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Dario per Franca

Un lungo post sul blog di Beppe Grillo per ricordare la loro vita insieme e i loro lavori teatrali. Il premio Nobel vuole ricordare anche così la sua Franca.

Dario per Franca
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30 Maggio 2013 - 21.15


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Dario Fo ora è solo. Non ha più con sé la sua amata Franca, dopo 59
anni di vita insieme. Oggi le ha dato l”ultimo lungo saluto nella camera
ardente allestita al Piccolo di Milano, con tante e tante altre persone
che non hanno rinunciato a questa occasione per stringergli la mano a
dargli un messaggio di cordoglio.

Dario ora la vuole salutare anche con un lungo post, pubblicato sul blog
Beppe Grillo. Un post che racconta la loro storia, la loro vita, i loro
lavori teatrali. Lo riportiamo in integrale.

di Dario Fo

“Franca ed io abbiamo scritto quasi sempre i testi del nostro teatro
insieme. Io mi prendevo l”onere di mettere giù la trama quindi gliela
illustravo e lei proponeva le varianti, spesso li recitavamo a soggetto,
all”improvvisa, come si dice… Questo era il metodo preferito ma non
sempre funzionava. Si discuteva anche ferocemente, si buttava tutto
all”aria e si ricominciava da capo. In verità mi trovavo a dover
riscrivere di nuovo il testo da solo. Poi lo si discuteva con più calma e
si giungeva ad una versione che funzionasse e che andasse bene a tutt”e
due.

Anche Franca è stata l”autrice unica di alcuni testi. Ci sono opere,
come per esempio “Parliamo di donne”, che furono stese da lei
completamente a mia insaputa. Quando mi ha dato da leggere questa
commedia già ultimata sono rimasto un po” perplesso… e seccato! Ma
come ti permetti?!? No, scherzavo…

Io ho proposto qualche variante ma di fatto si trattava di un”opera del tutto personale.

Pochi lo sanno ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di
questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti,
elaborati e poi li ha recitati al completo spesso anche da sola. E io mi
sono trovato a collaborare solo per la messa in scena.
Vi dirò di più: testi quali Mistero Buffo e Morte Accidentale di un
Anarchico – che io avevo realizzato come autore unico – hanno avuto
grande successo anche all”estero con centinaia di allestimenti
dall”America all”Oriente, per non parlare dell”Europa.

Ma dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in
scena è Coppia Aperta, Quasi Spalancata che è stato replicato con
diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene l”autrice unica
di questo testo è Franca. L”ho sempre tenuto nascosto!
Cӏ in particolare un lavoro o meglio, un monologo, che Franca ha
recitato solo qualche volta quest”anno, e di cui bisogna che io vi parli
perché è fortemente pertinente alla situazione a dir poco drammatica
che io sto in questi giorni vivendo.
Da tempo Franca aveva scoperto l”esistenza di alcuni testi apocrifi
dell”Antico Testamento nei quali la Genesi è raccontata in termini e
linguaggio molto diversi da quelli cosiddetti canonici.

Attenti, non sto parlando dei Vangeli apocrifi, ma dell”Antico Testamento… Apocrifo!

Ebbene da uno di questi testi Franca ha tratto un racconto che vi voglio far conoscere, quasi in anteprima. Eccovelo!

Siamo nel Paradiso terrestre. Dio ha creato alberi, fiumi, foreste
animali e anche l”uomo. O meglio il primo essere umano ad essere
forgiato non è Adamo ma Eva, la femmina! Che viene al mondo non tratta
dalla costola d”Adamo ma modellata dal Creatore in un”argilla fine e
delicata. Un pezzo unico, poi le dà la vita e la parola. Il tutto
“prima” di creare Adamo; tant”è che girando qua e là nel paradiso Eva si
lamenta che… della sua razza si ritrovi ad essere l”unica, mentre
tutti gli altri animali si trovano già accoppiati e addirittura in
branco. Ma poi eccola incontrare finalmente il suo “maschio”, Adamo, che
la guarda preoccupato e sospettoso. Eva vuol provocarlo e inizia
intorno a lui una strana danza fatta di salti, capriole e grida da
selvatica… quasi un gioco che Adamo non apprezza, anzi prova timore
per come agisce quella creatura… al punto che fugge nella foresta a
nascondersi e sparisce; ma viene il momento in cui il Creatore vuole
parlare ad entrambe le sue creature, umane. Manda un Arcangelo a
cercarli. Quello li trova e poi li accompagna dinnanzi a Dio in persona.

