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Il Cardinal Caldeira-Bellarmino, la verità scientifica e lo SLAP

Granda battage sui media per un sondaggio fra scienziati molto scelti che negano esista un grande programma di geoingegneria. Un metodo assai poco scientifico

Il Cardinal Caldeira-Bellarmino, la verità scientifica e lo SLAP
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26 Agosto 2016 - 21.59


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di Paolo De Santis.

Se qualcuno avesse avuto qualche dubbio sulle cause
dell’estrema variabilità delle condizioni atmosferiche, sia su scala spaziale
che temporale, sulla sparizione delle stagioni, sui periodi di secca esiziale
seguiti da devastanti alluvioni. Se questo qualcuno si fosse fatto qualche idea
bizzarra, collegando questi fatti inquietanti alle strane attività aeree
chiaramente visibili in cielo. Se lo stesso qualcuno infine avesse deciso di
fare una ricerca, trovando decine di documenti ufficiali che da oltre due
decenni ipotizzano il controllo del tempo atmosferico mediante le irrorazioni
stratosferiche, e avesse concluso che era in atto una manipolazione ambientale,
sappiate che questo qualcuno sarebbe un visionario teorico dello SLAP. Cosa ciò
significhi ce lo spiega un gruppo di “scienziati” in un lavoro fondamentale,
che scioglie ogni dubbio e ci tranquillizza. Potremo d’ora in poi dormire sonni
tranquilli.

Un articolo del 15 agosto uscito sul New York Times si intitola “Scientists Just Say No to ‘Chemtrails’
Conspiracy Theory
” [1] ovvero
“Gli Scienziati Hanno Semplicemente detto No alle Teorie
del Complotto sulle ‘Scie Chimiche’”. L’articolo è stato ripreso poi da decine di
giornali di tutto il mondo, tra cui molti italiani, e riferisce con tono
vittorioso che finalmente degli scienziati, pubblicando un lavoro scientifico
su una rivista peer-review, hanno
fatto luce e messo la parola fine sull’annosa questione delle irrorazioni aeree
che imbrattano i nostri cieli e avvelenano la biosfera.

Il lavoro “scientifico” in questione, pubblicato su Environment Research Letters, si
intitola “Quantifying expert consensus
against the existence of a secret, large-scale atmospheric spraying program
”
[2] ovvero “Valutazione del consenso
da parte di esperti sull’esistenza di un programma segreto di irrorazione su
vasta scala”. Gli autori sono tre ricercatori della Carnegie Institution for Science e un programmatore di videogame.

Ora, la prima cosa che balza agli occhi è il fiume
d’inchiostro versato e l’energia profusa, nel tentativo di coinvolgere la
comunità scientifica, con l’obiettivo di smascherare quella che i debunker –
cioè gli smantellatori di teorie cospira
zionistedefiniscono “una bufala”. Ci si chiede: ma se si tratta di visioni paranoiche di
una minoranza della popolazione, perché spendere tante energie? Di tesi
cospiratorie ne esistono molte, a cominciare dai fatti dell’11 settembre 2001,
sui quali sia le autorità che la comunità scientifica tacciono ormai da molti
anni, non avendo più argomenti che possano difendere la versione ufficiale,
sulla quale si è preferito stendere un imbarazzante silenzio.

E allora, perché tanto accanimento verso questi
diversi che pensano alla cospirazione? Sono forse pericolosi? Perché non
ignorare la minoranza di squilibrati cittadini che vivono di paranoiche teorie
del complotto? Perché scomodare la comunità accademica e le riviste peer-review? A queste domande non
sappiamo rispondere, tuttavia possiamo analizzare alcuni fatti che possono
aiutarci a capire, cercando di comprendere i risultati e le argomentazioni del
lavoro “scientifico” pubblicato su Environment
Research Letters
. Cominciamo a vedere chi sono i suoi autori.

