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Il business planetario di YouPorn

'Il sito, grande 3 volte la CNN, è lo snodo centrale del Business dell''Eros. Dal casereccio artigianale si rilancia sul porno industriale e i suoi derivati.'

Il business planetario di YouPorn
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2 Luglio 2013 - 22.27


ATF

di
Glauco Benigni
.


Fatevi
una domanda. “Quanto è grande il fatturato totale dell”industria e
commercio della pornografia?“ Non tanto per fare i conti in tasca a
quel gruppo di umani che hanno trasformato il sesso e suoi derivati
nel loro lavoro abituale, ma per capire quanto spende la gente nel
mondo per “guardare” dal buco della chiave i cittadini onorari di
Sodoma e Gomorra e avere in tal modo emozioni spesso considerate
proibite. Bene.

La
risposta è: non si sa!

Non
si sa per alcuni motivi. Il primo è che i proprietari e i
manager dell”Adult Entertainment Business abitualmente
non pagano le tasse nei territori dove operano. Tutto quello che
incassano, una volta coperti i costi di produzione, finisce infatti
su conti correnti di banche poste nei diversi paradisi fiscali
del pianeta. E nessuno sembra poter far nulla.

Non
si sa inoltre perché il dato aggregato dovrebbe tener conto di una
vasta gamma di segmenti: soft e hard porno DVD; film in pay-per-view;
sottoscrizioni basic a pay tv specializzate che distribuiscono via
cavo, satellite e DTT; siti e social network porno; films pagati nel
conto degli hotel; sex chats; sex telefonate; sex toys; pubblicazioni
su carta di ogni genere, etc…

E”
un vasto arcipelago di interessi che si è andato costruendo nel
secolo scorso, dall”invenzione della fotografia in poi e che ha
cominciato, dopo il boom nelle edicole, a impennarsi all”inizio degli
anni 80, con la comparsa dei videoregistratori e delle videocassette.

Nel
2011 il New York Times fece una ricerca e affermò che il
business oscillava tra 10 e 14 miliardi di dollari l”anno. Oggi
qualche fonte afferma che saremmo arrivati a 21 miliardi di dollari.
Il dato non è confermato né smentito. Se così fosse non avrebbe
mai smesso di aumentare. Questo però contrasta con le affermazioni
dei boss dell”industria i quali “piangendo e fottendo” sostengono
di essere stati rovinati da Internet. Cerchiamo di capire meglio.


Dal
1980 al 2006 l”industria e il commercio del porno aumentano il
proprio giro d”affari a dismisura
. Nel 2006 entrano nella scena
alcuni nuovi siti internet, diversi dai precedenti e cominciano,
inspiegabilmente, a mostrare gratuitamente migliaia e migliaia
di porno videoclips. Un genere che fino allora era stato reso
accessibile solo a pagamento.

Nel
2008 – 2009 in California, dove si producono il maggior numero di
film porno all”anno, i responsabili di storiche case di produzione e
gli attori e le attrici piangono tutti miseria. “Fino a due anni fa
– dicono le stars – si lavorava 4-5 giorni a settimana e venivamo
pagati 1000 dollari al giorno. Oggi si lavora un giorno a settimana e
veniamo pagati 700 dollari al giorno”. Nell”ambiente si registrò
anche qualche suicidio che venne ricondotto allo stato di
disoccupazione.

La
“grande crisi” era stata innescata da alcuni siti porno, tra cui
YouPorn, PornHub e RedTube che raccoglievano da ogni angolo del
mondo, soprattutto clips amatoriali: scopatine e scopatone fatte in
cucina o al bagno, in automobile, sull”autobus, sul prato, orgette
tra colleghi e così via. Quindi loro erano i responsabili. La gente
non comprava più e passava il tempo a guardare gratis il pornoweb.
Addirittura ci furono petizioni, indirizzate al governo della
California, affinché difendesse i posti di lavoro che si perdevano.

Poi
sul tutto calò il silenzio. Si innescò la battaglia tra le Comunità
dominanti e da questa battaglia uscì la Regina dei porno social
network: YouPorn. Il giro d”affari, a quel punto, avrebbe
dovuto tendere a zero ma non andò così.


Vediamo
brevemente la sua storia e poi cerchiamo di fare una sintesi
esplicativa del perché in realtà il business non è morto ma vive e
vegeta.

