I nipoti indesiderati di Mubarak | Megachip
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I nipoti indesiderati di Mubarak

I nipoti indesiderati di Mubarak
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11 Aprile 2011 - 12.35


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berlubodi Lucio Barletta – Megachip.

Mentre Ruby si gode la meritata e faticata (sul campo) popolarità acquisendo un titolo di soggiorno per meriti speciali, il Parlamento, con una indefessa maratona salvasilvio fa quadrato per garantire l”ennesima Premierimpunità. Nel frattempo centinaia di morti senza nome annegano a largo delle coste italiane nell”indifferenza generale. Il pressapochismo giuridico e politico con il quale si è affrontato l”esodo di massa di migliaia di disperati è sconcertante non meno dell”ultima trovata rivoluzionaria di concedere un permesso di soggiorno temporaneo.

Un permesso teso a canalizzare l”esodo oltralpe e consentire di fatto una legale cacciata foera di ball italo padane dei quarantamila tunisini pronti a riversarsi nei respingenti balloon gallici.

Troppe sono però le verità non dette ed i provvedimenti non adottati:

1) Il numero degli attuali sbarchi via mare è ancora inferiore agli ingressi dagli abituali valichi di frontiera mediante pullman, mezzi privati, treni ed aerei;

2) I centri di accoglienza non hanno niente di accogliente in quanto le condizioni igienico-sanitarie ed alloggiative sono praticamente disumane;

3) La fuoriuscita dei migranti dai centri avviene sotto lo sguardo complice e rassegnato delle forze dell”ordine, costrette, loro malgrado, ad ubbidire ad ordini governativi ben superiori;

4) Gi accordi economico-politici italo-libici raggiunti anche mediante il colpevole astensionismo del più grande partito d”opposizione, venivano stipulati in spregio ad una politica comunitaria che, giustamente, ora ci volta le spalle in merito alla tardiva richiesta di affrontare il problema migratorio in modo più europeista;

5) La mancata pianificazione di intese bilaterali tra gli stati della fascia mediterranea ed il più esposto dei paesi di area Schenghen non poteva che generare questo annunciato disastro umanitario;

6) La inefficace integrazione degli stranieri residenti sicuramente determinerà l”amplificazione di una conflittuale convivenza pacifica multietnica. Gravissimo ad esempio non aver ancora previsto una riforma della cittadinanza che conceda lo ius soli alle terze generazioni nate in Italia;

7) L”introduzione del reato di clandestinità si basa su fondamenti incostituzionali in quanto non garantisce la tassatività dell”azione penale soprattutto per quanto concerne i decreti di espulsione che si limitano ad “invitare” i clandestini a lasciare spontaneamente il territorio nazionale;

In sintesi, non si può delegare la governance del fenomeno migratorio al nonno italiano di Ruby, la cui credibilità a livello internazionale è inversamente proporzionale al vigore sessuale che gli deriva dal denaro elargito alle Papi-girls e, proprio mentre il presidente della Repubblica invita L”Europa ad un comune tavolo concertativo, il Premier dichiara di voler uscire dall”Unione accrescendo quell”euroscetticismo che lo accompagna da sempre.

Gli eventi drammatici di questi giorni sono figli di una sottovalutazione del più grande problema degli ultimi anni, figlio anch”esso di una politica finanziaria troppo disinvolta e mirata a uno sviluppo economico consumistico sempre più utopico.

La disperazione di migliaia di esseri umani non si affronta con beceri annunci di acquisto di lussuose ville lampedusane o promesse di un futuro televisivo da showgirl ma con una legislazione pianificata, seria e condivisa, esplicitamente ispirata ad una tutela degli inviolabili diritti costituzionali fondamentali non più disciplinabili con i soliti criteri di emergenzialità o, ancor peggio, coll”ancestrale istinto di difendere primitivi egoismi nazionalistici.

 

Lucio Barletta è presidente dell”associazione SOS DIRITTI

 

 

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