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La NATO intende vietare a Russia e Cina di svilupparsi

'La nuova fase della NATO dopo Newport: contro Russia, Cina e India, potrà contare sul terrorismo di quell''Emirato Islamico che finge di combattere [Thierry Meyssan]
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La NATO intende vietare a Russia e Cina di svilupparsi
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7 Settembre 2014 - 21.54


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«Sotto
i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°96

di
Thierry Meyssan
.

Il
fa
stoso vertice
NATO di Newport non ha fatto nascere pubblicamente le decisioni più
importanti che erano state annunciate, ma è probabile che siano
state prese in segreto. Per evitare che la Russia e la Cina, ma anche
l”India, continuino il loro sviluppo, la NATO può contare sul
terrorismo di quell”Emirato Islamico che finge di condannare e
combattere.

Il
vertice di Newport (Galles) è il più importante della NATO dopo
quello tenuto a Praga nel 2002. All”epoca, si trattava di accogliere
nuovi Stati dell”Europa centrale e orientale in seno all”Alleanza.
Stavolta si tratta di pianificare una strategia a lungo termine per
contenere lo sviluppo della Russia e della Cina in modo che non
possano rivaleggiare con gli Stati Uniti [1].

Tutto
ciò che riguarda la NATO è soggetto a polemiche. Infatti, non ha
mai smesso, fin dalla sua creazione, nel 1949, di manipolare i fatti
per presentarsi come un”alleanza difensiva di fronte
all”espansionismo sovietico, mentre fu il Patto di Varsavia, creato
sei anni dopo, nel 1955, a mirare a difendere gli stati socialisti di
fronte all”imperialismo anglosassonee (e non viceversa).

Inoltre,
contrariamente alla sua denominazione, la NATO non è un”alleanza fra
uguali, ma la vassallizzazione degli eserciti partner da parte degli
Stati Uniti e del Regno Unito. Infatti, tutte le forze armate che
fanno parte di questa presunta “alleanza” sono sottoposte
al comando di un unico ufficiale statunitense – d”altronde comandante
delle forze USA in Europa – mentre il servizio segreto della NATO, la
“Gladio”, sotto l”autorità congiunta di Washington e
Londra, veglia affinché gli anti-imperialisti non possano mai
arrivare al potere negli altri Stati membri [2]. Per fare questo, la
NATO non ha lesinato né sugli omicidi politici, e nemmeno sui colpi
di stato (in Francia [3], in Italia, in Grecia, a Cipro e in
Turchia).

Questa
vassallizzazione contravviene ai principi della Carta delle Nazioni
Unite, in quanto gli Stati membri perdono l”indipendenza della loro
politica estera e di Difesa. Fu messa in causa dall”Unione Sovietica,
poi dal presidente Charles De Gaulle che, dopo aver affrontato una
quarantina di tentativi di assassinio da parte OAS finanziata dalla
NATO ed essere riuscito a farsi rieleggere, annunciò il ritiro
immediato della Francia dal comando integrato e la riconsegna di
64.000 soldati e impiegati della NATO fuori dal territorio francese.

Questa
pagina di indipendenza francese cessò con l”elezione di Jacques
Chirac che, pochi mesi dopo il suo arrivo all”Eliseo, reintegrò la
Francia in seno al Consiglio dei ministri e al Comitato militare
dell”Alleanza. Essa si è conclusa definitivamente con il ritorno
delle forze armate francesi sotto il comando statunitense, deciso da
Nicolas Sarkozy, nel 2009.

Infine,
la vassalizzazione degli Stati membri è proseguita con la creazione
di numerose istituzioni civili, di cui la principale e la più
efficace è l”Unione europea. Contrariamente a un diffuso luogo
comune, l”attuale Unione non ha avuto tanto a che fare con l”ideale
dell”unità europea, quanto con la vocazione di fissare i membri
della NATO fuori dall”influenza sovietica, poi russa, in conformità
con le clausole segrete del Piano Marshall. Si trarra quindi di
dividere l”Europa in due blocchi. Non è un dunque un caso che gli
uffici della NATO e quelli dell”esecutivo europeo siano
principalmente situati a Bruxelles e secondariamente in Lussemburgo.
Ed è per consentire il controllo dell”Unione da parte degli
Anglosassoni, che questa si è dotata di una strana Commissione la
cui attività principale è quella di presentare “proposte”,
economiche o politiche, tutte predefinite dalla NATO. Si ignora
spesso che l”Alleanza non è semplicemente un patto militare, ma che
interviene nel dominio dell”economia. In primo luogo la NATO è il
primo cliente dell”industria della difesa in Europa, poi determina le
norme per le sue procedure d”appalto, ossia per tutto ciò che
riguarda la vita quotidiana dei suoi soldati. Sono queste norme che
sono proposte dalla Commissione e poi adottate dal Parlamento
europeo.