YouPorn
è oggi uno dei 100 siti che contano nel web. A febbraio 2013 è
83esimo nella classifica generale. Nella sua categoria vede quali
competitors: Xhamster, Xvideos, PornHub e il webcam site Live
Jasmine. E” comunque il più popolare nel mondo perché ha un accesso
molto facilitato, si esprime in più lingue, non chiede alcun dato
per la consultazione né password, garantisce ufficialmente
l”assoluta anonimità, è da sempre completamente free, vive di
pubblicità e costituisce al dunque una sorta di pietra miliare nella
storia del porno. Di fatto YouPorn è il sito “più friendly” che
sia mai stato inventato.


Lanciato
il 28 agosto del 2006 – sulla scia del successo di Youtube e
utilizzando le stesse tecnologie e gli stessi parametri di
costruzione di un social network – raggiunge lo status di maggiore
free pornsite nel novembre 2007. La sua proprietà è vaga.
Nel 2007 sembrava fosse posseduto da Stephen Paul Jones, un
giovanotto genio digitale della Stanford University, poi spuntò
fuori un socio australiano-malesiano di nome Zach Hong. Nel 2011 si
parlò di una società lussemburghese, la Marvin; oggi sembra sia
della Midstream Media International N.V., una società che ha sede a
Willemstad nell”isola di Curaçao,
ex Antille Olandesi. Il sito è gestito da un “hosting service”
in Texas. La comunità fa riferimento a leggi californiane. YouPorn è
un sito 2.0. Vuol dire che la quasi totalità delle videoclips
che ospita e mostra sono state generate dai suoi utenti secondo la
pratica UGC – user generated content.

Come
altri siti simili, negli anni recenti YouPorn è stato spesso
accusato e criticato, non solo per i contenuti, ma anche per
l’impossibilità di poter verificare se i filmati caricati dagli
utenti rispettino le norme in vigore nei diversi territori. Il
sistema è particolarmente anarchico ed è impossibile stabilire se
le persone che compaiono nelle clips siano tutte maggiorenni, se
abbiano dato il loro consenso per la diffusione della loro immagine,
se i filmati siano liberamente pubblicati o sottratti con destrezza o
protetti dal diritto d’autore. Vivid Entertainment, una delle
majors del porno, nel 2007 chiamò in giudizio il sito affermando di
aver subito danni a causa della pubblicazione pirata dei propri
filmati protetti da copyright su YouPorn.

Nel
2012, la Regina dei pornositi, nonostante abbia perso lo scettro a
favore di PornHub, ha rilasciato una serie di dati sbalorditivi che
la riguardano. Veri o falsi non ci è dato sapere. Però verosimili.
Dal debutto a oggi ha fatto vedere 93 miliardi di video clips porno.
Nel solo 2012 i suoi visitatori sono stati circa 5 miliardi che hanno
visto in media più di 8 clip a testa con una permanenza media sul
sito pari a 10 minuti circa. Ogni secondo eroga in linea 4.000
pagine, il che la rende responsabile del 2% dell”intero traffico
mondiale in rete internet. Per fare un paragone brutale: è 3 volte
più grande della CNN. Ogni giorno raccoglie 13 milioni di visite e
genera 91 milioni di pagine.

Tra
i suoi visitatori (cumulati per anno) 1 miliardo sono statunitensi,
600 milioni sono tedeschi, italiani e francesi sono rispettivamente
400 milioni, 250 milioni sono inglesi e 170 milioni canadesi. In
questo vasto mosaico di “guardoni” a caccia di emozioni molto
private il nostro paese detiene un record mondiale: le città
dalle quali si verifica il più alto accesso sono Milano e Roma
.
Seguono (nell”ordine) Parigi, Londra, Berlino, Atene, Monaco di
Baviera, New York, Città del Messico e Vienna
. Non sappiamo se
sia un primato di cui andar fieri, comunque è un altro dei motivi
per cui ce ne occupiamo.


Cosa
cercano questi guardoni? Di tutto! Tutto ciò che è immaginabile e
anche non immaginabile. In questo YouPorn è un immenso Kamasutra
nazional popolare e svolge molti ruoli che vanno dall”educational, al
tragicomico pecoreccio, all”assolutamente deprecabile scuola guida di
perversione e psicosolitudini deliranti. Però: tant”è!

Nel
tempo YouPorn ha cominciato ad ospitare anche migliaia di clips in
Alta definizione non amatoriali, in cui compaiono delle ”star” quali
Kim Kardashian o Paris Hilton o Pamela Anderson
e tra queste brilla per la sua vivacità un”italiana: Sara
Tommasi
. Secondo alcuni la gente cerca le star. I numeri dei
visionamenti però smentiscono questa affermazione. In molte
occasioni una anonima coppia giapponese o brasiliana colleziona
milioni di click.

