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Il senso riconquistato di stare al mondo

“Racconti dal faro”, concerto-spettacolo con testi in musica di Catherine Spaak, Fabio Silei. [Matteo Brighenti]

Il senso riconquistato di stare al mondo
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11 Luglio 2013 - 12.41


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di Matteo Brighenti

Il faro è la rivincita della terraferma sull’arbitrio del mare. Riporta i naviganti sulle sponde di casa, strappando al buio la rotta del ritorno. “Racconti dal faro”, il concerto-spettacolo dall’album omonimo con i testi di Catherine Spaak e Fabio Silei e le musiche “live” di Stefano Graziani e Massimo Zemolin, illumina il ritorno alla vita di una donna scampata agli abissi della malattia. Parole e note in riva ai ricordi, lontano dalla violenza passionale del largo.

“Ho perso tutto in poco tempo. Alcuni sono morti improvvisamente altri se ne sono andati per i fatti loro – recita Spaak da fuori scena a inizio spettacolo – Poi hanno sbagliato la diagnosi e passato lo stupore e l’incredulità ho iniziato a fare i conti.” Quell’errore ha gettato la donna in una notte spessa e fitta senza neanche il conforto di stelle che la orientino fuori e dentro di sé. Ha bisogno di ritagliarsi uno spazio di solitudine tra i doveri e le frenesie del mondo per ricominciare a sentirsi viva. Per questo decide di isolarsi andando a vivere in un faro. Qui trova un diario abbandonato che i suoi occhi trasformano da evanescenza di carta in compagno di viaggio.

Seduta su una poltrona bianca, a lume di tre candele, vicino a una rete da pesca che rimanda all’intreccio dei ricordi e a una radio per sintonizzarsi sul proprio stato d”animo, Spaak legge storie uniche, piccole e grandi, mentre sullo sfondo corrono le diapositive degli istanti più vivi: i primi passi di un figlio, Parigi in bianco e nero, il dolore della perdita, la gioia della riconquista. Ogni storia è un nuovo inizio che non conosce mai la fine perché alla voce della “donna del faro” fanno da controcanto il jazz-pop di Graziani e Zemolin, un flusso sonoro garbato e discreto, che si insinua con passo attento tra un brano e l’altro. “Non vi è una continuità, una storia che si sviluppa come la trama di un romanzo – ha detto Graziani – ma solo momenti, episodi che si aprono e chiudono portando in sé la loro piccola verità.” Quella di una donna che ha il coraggio di resistere alla balìa frenetica dei giorni e nel mare di parole della vita degli altri ritrova la rotta per essere se stessa.

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“Racconti dal faro” – Roma (Teatro de’ Servi), venerdì 5 luglio 2013.

Voce: Catherine Spaak

Musica: Stefano Graziani (chitarra), Massimo Zemolin, (chitarra) Ivan Zuccarato (pianoforte e tastiere) Maria Dal Rovere (voce) Paolo Prizzon (batteria)

Testi: Catherine Spaak, Fabio Silei

Arrangiamenti orchestrali: Stefano Panizzo

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