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Informazioni vere per recuperare buone relazioni

'Il destino (o meglio la situazione internazionale) ha voluto che la mia collaborazione con La Voce della Russia iniziasse con il mio ''arresto'' in Estonia. [Giulietto Chiesa]'

Informazioni vere per recuperare buone relazioni
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18 Dicembre 2014 - 15.03


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di Giulietto Chiesa.



Il
destino (per meglio dire le circostanze della situazione politica
internazionale) ha voluto che la mia collaborazione con La Voce della
Russia
cominciasse con il mio “arresto” in Estonia.

Coincidenza fortuita ma piena di significato
perchè, a quanto risulta ufficiosamente, io sono stato espulso
dall’Estonia in qualità di persona che espone il punto di vista della
Russia e come tale costituisce un pericolo per la sicurezza nazionale
dello stato estone.

Questa affermazione, avvenuta
a mezzo stampa ieri, è molto importante, perchè dice subito che loro
stessi sono consapevoli di aver commesso una violazione grave delle
norme europee. In quella frase è scritto che io non posso stare sul
territorio dell’Estonia, sebbene io sia un cittadino europeo, perchè ho
delle idee che non coincidono con le idee del governo estone. Questo
però è vietato rigorosamente dalle norme europee: perchè come cittadino
europeo ho diritto a esprimere il mio punto di vista, ho diritto a stare
in qualunque parte dell’Europa senza chiedere il permesso a nessuno e,
aggravante ulteriore, sono un giornalista, quindi a maggior ragione ho
diritto a esprimere le mie idee in forma scritta, o televisiva.

Io
comincio a collaborare con La Voce della Russia non perchè espongo le
posizioni della Russia, al contrario, io espongo le mie posizioni
personali, che sono quelle di un cittadino europeo che ritiene che con
la Russia si deve lavorare e si deve discutere, ma non si deve fare
nessun tipo di guerra. Questo tipo di rapporto non fa parte di una sana
partecipazione alla vita internazionale. Soprattutto io faccio questo
lavoro perchè difendo le posizioni dell’Europa e ritengo che l’interesse
dell’Europa è proprio quello di avere un buon rapporto strategico di
cooperazione con la Russia, che tra l’altro è quello che è già accaduto.
Da decenni ormai, l’Italia e l’Europa hanno con la Russia e prima con
l’Unione Sovietica rapporti proddutivi efficaci e utili.

Io
concepisco il mio lavoro e questo lavoro che comincio ora come
collaboratore di un organo di stampa russo con questo spirito. Io faccio
il giornalista, il mio compito è dare delle buone informazioni:
verificate, corrette, attendibili. Se sono difficili da spiegare, dare
la mia interpretazione dei fatti. Nessuno mi ha chiesto, entrando in
questo lavoro, di uniformare le mie posizioni a quelle di altri. Io dirò
sempre, con grande franchezza, quello che penso, perchè ritengo che sia
il modo migliore per avere degli interlocutori. Un altro interlocutore,
chiunque esso sia: un paese, un collega, uno stato, ha la sua storia, i
suoi principi, la sua politica e le sue motivazioni. E’ ovvio che non
c’è indentità, ma non c’è mai identità. C’è diversità che può essere
grande, grandissima, o piccola. Questo è uno strumento che può favorire
l’avvicinamento delle posizioni e comunque la chiarificazione delle
differenze.

Metto al servizio di questa operazione la
mia conoscenza del pubblico occidentale, di quello italiano nel caso
specifico. Perchè per parlare con questo pubblico bisogna sapere quali
sono gli orientamenti, la psicologia, il senso del tempo e dello spazio
che ogni popolo ha. Siccome ogni popolo ha un senso del tempo e dello
spazio diverso è importante che l’interprete di questa comunicazione
conosca queste differenze. Io grazie alla mia esperienza le conosco e
come tale le metto a disposizione di questo lavoro.

Quindi,
l’accusa del governo estone è, tra le altre cose, molto malfondata. Io
non sono qui per esprimere il punto di vista russo e come tale per
rappresentare un pericolo o una minaccia per la sicurezza nazionale di
nessuno. Al contrario, questo lavoro è la condizione per eliminare ogni
minaccia, ogni ostilità, ogni atteggiamento di incomprensione. I signori
del governo estone che hanno preso questa decisione hanno rivelato
involontariamente un sentimento ostile che hanno riflesso su di me.
Tuttavia questo sentimento ostile però non c’è dentro di me e non c’è
nel lavoro che io farò insieme a La Voce della Russia.

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