con Di Pietro per verificarne concretamente le reali disponibilità.

Come sapete di fatto è già iniziata la campagna elettorale per il nucleare, in un modo fintamente neutrale, spendendo risorse ingenti (almeno 6 milioni di euro per questa prima fase di spot) e dobbiamo attrezzarci per rispondere al più presto possibile, senza aspettare l”inizio ufficiale della campagna elettorale.

È uscito in questi giorni un bel libro di Mattioli e Scalia che offre molti argomenti, che va presentato e discusso. Naturalmente questo non basta. Dobbiamo attrezzarci a preparare argomenti da utilizzare perché sarà una campagna elettorale difficile e impegnativa. Abbiamo poche risorse, la maggiore è il nostro impegno e quello delle persone che riusciremo a mobilitare e che quindi debbono essere il più numerose possibile. Quindi dopo l”incontro con l”Italia dei valori dovremo convocare un incontro per iniziare un rapido percorso costituente del Comitato per il Si al referendum.

Non dimentichiamo che al referendum si dovrà votare SI e quindi occorre evitare una propaganda che utilizzi il NO per evitare di confondere gli elettori, ad esempio: vota SI al referendum per bloccare il ritorno al nucleare.

Il Comitato che dobbiamo costituire deve vedere la presenza di tutti coloro che possono contribuire alla vittoria: associazioni e organizzazioni, persone rappresentative di organizzazioni, personalità anche quando le loro organizzazioni non si impegnano direttamente, singole personalità della ricerca, della scienza, della cultura, lavoratori, pensionati, studenti. Naturalmente il Comitato nazionale non può che essere un punto di riferimento, in grado di offrire argomenti, promuovere iniziative, con un lavoro diffuso nel territorio i cui veri protagonisti debbono essere le persone che nel territorio debbono prendere contatto con migliaia e migliaia di elettori per convincerli a votare e a votare si.

La campagna elettorale deve avere un punto fermo ed è fare vincere il Sì al referendum per bloccare il ritorno al nucleare. Anche il lavoro fatto a sostegno della legge di iniziativa popolare può aiutare a dimostrare che il nucleare non solo è un errore ma semplicemente non ce n”è bisogno. Tanto più che è già stato ricordato che sommando le previsioni del nucleare, del gas e delle rinnovabili l”Italia finirebbe con l”avere una sovrapproduzione energetica. In realtà come ha ricordato il documento dei 200 imprenditori (prima firma Pistorio) gli investimenti nel nucleare finirebbero con il rendere impraticabili gli investimenti nelle rinnovabili, come del resto conferma la scelta dell”Enel di vendere parte del suo patrimonio nelle rinnovabili per diminuire il debito e potersi così reindebitare per il nucleare. In altre parole l”Enel ha venduto rinnovabili per fare il nucleare.

Enel inoltre ha reso noto di avere vinto l”appalto di fornitura di energia elettrica a Carrefour in Francia. Delle 2 l”una, o Enel non dice la verità sul costo reale dell”energia prodotta oppure vende in Francia energia elettrica in dumping, anche perché questa fornitura avviene negli orari di massima richiesta e quindi di tariffa.

C”è da sperare che Enel venga costretto a dire la verità, dopo tante chiacchiere sul costo dell”energia in Italia.

Sarebbe un errore sottovalutare la determinazione della lobby affaristica del nucleare che in tandem con il Governo sta tentando in ogni modo di creare fatti compiuti irreversibili o almeno in grado di assicurare lucrose indennità in caso di blocco del nucleare.

A questa lobby occorre rispondere con le nostre iniziative, con i nostri argomenti. Non c”è paragone sui mezzi disponibili, ma noi possiamo mobilitare tante persone e questa è la nostra arma più importante.

Il Comitato per il SI al referendum sul nucleare da noi promosso sarà una nuova e più ampia struttura unitaria, oltre e diverso dalle forze che hanno sostenuto la proposta di legge. Entro i primi di febbraio verrà convocato un primo incontro per avviare il percorso per la sua rapida costituzione.

Al termine della discussione si è anche riunita l”Assemblea dei soci dell”associazione “Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare” che ha modificato lo Statuto e di conseguenza ha integrato la vecchia Presidenza che risulta così composta:

1) Alfiero Grandi, Presidente
2) Massimo Scalia, Presidente del Comitato scientifico e membro di diritto
3) Umberto Zona, Tesoriere
4) Walter Mancini
5) Massimo Serafini
6) Gianni Mattioli
7) Simona Ricotti
8) Mauro Bulgarelli
9) Mario Agostinelli, responsabile progetti formativi
10) Giovanna Tinè
11) Maria Maranò
12) Davide Pappalardo
13) Antonio Filippi
14) Vittorio Bardi

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A proposito di libri sul nucleare:

Il nucleare non è la risposta. Ma qual è il problema?

“La Menzogna nucleare”

 

E INOLTRE:

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Come si calcola
un costo eterno?
Giulietto Chiesa
Continua

alt

Nucleare. Una forsennata
campagna di bugie
Maria Campese
Continua

 

alt

Facciamo luce sull”energia.
La risposta per il futuro
Massimo Scalia
Continua

 

 

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