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La nostra maniera di vivere e di morire

Sveglia: il nostro modo di vivere è un modo di morte. [Michael Zezima]

La nostra maniera di vivere e di morire
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23 Marzo 2014 - 11.35


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di Mickey Z.*

Quando Barack Obama è stato eletto nel gennaio 2009, ha chiaramente e fermamente annunciato al pianeta: “Non chiederemo scusa per il nostro stile di vita, né ci batteremo in sua difesa”. Direi che questa è una promessa che il Papa della Speranza ha mantenuto.

Sveglia: il nostro modo di vivere è un modo di morte.

“Il nostro modo di vivere” si basa sulla violenza, l’espansione, il consumo, la dominazione e il capitalismo predatorio. Il nostro modo di vivere significa che uno statunitense adulto su 31 è in carcere o in libertà vigilata, eppure viviamo nella Terra della Libertà.

Significa che l’esercito statunitense – il peggior inquinatore del pianeta e il destinatario di oltre il 50 per cento dei dollari dei contribuenti statunitensi – può lanciare droni Predator contro i civili, ma in qualche modo noi abitiamo nella [i]Home of the Brave[/i] (titolo di un film dedicato a un gruppo di reduci della guerra in Iraq, ndt).

Il nostro modo di vivere significa senzatetto. Significa sfruttamento della manodopera. Significa che “illegale” è un sostantivo e “unione” un insulto. Significa che 150-200 specie animali e vegetali si estinguono… ogni singolo giorno.

Sveglia: il nostro modo di vivere è un modo di morte.

Il nostro modo di vivere significa che a Cape Cod non ci sono più merluzzi, e presto il Polo Nord sarà senza ghiaccio. Significa centri commerciali, significa miniere a cielo aperto.

Il nostro modo di vivere significa che sulle targhe del New Hampshire è possibile leggere: “Vivere liberi o morire” (motto dello Stato, ndt). Ma significa anche che le targhe del New Hampshire sono fabbricate da detenuti.

Il nostro modo di vivere significa che Mumia Abu-Jamal e Leonard Peltier e Chelsea Manning restano in carcere, mentre i criminali di guerra come Madeleine Albright e Dick Cheney sono a piedi libero. A proposito di criminali di guerra, il nostro modo di vivere significa anche che il presidente Obama può avere il tempo di condurre due guerre e accettare il Premio Nobel per la Pace.

Il nostro modo di vivere ci insegna che cosa accettare come “normale” e, di conseguenza, è normale che ogni quarantasei secondi una donna venga violentata negli Usa. Significa uranio impoverito e mine antiuomo. È normale aggredire i gay e attuare il “racial profiling” (espressione inglese che indica [url”il razzismo delle forze dell’ordine”]http://it.wikipedia.org/wiki/Profilazione_razziale[/url], ndt); [url”uccidere i vitelli”]http://comune-info.net/2014/01/olocausto/[/url] e praticare la vivisezione, devastare l’oceano con la pesca a strascico.

Sveglia: il nostro modo di vivere è un modo di morte.

È normale essere costretti a togliersi le scarpe in aeroporto (per i controlli) e finire sotto i colpi dei poliziotti dal grilletto facile, ma non dovete mai camminare più di due blocchi per trovare il più vicino Starbucks (ho detto a piedi? Volevo dire guidare, naturalmente. [url”Camminare”]http://comune-info.net/tag/camminare/[/url] … è una cosa da Sud del Mondo).

È normale che ogni miglio quadrato di oceano ospiti 46.000 pezzi di plastica galleggiante? Che le donne guadagnino 77 centesimi per ogni dollaro con cui è pagato un uomo? Che l’industria globale dei sottoprodotti degli animali – 1.000 miliardi di animali ogni anno vengono uccisi per “alimentare” -, consumi e distrugga un terzo del pianeta e della superficie, ed è la principale fonte di gas serra creati dall’uomo?

È tutto normale. Gran parte del nostro vantato modo di vivere è lo stesso modo di vivere che ha rimosso l’80 per cento delle foreste del mondo e il 90 per cento dei grandi pesci nel mare e non si fermerà fino a quando non saranno tutti estinti.

Sveglia: il nostro modo di vivere è un modo di morte.

Non commettiamo errori, il nostro modo prediletto di vivere è stato costruito sullo sterminio della popolazione indigena, sul commercio di schiavi africani, e su tutti quelli uccisi in luoghi come Hiroshima, Nagasaki, Sud-Est Asiatico, America Centrale, Medio Oriente, ecc. ecc.

È stato creato sulla terra rubata, utilizzando petrolio rubato.

Il nostro modo di vivere è costruito sul terrore e viene mantenuto dal terrore, il terrore di poliziotti, carceri, militari, e dal terrore psicologico della propaganda.

Il primo passo per porre fine al terrorismo è piuttosto semplice: smettete di praticarlo voi stessi.

Il precario stato di cose sul Pianeta Terra non è una teologia preordinata o una forza inarrestabile della natura. Noi siamo in questo pasticcio grazie a decisioni umane. Se diverse decisioni fossero state prese in passato, probabilmente si sarebbero verificati esiti diversi. Se diverse decisioni vengono prese e differenti azioni adottate – qui e ora – forse esiti diversi possono ancora essere raggiunti. Io dico scopriamolo…

(19 marzo 2014)

Traduzione: di JLC e A. C. per [url”Comune-info”]http://comune-info.net[/url].

Foto: in alto, un mural di Manila (tratto da [url”murallocator.org”]murallocator.org[/url]); l’immagine al centro è una foto di Michael Zezima.

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*Mickey Z, ovvero Michael Zezima, è scrittore ma anche giornalista e fotografo (la foto in alto è sua), e vive a New York. Autore di oltre dieci libri, il più recente è il romanzo Darker Shade of Green (tra quelli tradotti in Italia «Salvate Il Soldato Potere: I falsi miti della Seconda Guerra Mondiale», Il Saggiatore). Fino a quando la legge non cambierà o finirà l’’energia elettrica, potete trovarlo in un paio di oscuri siti web chiamati Facebook e Twitter. Chiunque desideri sostenere i suoi sforzi da pensatore critico, da sempre nei movimenti sociali, può farlo con una donazione [url”QUI”]https://www.wepay.com/donations/radical-propaganda[/url]. Comune è il sito in Italia al quale invia periodicamente i suoi articoli. Questo articolo è stato pubblicato anche su worldnewstrust.com (con il titolo originale Our Way of Life/Death).

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