Attualmente
tre quarti del bilancio della NATO sono assicurati dai soli Stati
Uniti.

Il
futuro del progetto imperialista anglosassone

Dal
colpo di stato del 2001 [4], gli Stati Uniti stanno progettando un
confronto con la Cina. In questa prospettiva, il presidente Barack
Obama ha annunciato il riposizionamento delle sue forze in Estremo
Oriente. Tuttavia, questo programma è stato perturbato dalla ripresa
economica, politica e militare della Russia, che si è mostrata
capace, nel 2008, di difendere l”Ossetia del Sud attaccata dalla
Georgia e, nel 2014, la Crimea minacciata dai golpisti di Kiev.

Inoltre,
il progetto della “difesa anti-missili” è stato
abbandonato. Presentato come un sistema di protezione contro i
missili iraniani, questo “scudo” era in realtà un sistema
offensivo schierato intorno alla Russia per paralizzarla. Un semplice
sguardo su un mappamondo permette di constatare che i missili
iraniani, se dovessero essere lanciati contro gli Stati Uniti, non
passerebbero sopra l”Europa centrale, ma per il percorso più breve:
il polo nord. Dopo aver minato per oltre un decennio le relazioni tra
Washington e Mosca, il progetto viene abbandonato perché risulta
tecnicamente impossibile distruggere in volo i missili russi
intercontinentali di ultima generazione. Quindi è il principio
stesso di “deterrenza nucleare” che viene abbandonato di
fronte alla Russia, anche se rimane pertinente per gli altri stati.

Durante
l”esecuzione del suo “pivot verso l”Asia”, Washington ha
esacerbato le tensioni tra la Cina e i suoi vicini, in particolare il
Giappone. La NATO, che storicamente rende l”Europa vassalla del Nord
America, si è dunque aperta a dei partner asiatici e dell”Oceania,
tra cui Australia e Giappone, attraverso contratti di associazione.
Nel frattempo, ha ampliato il suo campo d”azione a tutto il mondo.
[5]

In
questo periodo di restrizioni di bilancio, l”Alleanza, che non
conosce la crisi, sta costruendo una nuova sede a Bruxelles, per la
somma sbalorditiva di un miliardo di euro. Dovrebbe essere consegnata
all”inizio del 2017 [6]

La
questione dell”Emirato Islamico

Nella
preoccupazione di evitare che la Cina e la Russia controllino
abbastanza materie prime da essere capaci di rivaleggiare con gli
Stati Uniti, si è aggiunta nel corso dell”estate la questione
dell”Emirato islamico.

Un”intensa
campagna mediatica ha demonizzato l”organizzazione jihadista, i cui
crimini non sono affatto nuovi, ma
che
deve solo attaccare il popolo iracheno.

Abbiamo
più volte spiegato che l”EI è una creazione occidentale e che,
nonostante le apparenze, la sua azione in Iraq è del tutto coerente
con il piano USA di dividere il paese in tre stati separati [7]. Per
realizzare un progetto che costituisce un crimine contro l”umanità,
perché presuppone la pulizia etnica, Washington ha fatto ricorso a
un esercito privato che le spetta condannare pubblicamente intanto
che però lo sostiene sottobanco.

Gli
Stati Uniti avrebbero preso la misura della minaccia islamista dopo
che l”EI ha ucciso due dei loro cittadini, i giornalisti James Foley
e Steven Sotloff. Tuttavia, un attento esame dei video [8] suggerisce
che non siano autentici. Il problema era già sorto con l”EI quando
si riteneva che avesse assassinato, nel 2004, Nick Berg [9].

