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La "NATO economica": un attacco alla democrazia

Bruxelles tace su un trattato che consentirebbe alle rapaci multinazionali di sovvertire le nostre leggi, i nostri diritti e la sovranità nazionale [The Guardian]

La "NATO economica": un attacco alla democrazia
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8 Novembre 2013 - 22.45


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di George Monbiot.


Vi ricordate di quel referendum
sulla creazione di un mercato unico con gli Stati Uniti? Sapete,
quello in cui ci è stato chiesto se le multinazionali dovrebbero
avere il potere di annullare le nostre leggi? No, nemmeno io.
Intendiamoci, l”altro giorno ho passato 10 minuti a cercare il mio
orologio, prima di realizzare che ce l”avevo al polso. Dimenticarmi
del referendum è un altro segno di invecchiamento. Perché deve
esserci stato, no? Dopo tutta quella lunga e penosa discussione sul
fatto se dobbiamo o meno restare nell”Unione europea, il governo non
cederà la nostra sovranità a qualche organismo-ombra
antidemocratico senza consultarci. O no?




Lo
scopo del
Transatlantic
Trade and Investment Partnership
è quello di eliminare le
differenze normative
tra gli
USA e i paesi
europei
.
Ne ho parlato
un
paio di settimane fa
. Ma ho lasciato fuori la questione più
importante: l
”importante
potere

che
conce
derebbe
al

grande business di citare in giudizio i governi che cercano di
difendere i propri cittadini.
Consentirebbe
a

un
a
giuria

formata
da
giuristi
d”impresa
che
operano a porte chiuse
di
non tener conto della volontà del Parlamento ed
annullare
le
nostre protezioni legali
. Eppure i difensori della nostra sovranità
non
ci
dicono
nulla!




Il
meccanismo attraverso
cui
si
arriva
a

tutto ciò è noto come
investor-state
dispute settlement
(risoluzione
delle controversie Stati/Investitori, ndt
).
E

già utilizzato in molte parti del mondo per
togliere
di mezzo le regolamentazioni

a
tutela del
le
persone e
del
pianeta vivente.



Il governo australiano, dopo un
grande dibattito dentro e fuori del parlamento, ha deciso che le
sigarette avrebbero dovuto essere vendute in semplici pacchetti,
contrassegnati solo con delle scioccanti avvertenze per la salute. La
decisione è stata convalidata dalla Corte Suprema Australiana. Ma,
in
seguito a un accordo commerciale tra l”Australia e Hong Kong
, la
società del tabacco Philip Morris ha agito presso un tribunale
offshore per ottenere una ragguardevole somma a titolo di
risarcimento per la perdita di quella che definisce una sua proprietà
intellettuale.




Durante la crisi finanziaria, e in
risposta alla rabbia dell”opinione pubblica, l”Argentina ha imposto
un congelamento alle tariffe dell”energia e dell”acqua (vi suona
familiare?) . E” stata citata in giudizio proprio dalle società di servizi
internazionali le cui alte tariffe avevano spinto il governo ad
agire. Per questo e per altri crimini, l”Argentina è stata
costretta a pagare più di un miliardo di dollari di risarcimento. A
El Salvador, le comunità locali hanno pagato un caro prezzo (
tre
attivisti sono stati uccisi
) per convincere il governo a
rifiutare la concessione per una grande miniera d”oro che minacciava
di contaminare le riserve idriche. Una vittoria per la democrazia?
Non per molto, forse. La società canadese che aveva chiesto la
concessione ora sta citando El Salvador per 315 milioni di $ – per la
perdita dei suoi profitti futuri.




In
Canada,
un
tribunale

aveva
revocato
due
brevetti di proprietà della
società
american
a
Eli Lilly, sulla base del fatto che la società non aveva prodotto
prove sufficienti
sui
presunti
effetti
benefici
dei
suoi prodotti
.
Eli Lilly ora sta facendo causa al governo canadese per 500 milioni
di dollari, e chiede che le leggi sui brevetti del Canada s
iano
cambiat
e.