Uno
degli arcani maggiori resta la domanda? Ma chi sono questi umani che
si organizzano con videocamera e spesso siglette, montaggio e
sonorizzazione e inviano le loro performances erotiche a YouPorn?
Quali sono le loro aspettative. Sono solo esibizionisti? Qualcuno li
paga? O altro? Mistero.

Abbiamo
accennato al fatto che YouPorn vive di pubblicità. Dati sui ricavi
non circolano. Qualche anno fa si ipotizzò che, grazie agli annunci
pubblicitari, il sistema generasse circa 120mila dollari al mese di
ricavi. Sarebbero 4000 dollari al giorno. A guardarla bene uno sforzo
tecnologico di tale portata non sembra sia ripagato. E allora? Cӏ
il trucco.

“Il
valore di YouPorn è nel suo traffico“ spiega un”analista “Il
sito attrae e reindirizza spettatori su Video on Demand a pagamento
che pagano royalties a YP”.

Qualcun
altro precisa: “una percentuale di guadagno arriva anche dalle live
webcam
. Questa attività in diretta non è piratabile”. E qualcun
altro affonda: “I soldi grandi arrivano dal favoreggiamento alla
prostituzione
”. In realtà è vero che qui e là nelle schermate di
YouPorn appaiono annunci di sesso facile, a Km zero e rimandano a
siti di escort e a costosi sex phones. A questo inoltre va aggiunto
il sostegno al business del Gioco on line, di cui YouPorn è uno dei
maggiori veicoli promozionali.

Ecco
dunque apparire il profilo di un business frastagliato e complesso
che giustifica il continuo trend di crescita del volume d”affari
totale.

In
poche battute: il motto della casa è “cooperare con i
competitors”
. La pornografia cresce perché ha inventato enormi
brochure e sistemi di promozione on line, tra cui YouPorn è la più
popolare. La gente entra gratis, in passato dai Pc e oggi
massicciamente dagli smart phones, in un luogo dove non sarebbe mai
andata: lo fa per curiosità, lo fa perché non costa nulla. Lo fa
perché lo voleva fare ma in passato gli accessi erano complicati.
Una volta dentro ognuno si confronta con una parte molto profonda di
se stesso e … una certa percentuale di quei 5 miliardi di
frequentatori annuali “scopre qualcosa” che forse non voleva
scoprire o conferma qualcosa che sospettava. Prima o poi clicca sulle
offerte a pagamento, telefona alle escort, ai trans o ai gay
disponibili, clicca sui Casinò on line … poi timidamente arriva il
giorno in cui tira fuori la sua carta di credito, si fa proteggere da
Pay Pal contro gli usi illeciti e compra. Compra spesso nel silenzio
della sua stanzetta, nel buio della notte, quando il partner e i
figli dormono. Compra e sogna. Sogna e si masturba. In allegria o
tristemente. Esaltato o depresso mette YouPorn tra i Preferiti e,
quando può, va a dare un”occhiata.

Che
vogliamo fare? Secondo studiosi e sessuologi di chiara fama la libido
è una forza immensa che sonnecchia all”interno di ognuno e, se
risvegliata, genera effetti incontrollabili.

E
comunque non bisogna ammantare solo di Alta Cultura il dibattito
sull”eros. L”Uomo è (ancora) una Bestia. Una Bestia che coniuga
fantasie impossibili con eiaculazione precoce e disfunzione erettile.
La repressione e l”insoddisfazione sessuale sono tuttora malattie
sociali diffusissime. Nessuno ci mette le mani in modo appropriato,
anzi vengono sfruttate per scopi che sconfinano nell”ignobile. I
gusti e gli orientamenti sessuali sono stimolati in continuazione dai
media e quindi possiamo solo stare a guardare
l”evoluzione-involuzione di questo vasto fenomeno.

Al
dunque YouPorn e simili sono solo la punta emersa di un iceberg
trascinato qui e là dalle correnti della Storia e della Cronaca. Una
Cronaca che deregola tutto: politica, religione, finanza e
sessualità
. Una Cronaca che autorizza tutto. Ormai le porno stars
sono considerate, e si autoconsiderano, Divi e Dive come ai tempi di
alcune società politeiste e orgiastiche.

Su
un aspetto però ci sentiamo in dovere di pronunciarci. Talvolta
compaiono banners che ritraggono scene sessuali con adolescenti.
Questo non è tollerabile e si invita chiunque a denunciare ciò che
si vede. Le autorità tedesche, di Sri Lanka e di Singapore hanno
bloccato più volte YouPorn. 



 

Fonte: http://glaucobenigni.blogspot.it/2013/07/youporn-e-diventato-lo-snodo-centrale.html#more.

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