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di Michela Murgia.
Jorge Mario Bergoglio è papa da tre giorni.
Il primo giorno gli sono state attribuite le seguenti azioni:
Collaborazione con la dittatura. Ha denunciato ai generali argentini
due suoi confratelli, dimostrandosi colluso con il regime. (Fonte: i
libri del giornalista Horacio Verbitsky, giornalista e militante
politico dapprima vicino al gruppo guerrigliero dei Montoneros, ora al
governo Kirchner.)
Sacrilegio: ha dato la comunione a Videla. (Fonte: il giornalista e documentarista americano Michael Moore)
Misoginia: ha detto che le donne sono inferiori e inadatte alla politica. (Fonte: Tgcom che cita l”agenzia di stampa argentinaTelam del 4 giugno 2007)
Omofobia: ha detto che il matrimonio omosessuale è “la distruzione del piano di Dio”.
Il secondo giorno lo stato delle accuse era questo:
Per l”accusa di amicizia con la dittatura argentina, voci autorevoli come il premio Nobel Esquivel, il teologo della liberazione Boff, l”Associazione per i diritti umani 24maggio e Amnesty International
negano di essere a conoscenza di alcuna collusione tra Bergoglio e il
regime. Le madri e nonne di plaza de Majo continuano ad associarlo
criticamente alla parte di Chiesa ufficiale che vide le azioni del
regime e tacque. Grazie a queste testimonianze, nell”arco di 24 ore
l”accusa al nuovo papa è passata però dallo stato di “collaborazione
attiva col regime con annessa denuncia di confratelli” a quello di
“silenzio”.
Per l”accusa di aver comunicato i macellai della dittatura, Michael Moore si scusa per aver dato una notizia falsa: il prete che dà la comunione a Videla non è Jorge Bergoglio.
Il terzo giorno la situazione risulta essere questa:
Le frasi misogine attribuite a Bergoglio e presuntamente rilasciate
all”agenzia di stampa Telam il 4 giugno 2007 in realtà non risultano
essere mai state pronunciate: negli archivi di Telam non compaiono, nè
altri media l”hanno ripresa allora (Credibile? Sono parole forti e
Cristina Kirchner si stava candidando). Sulla rete non se ne trova
traccia fino alla domanda posta da un utente argentino nel 2007 su Yahoo Answer,
dove le parole vengono citate senza link. Tutti i media che hanno dato
la notizia hanno preso la frase da quell”unica inattendibile fonte, il
che significa che con ogni probabilità Bergoglio quelle parole non le ha
mai pronunciate.
Resta in piedi solo l”accusa di aver affermato che il matrimonio gay è
“la distruzione del piano di Dio”, ovvero di essere d”accordo con
l”ortodossia cattolica in fatto di ordine familiare naturale.
Intuendo, ma giusto appena, il sospetto del fumus persecutionis, qualcuno su twitter ha dato ironicamente vita all”hashtag #lenefandezzediPapaFrancesco, con cui si invitano i cinguettatori a inventare a loro volta un”accusa a caso da attribuire al nuovo papa.
Io in questi giorni ho scoperto tre cose fondamentali per la
ridefinizione del mio concetto di ridicolo: la prima è che è pieno di
gente che cinque minuti dopo l”elezione del papa aveva già letto e
sottolineato tutta la bibliografia di Verbitsky ed era in grado di
citarla a braccio almeno per 140 caratteri. La seconda è che è pieno di
gente sinceramente sorpresa che il conclave non abbia eletto papa un
attivista dei diritti lgbt. La terza è che ci sono giornalisti che
riportano senza uno straccio di contradditorio qualunque infamante e
parzialissima opinione virgolettata e poi sono convinti di passare per
equilibrati aggiungendo frasi paracule come “è un giornalista di cui ho
stima infinita, ma io comunque non ho un”opinione certa sulla
colpevolezza della persona di cui parla”.
Non si finisce mai di imparare.
p.s. Non
invito mai a condividere un contenuto sui social, ma in questo caso lo
faccio, pur nella consapevolezza che non raggiungerà comunque mai la
quantità di persone che hanno letto le notizie false.
Fonte: http://www.michelamurgia.com/cultura/melting-pop/792-extra-falso-quodlibet.
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