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Presso la Sala del Mappamondo, davanti
alle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Esteri e Difesa di
Camera e Senato, si sono svolte le comunicazioni della ministra degli esteri, Emma Bonino, a nome del Governo, sui
rapporti con gli USA in materia di gestione delle informazioni, a seguito del cosiddetto Datagate, lo scandalo sullo spionaggio di massa, e a ridosso dell”ultimo clamoroso episodio, il “sequestro” del presidente boliviano Morales.
Durante l”audizione, la giovane deputata lucana Mirella Liuzzi, del Movimento Cinque Stelle, ha lungamente citato un recente articolo di Giulietto Chiesa pubblicato su Megachip (“Il Datagate è un sintomo”), come si può vedere a partire dal min. 2”:45″ del video.
Alla fine del dibattito una Bonino estremamente evasiva finge che il caso Morales sia stato un episodio casuale e insignificante. Ovvio che i governi sudamericani, giustamente scandalizzati da tanto servilismo verso gli USA, non se la bevano.
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