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di Ettore Macchieraldo – Megachip.
Ci è arrivata un”interessante proposta degli amici di Alternativa Friuli, che potete leggere in coda al pezzo. Sui social network sta crescendo una reazione emotiva contro i privilegi della Chiesa cattolica, soprattutto dopo l”intervento di Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, in tema di evasione fiscale. Ci siamo sempre più abituati a questi interventi delle gerarchie ecclesiastiche nella politica italiana. A volte possiamo essere d”accordo, altre in assoluto disaccordo; ad ogni modo segnano un interventismo che tradisce una regressione evidente nei rapporti tra Stato e Chiesa. Venendo alle questioni poste dai friulani e da tantissime persone nei social network, credo siano molto importanti. Nel clima di svendita a basso prezzo della laicità gli interessi particolari del Vaticano hanno guadagnato molto terreno.
Non solo gli aspetti sottolineati dal messaggio su Facebook, ma anche, ad esempio, il finanziamento delle scuole private e cattoliche a scapito di quelle pubbliche e statali. Le gerarchie hanno segnato talmente tanti successi che non è suonata stonata neanche la partecipazione del Vaticano ai festeggiamenti del 150 anno dello Stato italiano.
Conosco bene molte realtà di base cattoliche e credo che non siano indifferenti al problema.
Penso che dovremmo scrivere in tanti una lettera “Ai cattolici che hanno sete di giustizia” e, con loro, concordare delle azioni per invertire questa intromissione della Chiesa e della crescita dei suoi privilegi che ci appaiono sempre più ingiusti di fronte al precipitare della crisi.
Molte di queste realtà – pur nel contesto di frantumazione sociale – hanno mantenuto e fatto maturare delle comunità con riferimenti e valori antitetici a quelli della crescita continua e del consumismo che ci dominano. Sono interlocutori e alleati importanti per attuare quella che possiamo chiamare sobrietà , austerità o decrescita.
Penso che dovremmo condividere con loro anche questa battaglia contro le ingiustizie perpetrate dalla Chiesa.
Non so se la raccolta firme per una proposta di Legge sia lo strumento adeguato. Forse potremmo iniziare con delle forme più dirette, come l”indicare nella dichiarazione della destinazione dell”8 per mille dei soggetti diversi sia dalla Chiesa Cattolica che dello Stato (sappiamo come molti di quelli destinati allo Stato vengano comunque dirottati alla Chiesa), o la reintroduzioni dell”Ici sulle loro proprietà nel territorio italiano.
In ogni caso non salterei il passaggio della condivisione di queste battaglie con i credenti cattolici che hanno sete di giustizia.
Grazie per la vostra attività e le proposte.
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Ettore Macchieraldo (Alternativa)
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La lettera di Alternativa Friuli:
Cari militanti di Alternativa…
Vi disturbiamo in quanto abbiamo bisogno, come direttivo del Friuli, di un vostro parere. Su Facebook sta girando da qualche giorno la seguente pagina:
Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria.
Questa pagina ha già raggiunto in pochi giorni quasi 70mila “mi piace”, e ha acceso un dibattito davvero interessante all”interno del social network.
Come direttivo, subito dopo il decreto, abbiamo pensato che fosse necessario procedere con banchetti informativi nei centri storici della nostra regione e fuori dai centri commerciali per denunciare la macelleria sociale che il governo Berlusconi ha deciso di attuare.
Inoltre Vi chiediamo perché Alternativa non potrebbe iniziare da settembre, con i suoi militanti, una raccolta firme per una proposta di legge finalizzata a far pagare l”ICI e le altre agevolazioni di cui gode il Vaticano?
Questo è quello che il direttivo del Friuli ieri a deciso di proporre a tutti gli iscritti di Alternativa e chiaramente all”Ufficio Centrale.
Di seguito quello che la pagina su Facebook riporta:
“IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, E” TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI e possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare italiano e con l”8 per mille toglie quasi 1 miliardo di Euro all”anno.
Se condividi Copia ed Incolla sulla tua bacheca”
Il messaggio che Alternativa deve, a nostro avviso, far passare è che noi non siamo anticlericali ma riteniamo che in un momento di sacrificio come questo, anche la Chiesa debba contribuire al pagamento delle imposte e non si dimostri anche se lo è di fatto, un”altra casta.
Voi che ne pensate?
Il direttivo di Alternativa Friuli Venezia Giulia.
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