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La minoranza Dem: gente senza dignità

Persone senza dignità, senza intelligenza politica, senza senso di responsabilità repubblicana: questa è la minoranza del Pd (della maggioranza non merita neppure discorrere).

La minoranza Dem: gente senza dignità
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13 Marzo 2015 - 16.06


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di Maurizio Viroli.



Persone senza dignità, senza intelligenza
politica, senza senso di responsabilità repubblicana: questa è la
minoranza del Pd (della maggioranza non merita neppure discorrere).
Senza dignità perché dignità impone coerenza fra pensiero e azione, e
dunque se avete dichiarato, come avete dichiarato, (vero Bersani?) che
la riforma renziana della Costituzione, accompagnata dalla nuova legge
elettorale rompe l’equilibrio democratico e poi votate l’una e l’altra
siete persone indegne.

Non sono affatto sorpreso del loro comportamento. Bersani e gli altri
vengono dal Pci, che tutto era fuorché una scuola di schiene dritte
(nobili eccezioni a parte). Li hanno abituati ad obbedire al segretario
perché il segretario è il segretario. Sono ancora così. Non avrei mai
immaginato di dover giungere ad una conclusione siffatta, ma devo
riconoscere che se in Italia avessero vinto i comunisti avremmo avuto un
regime autoritario per la semplice ragione che i “bersani” sono servi
della peggior specie, quelli che obbediscono al capo di turno perché è
il capo. Senza intelligenza politica: perché non capiscono che oggi già
non contano nulla e domani, a riforma approvata, conteranno ancora meno.
Renzi non riconoscerà loro alcunché. Vuole servi docili, non servi che
si permettono qualche mugugno. Si sente onnipotente perché sa che
vincerebbe le elezioni e dunque ritiene che gli sia dovuta obbedienza
assoluta. Diventato padrone delle liste elettorali, li butterà fuori e
nessuno dirà una parola in loro difesa perché non lo meritano.

A onor del vero un riconoscimento lo meritano. I Bersani, i D’Alema, i
Veltroni, i Fassino e i loro corrispettivi locali una grande opera
politica l’hanno realizzata, quella di distruggere la tradizione del
socialismo in Italia. Non c’era riuscito il fascismo, non c’era riuscita
la Cia, non c’era riuscita la Dc, ce l’hanno fatta loro con le loro
fredde intelligenze, capaci di minuziosi calcoli senza mai l’ombra di un
principio, di un’idea nobile, di una visione politica.

Congratulazioni vivissime. Senza responsabilità repubblicana: capisco
che il concetto di responsabilità repubblicana risulti ostico per chi è
passato dalle Frattocchie ai talk show. Ma provo a spiegarlo.
Responsabilità repubblicana vuol dire che voi avete soltato un dovere,
quello di servire la nazione, cioè la forma repubblicana descritta dalla
Costituzione. Ogni altra considerazione è del tutto irrilevante. Se
dunque con il vostro voto devastate, per vostra stessa ammissione, la
forma repubblicana, venite meno al vostro primo dovere. Le vostre parole
sulla lealtà di partito, o addirittura alla “ditta” fanno soltanto pena
e ribrezzo. 

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Tratto da https://infosannio.wordpress.com/2015/03/11/obbedite-sempre-e-comunque-al-capo-di-turno/.

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