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Eliodomestico: il distillatore che trasforma l'acqua salata in potabile

È un distillatore open source adatto a tutti i luoghi caratterizzati da estrema siccità o assenza di sorgenti d’acqua potabile.

Eliodomestico: il distillatore che trasforma l'acqua salata in potabile
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1 Febbraio 2016 - 05.41


ATF

di Caterina Lenti

Si chiama Eliodomestico, ha ottenuto il premio Core77Award for Social Impact ed è un’invenzione tutta italiana, realizzata dal giovane designer Gabriele Diamanti
che ne aveva creato un prototipo in occasione della tesi di laurea.

È
stato ideato per tutti i luoghi caratterizzati da estrema siccità o
assenza di sorgenti d’acqua potabile. Dopo un impiego nello studio del
designer giapponese Makio Hasuike, Diamanti, mettendosi
in proprio con altri soci, ha potuto perfezionale la sua invenzione…semplice, economica ed efficiente, da utilizzare in tutti i luoghi
caratterizzati da estrema siccità o assenza di sorgenti d’acqua
potabile. Eliodomestico è un distillatore open source,
in grado di trasformare l’acqua salata o salmastra in acqua potabile. Il
meccanismo è molto simile a quello di una caffettiera rovesciata. Il
dispositivo è costituito da un contenitore di metallo nero in cui
mettere l’acqua da depurare.

Il
colore scuro permette al liquido di raggiungere una temperatura di 90
gradi. L’acqua, purificata, evapora e grazie ad una leggerissima
sovrapressione, scende verso il basso, lungo un tubicino. Una volta che
il vapore scende, viene intrappolato nel coperchio conico di una ciotola
posta sul fondo del vaso. Anche in questa fase il materiale chiave è il
metalloche permette al vapore di condensarsi, ritornando sotto forma
liquida, senza la salinità iniziale e dunque potabile e adatto agli usi
domestici. Eliodomestico, pensato per i paesi afflitti da scarsità di risorse idriche,
si ispira, anche nell’aspetto, alle abitudini e tradizioni dei popoli
ai quali è maggiormente rivolto. I materiali e le decorazioni, infatti,
riprendono i vasi in terracotta fabbricati dalle popolazioni africane ed
indiane.

Inoltre,
la forma bombata ma piatta sul fondo, e il peso contenuto, ne
consentono il trasporto sulla testa, cosa assai comune presso molti paesi del sud del mondo. La semplicità della struttura e la facile
reperibilità dei materiali fa sì che il depuratore possa essere
costruito direttamente in loco e che anche i pezzi di ricambio siano
recuperabili in maniera semplice ed economica, con una resa quotidiana
di 5 litri di acqua potabile. Il suo inventore ci tiene a rimarcare lo scopo sociale della sua invenzione: diffondere l’Eliodomestico senza guadagnarci, con l’idea di migliorare le condizioni di vita di popolazioni che soffrono per la mancanza di risorse idriche. Dunque, speculatori senza scrupoli astenersi, l’eliodomestico è open source!

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