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«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°275
di Thierry Meyssan.
Passato inosservato in Occidente, il rilancio del Trattato di Lancaster House da parte di Londra e Parigi inaugura una super “Intesa amichevole”, ben più pregnante di quella del 1904. Partecipe del ripristino di un mondo bipolare, essa provocherà inevitabilmente l’uscita della Francia dall’Unione Europea e la ricomparsa delle tensioni fra Parigi e Berlino.
Nel 2010 David Cameron e Nicolas Sarkozy decisero di mettere in comune le forze di proiezione di Regno Unito e Francia [1].
Per “forza di proiezione” si devono intendere le ex truppe coloniali. Il Trattato di Lancaster House era corredato da diversi allegati, uno dei quali prevedeva una gigantesca esercitazione congiunta, Southern Mistral. Alcuni mesi dopo l’esercitazione si tramutò in una mobilitazione reale e contemporanea delle stesse unità, che prese il nome di Operazione Harmattan(traduzione letterale di Southern Mistral), per una guerra vera, quella contro la Libia [2].
All’epoca, l’iniziativa franco-britannica era pilotata da Washington, che stava mettendo in atto la strategia della “leadership dietro le spalle”. Le truppe francesi e inglesi stavano sul proscenio, Washington, dietro le quinte, assegnava le missioni.
Il Trattato di Lancaster House mirava a creare un quadro giuridico per interventi come quello (che sarebbe arrivato poco dopo) contro la Libia nonché a unificare le rispettive forze per maggiore economicità ed efficacia. Il presupposto della scelta che fecero Regno Unito e Francia è una vera rivoluzione: una politica estera comune.
Tuttavia, lo slancio impresso dal Trattato e dalla spedizione contro la Libia si è progressivamente esaurito a causa della preoccupazione che la Resistenza irachena all’occupazione anglosassone suscitò nell’opinione pubblica e nei diplomatici britannici [3].
Sicché, dal 2004 il Regno Unito, come accadde già nel 1915, ha cominciato a preparare una nuova “rivolta araba”, denominata “primavere arabe” [4], poi ha rifiutato di bombardare Damasco.
In seguito alla Brexit, al rifiuto di Donald Trump di continuare a manovrare il terrorismo islamico e all’insediamento russo in Siria, Londra sta riorganizzando la propria difesa.
Il Regno Unito ha dapprima firmato accordi bilaterali con Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Stati baltici, ponendo le basi per eventuali ulteriori azioni comuni. Poi ha cominciato a riorganizzare le reti jihadiste del Medio Oriente attorno a Turchia e Qatar. Ha favorito il riavvicinamento militare di Turchia, Somalia, Sudan e Ciad. Infine, appoggiandosi al Trattato di Lancaster House, oggi mette in atto una super “Intesa amichevole” con la Francia.
Se il Trattato negoziato da David Cameron e Nicolas Sarkozy è sembrato solo un’opportunità per fare la guerra alla Libia, il rilancio voluto da Theresa May ed Emmanuel Macron è frutto di una scelta ponderata sul lungo termine [5].
Questa nuova tappa è stata negoziata dal mentore del presidente Macron, Jean-Pierre Jouyet, nuovo ambasciatore francese a Londra.
Londra e Parigi siedono entrambi al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Possiedono entrambi armi atomiche. Insieme, hanno un budget militare superiore del 30% a quello della Russia (inferiore però a quello di Stati Uniti e Cina).
Scegliendo di privilegiare l’alleanza con Londra, Parigi prende le distanze da Berlino, che sta allestendo il proprio riarmo e aspira a prendere le redini delle altre forze armate europee [6].
Se il processo andrà avanti, Parigi dovrà a sua volta uscire dall’Unione Europea, la cui leadership è già oggi, di fatto, in mano a Berlino.
Le dichiarazioni di Macron e l’istituzione di un’unità militare contro le “menzogne” russe da parte di May [7] annunciano il ritorno a un mondo bipolare e alla censura delle informazioni provenienti da Mosca. In quanto all’abbandono dell’alleanza franco-tedesca per un’Intesa franco-britannica, esso annuncia il rinfocolarsi delle tanto temute tensioni tra Parigi e Berlino.
NOTE:
[1] “Treaty between the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland and the French Republic for Defence and Security Co-operation”, Voltaire Network, 2 November 2010.
[2] “Washington cerca il sopravvento con “l’alba dell’odissea” Africana”, di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 20 marzo 2011.
[3] “Letter of the 52 Diplomats to Tony Blair”, Voltaire Network, 26 April 2004.
[4] When progressives threat with reactionaries. The British State flirtation wih radical Islamism, Martin Bright, Policy Exchange, 2004.
[5] “UK-France declaration on security and defence 2010”, “UK-France declaration on security and defence 2012”, “UK-France declaration on security and defence 2014”, “UK-France declaration on security and defence 2016”, “UK-France declaration on security and defence 2018”, Voltaire Network.
[6] « Pour Berlin, prendre le leadership de l’Otan, ça en vaut la peine », par German Foreign Policy, Traduction Christine Maurel, Réseau Voltaire, 7 septembre 2017.
[7] “L’esercito britannico si doterà di un’unità contro la propaganda russa”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 27 gennaio 2018.
Traduzione : Rachele Marmetti (Il Cronista)
Fonte: Al-Watan (Siria)
Tratto da: http://www.voltairenet.org/article199531.html.