Ken Caldeira,
che dal 2005 ricopre la carica di senior
scientist
presso il Dipartimento di Ecologia Globale della Carnegie Institution for Science, presso
l”Università di Stanford, è certamente la figura scientifica più di spicco. Il
suo istituto ci informa che Caldeira è anche professore (a titolo gratuito)
presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Stanford University. Nel
suo curriculum si legge:

[…. La sua responsabilità presso la Carnegie Institution è “fare
importanti scoperte scientifiche”. Per facilitare questo processo di ricerca,
la Carnegie Institution assicura a
Caldeira un finanziamento, per lui e per circa 1,5 assistenti di ricerca
post-dottorato, senza richiedere alcuna specifica produzione finale. Oltre a
poter contare su questo finanziamento base, Caldeira, avendo collaborato
all’organizzazione di una serie di seminari per Bill Gates in materia di clima
ed energia, ha potuto contare sulla generosità di Gates, il quale ha pensato
bene di finanziare diversi altri ricercatori post-dottorato per il gruppo del
Prof. Caldeira. Così, il gruppo di Caldeira è in una situazione scientifica
molto rara, con fondi per il funzionamento scientifico, ma senza avere il
vincolo di risultati specifici, quindi i ricercatori sono liberi di lavorare
sulle questioni che ritengono più importanti. …] [3]

Insomma, Caldeira è uno scienziato di tale
credibilità, che l’istituzione può contare su di lui a occhi chiusi,
garantendogli un finanziamento incondizionato. Privilegio questo, molto raro in
seno alla comunità scientifica: Caldeira deve avere proprio dei meriti
speciali. Altri due autori appartengono alla stessa Carnegie e sono suoi
collaboratori. Interessante è invece Mick
West
, programmatore di videogame che a suo dire vive ormai di rendita e si
dedica a fare il debunker, ovvero lo smantellatore di teorie cospiratorie, con
grande seguito mediatico.

L’articolo comincia con il definire un acronimo – SLAP
Рche ̬ la nuova etichetta per la materia del contendere, ovvero la paranoica
teoria del Programma Atmosferico Segreto su Larga scala (Secret Large-scale
Atmospheric Program). E, diversamente da quanto ci si aspetterebbe da uno
scienziato del calibro di Caldeira, gli autori non portano alcun contributo
scientifico, non realizzano alcuna misura in quota o sul terreno per escludere
la presenza di sostanze tossiche. Si
limitano semplicemente a
fare un sondaggio di opinione su un campione di ricercatori da loro
individuato, ottenendo risultati a dir poco esilaranti.

Una prima scelta Рpiuttosto arbitraria Р̬ stata
quella di prendere in esame due specializzazioni tra i ricercatori in fisica
dell’atmosfera: esperti in scie di condensazione ed esperti in polveri e
inquinamento atmosferico. Tra questi sono stati selezionati (in modo di certo
arbitrario) 220 del primo tipo e 255 del secondo tipo, totalizzando il cospicuo
numero di
ben 475 esperti! Alla
fine, per motivi non chiari, soltanto 77 dei 475 hanno sentito il dovere di
dare il loro contributo
a questa ‘fondamentale inchiesta’ e rispondere alla
domanda se avessero trovato evidenze sullo SLAP. Il documento prosegue
informandoci che l’esiguo gruppo di ricercatori superstiti è costituito di
esperti di lunga esperienza, con una media di oltre 20 anni di lavoro nel loro
settore. Conosceremo mai le motivazioni e le opinioni di chi non ha voluto
collaborare? [4]

Guarda caso, 76 ricercatori su 77 hanno risposto di
non aver incontrato nessuna prova che fosse in corso uno
SLAP,
però non si forniscono dettagli e motivazioni esaurienti in merito a
quell’unico dissidente, che invece deve aver risposto che sì, lui le evidenze
le aveva trovate. Forse sarebbe stato necessario coinvolgere qualche esperto in
sondaggi che avesse spiegato a Caldeira come deve essere scelto un campione
statistico perché questo sia significativo. Ma, al di là della completa
arbitrarietà nella scelta del campione e la sua scarsa significatività, resta
il fatto eclatante che un lavoro, che viene etichettato come scientifico e peer reviewed, e che dovrebbe riguardare
la fisica dell’atmosfera, è invece solo un sondaggio, che per giunta risulta anche
fasullo.

Se questi signori avessero veramente voluto fare
chiarezza e dare risposte scientifiche, che cosa avrebbero dovuto fare?
Affiancati da rappresentanti dei deliranti credenti dello SLAP, avrebbero
dovuto prelevare campioni di aria in quota, di fall-out e di terreno per
analizzarli. Avrebbero dovuto identificare gli aerei mentre producono le
ragnatele di “scie di condensazione”, come loro le definiscono, e vedere a
quali compagnie appartengono e, nel caso di voli militari, chiarire quale
missione l’aereo stava compiendo. Avrebbero dovuto analizzare il bilancio delle
compagnie aeree low
cost e spiegare al cittadino comune come è possibile far pagare un volo
aereo una cifra che va dal 20 al 50% del costo dello stesso viaggio in treno.
Perché si deve aver chiaro che anche l’economia di mercato, per imbrogliata e
truffaldina che sia, deve rispettare le leggi della termodinamica.

