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C'è il disastro dietro l'angolo. E non sarà Renzi a salvare l'Italia

E sono già due anni. E sui media squillano le trombe per celebrare il governo di Matteo e i suoi prodigi. In realtà brilla per pochezza strategica. [Marcello Foa]

C'è il disastro dietro l'angolo. E non sarà Renzi a salvare l'Italia
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22 Febbraio 2016 - 21.14


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di Marcello Foa.


E sono già due anni. E sui media squillano le trombe per celebrare il
governo di Matteo Renzi, i suoi prodigi, la sua energia. In realtà il
premier continua a brillare per capacità tattiche – sa fiutare benissimo
l’aria – e pochezza strategica. Costantino Ceoldo mi ha intervistato,
per conto della Pravda, sulla situazione italiana. Potete leggere
l’intervista in inglese qui e in italiano su Spondasud. Di seguito ripropongo il passaggio su Renzi.

Il premier Renzi all’improvviso sembra essere
diventato antipatico a Bruxelles e, soprattutto, a Berlino. E’ finita la
luna di miele?

Matteo Renzi si è reso conto di non poter davvero cambiare l’Italia,
da un lato per le resistenze interne ma soprattutto per i vincoli
imposti dai trattati europei che di fatto limitano moltissimo i poteri
reali del governo. Aveva promesso una rinascita soprattutto economica
contro “gufi” e “rosiconi” ma i dati dimostrano – e non è una sorpresa –
che la ripresa non c’è, mentre la Ue pretende che faccia altre manovre
di bilancio, dunque che imponga nuovi sacrifici per gli italiani.
Insomma, si rende conto di essere in un angolo e allora tenta, peraltro
maldestramente, di convincere l’Unione europea a cambiar le regole,
indicandola al contempo come la responsabile dei suoi attuali e dei suoi
futuri insuccessi. Non ha torto, sia chiaro, ma i suoi attacchi non
rientrano in una strategia credibile; la sua è una fuga in avanti per
questo non sortiscono alcun effetto.

Argomento che ho ripreso in parte anche nel mio intervento di ieri mattina in diretta a Omnibus su La7 (ne parlo sulla mia pagina Facebook),
durante il quale ho ricordato come il premier italiano non goda di
grande stima nelle capitali europee; al contrario, lo considerano un
quaraquaqua e infatti l’Italia conta pochissimo. Ma dall’intervista alla
Pravda desidero proporvi anche questo passaggio sul futuro del Paese:


Ci sono molte sfide e problemi che attendono
l’Italia nel breve e medio termine e nessuna di esse può essere evitata.
Che previsione si sente di fare al riguardo?

Pessimistica a breve: la Troika non si fermerà e questo significa che
l’Italia corre il rischio di subire “cure” come quelle greca o
portoghese che in realtà non guariscono ma fanno peggiorare la malattia.
Lo scarso peso di Renzi rende l’Italia poco influente a livello
internazionale e questo significa che le sciagurate politiche europee
condotte finora verso la Russia e nel Nord Africa proseguiranno; il che
significa forti tensioni alle porte di casa ed un aumento dei problemi
legati all’immigrazione. Più immigrati in Paesi dove l’economia stagna e
la disoccupazione è altissima, in un contesto di instabilità
internazionale e di sfiducia, costituiscono un quadro potenzialmente
esplosivo nel medio periodo. Un quadro da cui potrebbero scaturire
sviluppi drammatici o – c’è da augurarselo – la voglia del popolo di
cambiare davvero le cose. Tutto è possibile, quando non hai più nulla da
perdere.


Preparatevi e non illudetevi: non sarà Renzi a salvare l’Italia.


Puoi seguirmi anche su Facebook (clicca qui!) e su twitter @MarcelloFoa

 

 

 

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