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Verso il Vertice dei Popoli

Verso il Vertice dei Popoli
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18 Luglio 2011 - 22.05


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cumbre_pueblosdi Lívia Duartecolarebo.org.

La scorsa settimana, i rappresentanti di 150 organizzazioni, istituzioni e movimenti sociali di vari paesi hanno annunciato la realizzazione del Vertice dei Popoli per il prossimo anno.

L”evento sarà parallelo alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, comunemente nota come Rio+20. Per iniziare l”organizzazione dell”evento, si è tenuto un seminario internazionale il 30 giugno e il 1º di luglio. Il successivo 2 luglio si è tenuta una Riunione plenaria di Mobilitazione, aperta ai movimenti sociali cittadini che già si stanno articolando per partecipare al Vertice dei Popoli (il nome non è ancora ufficiale).

 

Fatima Mello, che fa parte della Rete brasiliana per l”Integrazione dei Popoli (REBRIP) e della FASE, ha annunciato che il primo obiettivo del Vertice dei Popoli è quello di richiedere ai governi di dare peso politico alla conferenza ufficiale: “Non avremo una Rio +40. Il nostro pianeta non lo sopporterà. Siamo stanchi di tanti convegni delle Nazioni Unite e di altre istituzioni multilaterali con basso potere decisionale e degli impegni che assumono sotto l”urgenza della crisi che sta dominando la Terra. Noi vogliamo anche mobilitare l”opinione pubblica nel dibattito su un altro modello di economia, società e sviluppo”. Fatima Mello e altri rappresentanti del Comitato di Facilitazione della Società Civile per il Rio+20 hanno partecipato a una conferenza stampa, insieme ai membri delle reti, organizzazioni e movimenti sociali provenienti da altri paesi che sono venuti a Rio per partecipare alla costruzione del Vertice.

Tutti costoro sono convinti che uno dei temi più importanti da affrontare nel Vertice dei Popoli sia la necessità di riscattare il concetto che ci sono beni comuni dell”umanità, cosa questa che risulta incompatibile con la mercificazione attuale della vita e della natura. “Dobbiamo discutere questa idea: acqua, terra, foreste, biodiversità e anche servizi pubblici quali l”istruzione e la salute non possono essere nelle mani del mercato a fini di lucro. La società deve avere accesso a tutto questo come a un bene pubblico e universale, e questa è la precondizione per la giustizia sociale e ambientale nel mondo” ha affermato Fatima.

Oltre a questo, un altro asse che dovrà guidare il vertice è la presentazione di esperienze concrete di tutto il mondo che puntano a un”altra economia e ad altre forme di organizzazione sociale. Esempi sono l”economia solidale, che offre cicli più brevi e giusti tra produzione e consumo e l”agro-ecologia, che mira a forme di produzione alimentare basate su piccole proprietà in modo sostenibile e senza l”uso di prodotti chimici, come pesticidi.

 

È il momento di sottolineare le contraddizioni

Nel momento in cui si prepara ad ospitare la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, Rio soffre un intenso processo di mercificazione della città connesso, tra le altre cose, alla realizzazione di mega-eventi sportivi – in particolare la Coppa del Mondo del 2014 e i Giochi Olimpici del 2016. Questo processo è stato contrassegnato dalla mancanza di trasparenza e di dialogo con la società civile fino alla violazione dei diritti, compreso quello a un”abitazione dignitosa. Il Vertice dei Popoli dovrà affrontare anche questa contraddizione che incombe sulla città.

Marcelo Durão, della Via Campesina, ha detto che la logica degli eventi è stata quella dell”appropriazione dei territori – non solo a Rio e nelle altre capitali che ospiteranno la Coppa del Mondo 2014, ma anche in altri paesi che hanno già dato sede agli eventi. Brian Ashley, del Comitato Organizzatore delle mobilitazioni nell”ambito della COP 17, la conferenza sul clima che si terrà a Durban, Sud Africa, ha ricordato l”esperienza del suo paese, sede della Coppa del Mondo 2010: “Abbiamo molti bisogni sociali, il 40% di disoccupazione e gravi problemi di salute e istruzione per i quali il governo dice di non avere le risorse. Ma per la Coppa, 40 miliardi di dollari sono stati utilizzati per la costruzione di stadi, aeroporti e autostrade che attualmente servono solo le élite o sono giganteschi elefanti bianchi. L”esperienza è stata un massiccio trasferimento di risorse alla FIFA”, ha affermato, indicando ciò che ritiene debba essere la missione dei movimenti sociali a Rio+20: “Dobbiamo puntare a un”alternativa verso un mondo diverso, dove le risorse non siano utilizzate a favore di interessi privati, ma per proteggere la natura e la società“.