Abbiamo
inoltre spesso sottolineato che l”EI si distingueva dai gruppi
jihadisti precedenti sia per via del suo servizio di comunicazione
sia per i suoi amministratori civili, in grado di gestire i territori
conquistati. Si tratta quindi di un gruppo destinato a durare. Come
ha dimostrato Alfredo Jalife-Rahme, il Califfato, sebbene attualmente
agisca soprattutto in Siria e in Iraq, è stato progettato per
mettere a ferro e a fuoco a lungo termine la Russia, l”India e la
Cina [10].

La
questione dell”Emirato islamico non doveva pertanto essere aggiunta
all”ordine del giorno anti-russo e anti-cinese, perché ne faceva già
parte. Inoltre, non volendo rischiare di vedere un qualche Stato
membro esprimere i propri dubbi su questa mascherata, Washington ha
spostato il dibattito a margine del vertice. Il presidente Obama ha
riunito altri otto altri stati, più l”Australia (che non è un
membro della NATO, ma solo associata) per mettere a punto il suo
piano di guerra. È stato poi ulteriormente deciso di associare la
Giordania a questo dispositivo.

Le
conclusioni del vertice

Il
vertice ha sbrigato in appena una breve mattinala la questione della
sua lunga presenza in Afghanistan. Certo, la NATO ritirerà le sue
truppe da combattimento, come previsto, entro la fine dell”anno, ma
manterrà il controllo dell”esercito afgano e della sicurezza del
paese. Il vertice si è anche concesso il lusso di fare appello ai
due candidati alle elezioni presidenziali afghane affinché
s”impegnino a firmare senza indugio i requisiti di immunità penale
degli Stati Uniti, mentre queste elezioni sono organizzate e
scrutinate dalle forze statunitensi. Pertanto, il candidato che non
rispondesse a questo appello non dovrebbe sorprendersi di non poter
essere considerato eletto.

Così
come si brandisce un mantello rosso per innervosire un toro, il
vertice ha accettato di estendere il controllo della NATO sulla parte
orientale dell”Europa (compresa l”Ucraina), solo per vedere quale
sarà la reazione russa. Ma non è andato oltre. L”Atto costitutivo
sulle relazioni NATO-Russia non è stato revocato e l”Ucraina non è
stata incorporata nell”Alleanza. Ognuno ha preferito evocare un
possibile cessate-il-fuoco tra Kiev e il Donbass.

Inoltre,
il vertice ha dotato l”Alleanza di due nuovi strumenti: un servizio
di guerra informatica per contrastare gli hacker militari cinesi, e
una forza d”intervento rapido di 4000 uomini, provenienti da 7 paesi
e posti sotto il comando militare britannico. Infine, il vertice ha
aperto la procedura di adesione del Montenegro e, naturalmente, ha
imposto agli Stati membri di sviluppare le loro spese militari.

Alcune
osservazioni

Nonostante
le accuse del governo ucraino – secondo cui la Russia avrebbe
invaso il suo paese … ma con soli 1.000 uomini che nessuno ha
visto, come ha osservato Giulietto Chiesa [11] -, il vertice non ha
deciso di entrare guerra contro Mosca e si è accontentato di una
misura simbolica. Non si capisce dunque il perché di così tanto
fasto ostentato a Newport.

A meno
che le cose importanti non siano state decise a porte chiuse, in
occasione della riunione dei Capi di Stato di venerdì 5 settembre,
non sembra che le guerre segrete siano state discusse al vertice, ma
solo a margine del vertice e solo con alcuni alleati. Già nel 2011,
la NATO aveva violato le sue regole istitutive, non riunendo il
Consiglio Atlantico prima di bombardare Tripoli. Sembrava in effetti
impossibile che tutti accettassero di perpetrare un tale massacro.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito riunirono perciò in segreto la
Francia, l”Italia e la Turchia a Napoli per pianificare un attacco
che ha causato almeno 40.000 morti civili in una settimana.

Il
comunicato finale è di rara ipocrisia: la crisi ucraina è trattata
come un”aggressione russa, senza mai menzionare il colpo di Stato di
Maidan, né l”installazione di un governo che include i nazisti. La
crisi siriana è presentata come un conflitto tra un”opposizione
moderata che protegge le minoranze e, da un lato, la tirannia del
regime di Bashar al-Assad e, dall”altro, i gruppi estremisti, senza
mai menzionare che il regime siriano è una repubblica mentre
l”opposizione moderata è remunerata dalle dittature del Golfo, o che
la crisi è stata aperta da una guerra segreta franco-britannica
conformemente agli allegati al trattato di Lancaster House, né che
il presidente Assad è stato appena rieletto dal 63% del corpo
elettorale, né di come la Repubblica araba siriana sia stata l”unica
ad aver protetto npn solo le minoranze, ma tutti i suoi cittadini,
compresa la maggioranza sunnita. Cinicamente, il comunicato afferma
che l”Alleanza ha protetto il popolo libico, conformemente alle
risoluzioni 1970 e 1973, laddove ha usato queste risoluzioni per
cambiare il regime uccidendo 160.000 libici e facendo precipitare il
paese nel caos.