Invece loro che fanno? Organizzano un processo per gli
eretici, scegliendo i giudici in modo arbitrario e in gran quantità e, dopo che
la maggior parte di essi si è chiamata fuori, chiedono il parere ai pochi
sopravvissuti. Questa modalità “scientifica” ricorda molto da vicino una
vicenda avvenuta esattamente quattro secoli fa. Quella di Galileo Galilei e del
suo il suo inquisitore, il Cardinal Bellarmino, il quale non aveva nessun
interesse nella conoscenza scientifica, ma doveva solo salvaguardare le verità
ufficiali della Chiesa. L’approccio di Caldeira è molto simile: egli,
scienziato di fama mondiale, non ha dubbi perché è depositario della verità
scientifica e quindi, per il bene di tutti (o per dar conto a qualcuno), cerca
di farla valere e prevalere a qualunque costo. E così allestisce un processo –
in questo caso non contro una persona, ma contro tutti i teorici dello SLAP –
e, insieme ai suoi assistenti, tra cui uno specialista in caccia alle streghe,
sceglie i giudici e le modalità del giudizio.

Vale la pena di fare una considerazione sui motivi che
ragionevolmente devono aver indotto gli autori a coniare l’acronimo SLAP, dato
che in realtà esistono da molto tempo diversi progetti deliranti sulla
realizzazione dell’ambìto Controllo della Radiazione Solare (Solar Radiation
Manegement – SRM) per il controllo del riscaldamento globale, ripresi dal Intergovernmental Panel on Climate Change
(IPCC) [5].

La più conosciuta di queste proposte fu presentata nel
1997 da Edward Teller [6], lo
scienziato che, fin da giovane, ha dedicato il suo talento scientifico alla
progettazione di armi di distruzione di massa, partecipando al gruppo di Los
Alamos che mise a punto le due bombe nucleari usate poi su Hiroshima e
Nagasaki. Successivamente ha realizzato la bomba a fusione d’idrogeno, prodezza
che ha ispirato il personaggio del Dr. Stranamore nell’omonimo film di Stanley
Kubrik, e per la quale Teller è universalmente conosciuto come padre della
bomba H.

Poiché ormai, seguendo le deliranti idee di Teller, si
sta parlando con “rigore scientifico” da oltre un decennio di tecniche di
irrorazione stratosferica di vari composti, al fine di ridurre la quota
dell’energia radiante del sole che penetra nella troposfera, bisognava dare ai
paranoici un’etichetta che li caratterizzasse, che distanziasse le loro teorie
visionarie da queste tecniche “scientifiche”, e che li coprisse di ridicolo:
nello SLAP, Programma Atmosferico Segreto su Larga scala, l’aggettivo
stridente, e che indica la paranoia di chi lo denuncia, è Segreto. Come può una
persona ragionevole pensare che i governi portino avanti un progetto su larga
scala, con pericoli per l’ambiente e per le persone, mantenendolo segreto?
Infatti segreto non è: il Re è nudo, ma nessuno lo vede, e se qualcuno lo
vedesse e lo dicesse, lo bollerebbero come pazzo. Follia, come può un Re andare
in giro nudo?

Tra il 1990 e il 2005 Caldeira è stato ricercatore
presso il Livermore National Laboratory,
il laboratorio federale di ricerca di cui Teller era direttore, e si trovò a
lavorare con lui, dichiarando più tardi di essere stato scandalizzato dalle sue
idee. Ma doveva avere invece una sintonia molto forte con Teller, morto nel
2003, se nel 2004 il Lawrence Livermore
National Laboratory
lo ha insignito della Edward Teller Fellowship, il più alto riconoscimento attribuito da
quella istituzione. Insomma, un personaggio apparentemente bonaccione, ma con
molte zone d’ombra nella sua biografia. Un interessante documento, sotto forma
di registrazione audio, è una dichiarazione, probabilmente registrata a sua
insaputa, dove Caldeira parla
apertamente del controllo delle nuvole e dell’uso di questa tecnica come
potente sistema d’arma
[7].

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Note

[7] http://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/il-grande-bluff/
video/audio in fondo all’articolo

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