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Il governo di Mariomonterminator

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10 Novembre 2011 - 10.20


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mariomonterminatordi Piotr (????) – Megachip.

E così, dai e dai, è rispuntata l”ipotesi del governo-Monti. Una soluzione alla Greca. È così che lavora il Potere. L”Europa sta diventando la fotocopia in B/N del governo USA, pieno di persone di Wall Street. Ma almeno negli USA ci sono i variopinti colori del potere. Qui c”è ormai solo il grigiore del volgo disperso. Evviva, dopo anni di attacchi, di fatto mai politici ma a base di “conflitti d”interesse” (perché quelli che stanno arrivando non ne avranno, vero?), e soprattutto di mignotte (e chi è colpa del suo mal …), dopo questa fiera battaglia di civiltà, le truppe straniere ci stanno liberando da Berlusconi.

 

E il premio sperato, promesso a quei forti,

sarebbe, o delusi, rivolger le sorti,

d”un volgo straniero por fine al dolor ?


Siamo ad una congiuntura drammatica. O si crea un ampio fronte sociale di resistenza o il futuro del Paese, cioè di tutti noi, sarà quello della sopravvivenza negli atri muscosi, nei fori cadenti, nei boschi e nelle arse fucine stridenti (quelle che rimarranno in piedi). Tutti quanti bagnati di servo sudor.

Nell”anno del 150° dell”Unità d”Italia stiamo ritornando a una situazione pre-risorgimentale.

Caduto Berlusconi, come sottolineato nell”articolo “Monti, siamo pronti” di Pino Cabras, cadrà tutto il quadro politico della “Repubblica 1 e 1/2”. E dalla polvere sollevata da questo collasso sorgerà un governo Terminator. Chiunque si vorrà suggerire come sua ala sinistra si prenderà delle responsabilità politiche immense.

No sarà consentito di essere indulgenti nemmeno con quelli “in buona fede”, perché le truppe belanti in buona fede sono il nutrimento del potere di questi Polifemo, con la fronte ornata dal solo occhio del Potere Economico e disposti a divorare ogni essere umano che riescono a catturare nella loro truculenta caverna piena di rifiuti e ossa spolpate.

I primi che ne faranno le spese saranno i giovani con una precarizzazione infinita, con la disoccupazione, specialmente dei nipoti del boom economico degli anni Cinquanta che quindi sopravvivono grazie ai “sussidi di disoccupazione” elargiti dai loro genitori, ultimi e residuali beneficiari di quell”exploit e ormai anche loro sotto attacco, con la disoccupazione “over 40”, ormai stimabile in un milione e mezzo di persone, e con le “riforme” pensionistiche, così amate dai terminators.

 

Il forte si mesce col vinto nemico,

Col novo signore rimane l”antico;

L”un popolo e l”altro sul collo vi sta.

Dividono i servi, dividon gli armenti;

Si posano insieme sui campi cruenti

D”un volgo disperso che nome non ha.

 

Mai come oggi occorre gridare “Resistere, resistere, resistere”. Altrimenti il nostro futuro sarà quello già descritto da Alessandro Manzoni nel 1822.

 

 

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