L”Eterno li osserva e poi si compiace: “Mica male! mi siete riusciti… E
dire che non ero neanche in giornata… ! Voi non lo sapete perché
ancora non ve l”ho detto ma entrambi siete i proprietari assoluti di
questo Eden! E sta a voi decidere cosa farne e come viverci. Ecco la
chiave. E gliela getta. Vedete, qui ci sono due alberi magnifici (e li
indica), uno – quello di sinistra – dà frutti copiosi e dal sapore
cangiante. Questi frutti, se li mangiate, faranno di voi due esseri
eterni. Sì, mi rendo conto che ho pronunciato una parola che per voi non
ha significato: eternità… Significa che avrete la stessa proprietà
che hanno gli angeli e gli arcangeli, vivrete per sempre, appunto in
eterno! A differenza degli altri animali non avrete prole, perché,
essendo eterni, che interesse avreste di riprodurvi e generare uomini e
donne come voi, della vostra razza? L”altro albero invece produce
semplici mele, nutrienti e di buon sapore. Ma attenti a voi, non vi
consiglio di cibarvene! E sapete perché? Perché non creano l”eternità…
ma in compenso, devo essere sincero, grazie a loro scoprirete la
conoscenza, la sapienza e anche il dubbio.

Ancora vi indurranno a creare a vostra volta strumenti di lavoro e
perfino macchine come la ruota e il mulino a vento e ad acqua. No, non
ho tempo di spiegarvi come si faccia, arrangiatevi da voi. … tutto
quello che scoprirete; e ancora queste mele, mangiandole, vi produrranno
il desiderio di abbracciarvi l”un l”altro e di amarvi… non solo, ma
grazie a quell”amplesso, vi riuscirà di far nascere nuove creature come
voi e popolare questo mondo. Però attenti, alla fine ognuno di voi
morirà e tornerà ad essere polvere e fango. Gli stessi da cui siete
nati.
Pensateci con calma, mi darete la risposta fra qualche giorno. Addio”.

“No. Non c”è bisogno di attendere, Padre Nostro! – grida subito Eva –
Per quanto mi riguarda io ho già deciso, personalmente scelgo il secondo
albero, quello delle mele. S devo essere sincera, Dio non offenderti, a
me dell”eternità non interessa più di tanto, invece l”idea di
conoscere, sapere, aver dubbi, mi gusta assai! Non parliamo poi del
fatto di potermi abbracciare a questo maschio che mi hai regalato. Mi
piace!!! Da subito ho sentito il suo richiamo e mi è venuto un gran
desiderio di cingermi, oh che bella parola ho scoperto cingermi!,
cingermi con lui e farci… come si dice?! Ah, farci l”amore! So già che
questo amplesso sarà la fine del mondo! E ti dirò che, appresso, il
fatto che mi toccherà morire davanti a tutto quello che ci offri in
cambio: la possibilità di scoprire e conoscere vivendo… mi va bene
anche quello. Pur di avere conoscenza, coscienza, dubbi e provare
amore… ben venga anche la morte!”.

Il Padreterno è deluso e irato quindi si rivolge ad Adamo e gli chiede
con durezza: “E tu? …che decisione avresti preso? Parlo con te, Adamo
sveglia! Preferisci l”eterno o l”amore col principio e la fine?” E Adamo
quasi sottovoce risponde: ” Ho qualche dubbio ma sono molto curioso di
scoprire questo mistero dell”amore anche se poi c”è la fine”.”

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2013/05/dario_per_franca.html#commenti.

Tratto da: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44848&typeb=0.

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