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Una nuova giornata di scontri ai cantieri della NoTav mentre sull”autostrada occupata i manifestanti pacifici si preparano alla “notte bianca”.
Masimo Zucchetti, professore al Politecnico di Torino, racconta a Nicola Sessa su PeaceReporter il lato pacifico della manifestazione NoTav.
“Questa mattina ci sono stati tre cortei in occasione del sesto anniversario della “presa di Venaus”: due cortei erano su a Giaglione e Chiomonte e sono arrivati alle reti del “non cantiere”. Un altro, quello più numeroso con circa 10 mila persone, è partito da Susa stazione e ha percorso tutta la statale fino all”autoporto che è subito di fianco all”autostrada.Â
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Vista la quantità di persone e sull”onda dell”entusiasmo, è stata occupata l”autostrada Torino-Bardonecchia che è stata chiusa al traffico in tutti e due i sensi di marcia a partire dalle 12:45. Il presidio che dove essere costituito all”autoporto è stato, di fatto, trasferito sull”autostrada con palco, cucine, tende.  E” una situazione surreale, ma i media non ne parlano”.
Sì, infatti l”attenzione è tutta per gli scontri. Cosa succede?
“Noi da quaggiù abbiamo visto solo i fumi: i due cortei si sono riuniti e hanno iniziato il taglio rituale delle reti. A quel punto la polizia ha reagito prima con gli idranti d”acqua ad alta pressione e poi con il lancio di lacrimogeni. Hanno cominciato un alzo a 45°, poi ad alzo zero”.
Avete notizie di feriti?
“C”è una persona gravemente ferita agli occhi dopo essere stata colpita da un lacrimogeno e poi diversi contusi. I manifestanti non hanno arretrato e si sono registrate cariche e contromarche”.
E da voi comӏ la situazione?
“Sull”autostrada è tutto pacifico: si suona, si balla e fino a poco tempo fa c”erano molte famiglie con bambini”.
E adesso cosa farete?
“Aspettiamo che il gruppo di Giaglione si unisca a noi. Ci sarà un”assemblea e a quanto pare rimarremo per tutta la notte sull”autostrada. La “notte bianca” che doveva essere all”autoporto, la trascorreremo qua”.
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