E questa non è l”unica contraddizione che si può rilevare nell”atteggiamento del governo brasiliano, che ospita il Rio+20. Non si sono dimenticate le modifiche, dannose per l”ambiente e le persone, che sono state proposte per il nuovo Codice Forestale, né l”elaborazione di un progetto di legge che consente l”utilizzo di semi noti come Terminator. Questi semi non si riproducono e sono indicati dal mercato come una soluzione per l”inquinamento. Tuttavia, questo significa un duro colpo alla biodiversità, alla conoscenza e ai diritti degli agricoltori che fanno riprodurre i propri semi da migliaia di anni. C”è già una moratoria internazionale sulle sementi Terminator; un cambiamento nella posizione del Brasile può significare un effetto a cascata in tutto il mondo

Il programma degli organizzatori è di costruire, con il Vertice dei Popoli, un processo legato alle lotte reali, siano esse la resistenza alle politiche imposte dal G-20, come la prosecuzione del processo Forum Sociale Mondiale oppure il dibattito sulle agende nazionali. Nel caso del Brasile, sede del Rio+20, Fatima ha detto che la lotta contro i cambiamenti che sono stati approvati dalla Camera al Codice forestale, rappresenta la struttura stessa del processo di costruzione del Vertice dei Popoli.

Marcelo Durão, della Via Campesina, ha detto che se i cambiamenti nel Codice forestale saranno confermati, avremo una delle maggiori perdite di biodiversità mai vista nel mondo – e una grande vittoria per l”agrobusiness, che penetrerà in Amazzonia, estendendo gli allevamenti di bestiame e la monocoltura di soia.

A suo parere, è necessario che ci sia “gente in piazza” per fermare questi cambiamenti, sul modello delle manifestazioni che sono avvenute a Curitiba durante una delle Conferenze delle Nazioni Unite sulla Biodiversità, che ha assicurato la moratoria sulle sementi Terminator. “I semi Terminator sono un”altra falsa soluzione al mercato. Noi della Via Campesina non crediamo nella “green economy”. Il mercato non può offrire soluzioni reali ai problemi storici generati dalla società capitalista. Per noi, la soluzione non sta nel mercato, ma nell”esperienze dei popoli e con base nella solidarietà“, ha detto Durão.

 

Agenda verso il Rio+20:

1. Seminari regionali: da luglio a settembre;

2. Conferenza ETHOS: 7 e 8 agosto, a San Paolo;

3. Sostenibile (CEBDS): 27 al 29 settembre a Rio de Janeiro;

4. Secondo Seminario Nazionale verso il Rio 20: 17 e 18 ottobre a San Paolo;

5. Termine ultimo per le proposte alla segreteria delle Nazioni Unite: 1 novembre attraverso il web;

6. Seconda INTERSESSIONALE ONU: 15 e 16 dicembre a New York;

7. Seminario Tematico del Forum Sociale Mondiale: 25 al 29 gennaio 2012, a Porto Alegre;

8. Terza INTERSESSIONALE ONU: dal 5 al 7 marzo 2012, a Nova York;

9. 16 giorni a Rio de Janeiro: Dal 26 maggio al 10 giugno 2012 a Rio de Janeiro;

10. PREPCOM3 ONU: dal 28 al 30 maggio 2012 a Rio de Janeiro;

11. UNCSD-2012 (Rio+20): dal 4 al 6 giugno 2012 a Rio de Janeiro;

 

Queste sono le attività che sono state finora indicate, alle quali si aggiungeranno altre attività di mobilitazione, ancora in corso di preparazione.

 

Traduzione per Megachip a cura di Paolo De Santis

Fonte: http://colarebo.org/2011/07/16/sociedad-civil-anuncia-cumbre-de-los-pueblos/

 

 

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