Tuttavia,
in ultima analisi, negli ultimi anni la NATO ha raggiunto i suoi
obiettivi in Afghanistan, Iraq, Libia e nel Nord Est della Siria,
cioè solo ed esclusivamente in paesi o regioni organizzate in
società tribali. Non sembra dunque in grado di entrare in conflitto
diretto con la Russia e la Cina.

NOTE:

[1]
Summit
Nato, guerra su due fronti

di Manlio Dinucci,
Il
Manifesto

(Italia),
Rete
Voltaire
,
4 settembre 2014.

[2] Si
legga G
li
eserciti segreti della NATO. Operazione Gladio e terrorismo in Europa
occidentale
,
del professor Daniele Ganser, disponibili a puntate su

Réseau Voltaire.

[3]
Sui colpi di Stato nel 1958 e nel 1961, cfr.: (1) «
Quand le stay-behind portait De Gaulle au pouvoir»;
(2) «
Quand le stay-behind voulait remplacer De Gaulle»,
di Thierry Meyssan,
Réseau
Voltaire
,
27 agosto e 10 settembre 2001.

[4]
Ricordiamo che l”11 settembre 2001, mentre il mondo era ipnotizzato
dagli attentati di New York e Washington, il presidente George W.
Bush fu illegalmente rimosso dalle sue funzioni in virtù del
programma di “continuità del governo”. Le ritrovò solo
alla fine della giornata, dopo che il suo paese aveva cambiato
radicalmente la sua politica estera e di difesa. Durante quella
giornata, tutti i membri del Congresso e i loro staff furono
collocati dalle autorità militari in domicilio sorvegliato presso il
complesso Greenbrier (West Virginia) e presso il Mount Weather
(Virginia).

[5]
Nato,
offensiva globale

di Manlio Dinucci,
Il
Manifesto

(Italia),
Rete
Voltaire
,
29 luglio 2014.

[6]
Un
miliardo di euro per la nuova sede della NATO
“,
Rete
Voltaire
,
il 29 gennaio 2014.

[7]
Cfr (1) «
Il “Kurdistan”, versione israeliana»;
(2) «
John McCain, maestro concertatore della “primavera araba”, e il Califfo»;
(3) «
Il grande voltafaccia saudita»,
di Thierry Meyssan,
Rete
Voltaire
,
1° luglio, 18 agosto e 1° settembre 2014.

[8]
«
Foley video with Briton was staged, experts say»,
di Deborah Haynes,
The
Times
,
24 agosto, 2014; «
Foley murder video ’may have been staged’»
di Bill Gardner,
The
Daily Telegraph
,
25 Agosto 2014. E sull”identità di Sotloff, si veda: «
Le journaliste décapité était un Israélien formé dans une antennedu Mossad»
di Hicham Hamza,
Panamza,
3 settembre 2014.

[9]
«
L’affaire Nicholas Berg»,
di Thierry Meyssan,
Réseau
Voltaire
,
18 maggio 2004.

[10]
«
Un
jihad globale contro i BRICS?
»,
di Alfredo Jalife-Rahme,
La
Jornada

(Messico),
Rete
Voltaire
,
18 luglio 2014.

[11] «Bugiardi
nel panico
»
di Giulietto Chiesa,
Megachip
(Italia), Rete Voltaire, 3 Settembre 2014.

Questa
“cronaca settimanale di politica estera” appare
simultaneamente in versione araba sul quotidiano
“Al-Watan”
(Siria),
in versione tedesca sulla
“Neue
Reinische Zeitung”
,
in lingua russa sulla
“Komsomolskaja
Pravda”
,
in inglese su
“Information
Clearing House”
,
in francese sul
“Réseau
Voltaire”
.

Thierry
Meyssan, 7 settembre 2014.

Traduzione
per Megachip a cura di Matzu Yagi.

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