Queste aziende (insieme a
centinaia di altre) stanno utilizzando le regole sulla risoluzione
delle controversie investitore-Stato
incorporate nei trattati
commerciali
firmati dai paesi. Le regole sono applicate da giurie che non offrono nessuna delle garanzie assicurate nei nostri
tribunali. Le audizioni si svolgono a porte chiuse. I giudici sono
avvocati aziendali, molti dei quali lavorano per le stesse società che agiscono in giudizio. I cittadini e le
comunità colpite dalle loro decisioni non hanno alcun valore legale.
Non vi è alcun diritto di appello sul merito del caso. Anzi, queste
giurie possono rovesciare la sovranità dei parlamenti e le sentenze
delle corti supreme
.



Non ci credete? Ecco quello che
dice del suo lavoro uno dei giudici di questi tribunali: 

“Quando
mi sveglio la notte e penso ad un arbitrato, non finisco mai di
stupirmi che gli Stati sovrani possano aver firmato questo tipo di
accordi… A tre individui privati è affidato il potere di rivedere,
senza alcun limite e senza possibilità di appello, tutte le azioni
dei governi, tutte le decisioni dei tribunali, e tutte le leggi di
regolamentazione emanate dal parlamento”.



Non ci sono dei corrispondenti
diritti dei cittadini. Non possiamo agire in questi tribunali per
chiedere una migliore protezione dall”avidità delle società. Come
dice il Democracy Centre, questo è “un sistema di giustizia
privatizzata per società globali.”



Anche se questi giudizi non
hanno esito, possono comunque esercitare un potente effetto
deterrente sulla legislazione. Un funzionario del governo canadese,
parlando delle regole introdotte dal North American Free Trade
Agreement, ha commentato: 

“Ho visto lettere in arrivo da New
York e da studi legali con sede a Washington, praticamente su
tutte le nuove normative e proposte a tutela dell”ambiente degli
ultimi cinque anni. Riguardano prodotti chimici per lavaggio a secco,
prodotti farmaceutici , pesticidi, diritti dei brevetti. Praticamente
tutte le nuove iniziative sono state prese di mira e la maggior parte
non ha mai visto la luce del giorno.”

La democrazia, come
proposta che abbia un senso, è impossibile in tali circostanze.”




Questo è il sistema che ci
governerà se il trattato transatlantico va avanti. Gli Stati Uniti e
la Commissione europea
, sia gli uni che l”altra “catturati” dalle
società che sono chiamati a disciplinare, stanno facendo pressioni
per la risoluzione delle controversie investitore-Stato siano incluse
negli accordi
.




La Commissione europea ha
giustificato questa politica sostenendo che i tribunali nazionali non
offrono alle aziende una protezione adeguata perché “potrebbero
essere prevenuti o non indipendenti”. 

Di quali corti sta
parlando? Di quelle degli Stati Uniti? O di quelle dei propri Stati
membri? Non lo dice. 

In realtà non riesce a produrre un solo esempio
concreto che dimostri la necessità di un nuovo sistema
extragiudiziale
. E” proprio perché i nostri tribunali generalmente
non hanno pregiudizi e sono indipendenti che le imprese vogliono
bypassarli. 

La Commissione Europea intende sostituire i tribunali
trasparenti, responsabili, indipendenti con un sistema corrotto,
secretato e pieno di conflitti di interesse e poteri arbitrari
.

Le regole sulle controversie
investitore-Stato potrebbero essere utilizzate per distruggere ogni
tentativo di salvare il Sistema Sanitario Nazionale dal controllo
societario, di regolamentare di nuovo le banche, di frenare l”avidità delle compagnie energetiche, di rinazionalizzare le
ferrovie, di lasciare i combustibili fossili nel terreno. Queste
regole distruggono le alternative democratiche. Mettono fuorilegge le
politiche di sinistra.



Questo è il motivo per cui
non vi è stato fatto alcun tentativo da parte del governo britannico di
informarci su questa mostruosa aggressione alla democrazia, per non
parlare poi di fare una consultazione popolare. 

Questo è il motivo
per cui i conservatori che sbuffano a sentir parlare di di sovranità,
tacciono. Svegliamoci, gente, ci stanno fregando.

George Monbiot, The Guardian, 4 novembre 2013.

Twitter: @georgemonbiot. Una versione del presente articolo con ulteriori riferimenti e note è possibile leggerla su: monbiot.com

Tratto da: http://www.vocidallestero.blogspot.it/2013/11/guardian-laccordo-commerciale.html.

Fonte originale: http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/nov/04/us-trade-deal-full-frontal-assault-on-democracy.

Traduzione a cura di Voci dall”estero.

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