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Turchia: alla deriva verso un fascismo postmoderno

'Intervista a Sariyildiz, parlamentare HDP. Racconta il massacro compiuto dall''esercito turco nella città curda di Cizre. A rischio arresto senza l''immunità parlamentare.'

Turchia: alla deriva verso un fascismo postmoderno
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27 Maggio 2016 - 22.29


ATF

di
Giansandro Merli
.

Intervista
a Faysal Sariyildiz, parlamentare HDP per il distretto di Cizre/Şirnak. In
Europa per raccontare il massacro compiuto dall”esercito turco nella città di
Cizre. A rischio arresto dopo la revoca dell”immunità parlamentare.


La revoca dell”immunità ai parlamentari
colpirà esponenti di tutti i partiti politici. L”AKP di Erdogan, come l”HDP dei
curdi, fino ai nazionalisti del MHP e ai kemalisti del CHP hanno diversi
esponenti sotto inchiesta. Perché dite che si tratta di una misura per far
fuori le opposizioni, e in particolare quella curda?

Questa
misura è contro le opposizioni e soprattutto contro l”HDP perché nonostante
l”immunità viene revocata a tutti i parlamentari, non tutti saranno trattati
allo stesso modo o arrestati. Si tratta di una decisione per far arrestare i
deputati curdi e per cancellare l”area politica dell”HDP. In Turchia non esiste
una magistratura indipendente. I giudici sono subalterni ad Erdogan. Pensate
che quando abbiamo raccolto i cadaveri a Cizre, alcuni esponenti della
magistratura hanno detto che quei corpi non erano umani, ma erano corpi di
animali. L”immunità è stata revocata per eliminare l”HDP e imprigionare tutti i
deputati che cercano di lavorare per la democrazia. Hanno già iniziato ad
aprire i processi contro di noi, accusandoci di essere parte di
un”organizzazione terroristica [il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, PKK,
n.d.r.]. In questo momento, stanno attaccando, anche militarmente, tutte le
forze democratiche e i singoli deputati. Tribunali, polizia e AKP collaborano
per farci fuori dal Parlamento.

Cӏ differenza tra le accuse penali
rivolte ai parlamentari dell”HDP e quelle che riguardano gli esponenti delle
altre forze politiche?

Sì,
le indagini contro di noi riguardano interventi in pubblico e dichiarazioni
politiche. Ci accusano di fare propaganda per un”organizzazione terroristica.
Si tratta quasi esclusivamente di reati d”opinione. A parte il mio caso, che è
un”eccezione. Io sono accusato di aver fatto entrare delle armi nella città di
Cizre, durante l”assedio, nascondendole all”interno di una bara. Perfino la
stampa ha negato questa accusa: ci sono foto che dimostrano che trasportavo un
cadavere, ma senza alcuna bara. Per tre mesi sono stato l”unico deputato a
poter entrare nella città. In quel periodo, sono successe cose orrende. Una
volta sono stati uccisi tre anziani e quando hanno portato i loro corpi
all”obitorio gli hanno messo delle pistole nelle mani, sostenendo che fossero
terroristi.

Per
quanto riguarda le inchieste contro i parlamentari dell”AKP, si tratta
principalmente di accuse di corruzione (corruzione che riguarda anche dei
ministri). Gli esponenti del CHP, invece, sono accusati per la maggior parte di
reati connessi all”oltraggio verso il Presidente della Repubblica. Anche per
quanto riguarda i numeri ci sono grandi differenze. Il CHP ha 51 parlamentari
indagati in 179 processi. L”AKP, 27 parlamentari in 46 processi. L”MHP, 7
parlamentari in 17 cause. L”HDP, 49 parlamentari in 354 processi. Anzi,
scusate… proprio mentre parlavo i parlamentari sotto indagine sono diventati
53. Su 59 presenti in Parlamento.

Perché alcuni parlamentari del CHP hanno
votato a favore di questa riforma?

Quello
che abbiamo letto sulla stampa è che i militari hanno esercitato forti pressioni
sul partito, partecipando anche a una riunione del comitato centrale. Non tutto
il partito ha votato a favore della revoca dell”immunità, ma solo il suo
esecutivo. Ritengono l”HDP un pericolo e vogliono “proteggere lo
Stato”, anche sostenendo Erdogan. Hanno detto sin dall”inizio che
avrebbero votato per la revoca, nonostante questa misura contraddica il dettato
costituzionale. Ormai la popolazione turca sta scivolando rapidamente verso uno
sciovinismo sempre più estremo, per cui nessun partito si assume la
responsabilità di proteggere l”HDP. E non dimentichiamo che il CHP è una
formazione politica fortemente inserita all”interno degli apparati dello Stato
turco. È una vergogna che questa organizzazione sia ancora membro del Partito
Socialista Europeo! [di cui fa parte il PD e, per la Turchia, lo stesso HDP,
n.d.r.].

Quale sarà la risposta dell”HDP e del
movimento curdo nel caso in cui i parlamentari vengano arrestati?

Non è ancora stato deciso. Noi vogliamo
condurre una lotta democratica e politica all”interno della Turchia. Ma
ovviamente ci sono delle variabili. Il nostro co-presidente ha detto che se
questa misura verrà portata fino in fondo, come partito saremo rispettosi delle
decisioni del popolo. Ci saranno assemblee regionali per scegliere le forme di
lotta. Anche perché la situazione nel Kurdistan turco continua ad essere molto
tesa. A Şirnak ci sono scontri continui e l”esercito turco sta subendo molte
perdite. Nonostante non vogliano ammetterlo e per non far crollare il morale
dei soldati nascondano perfino i corpi dei militari caduti. Quale sarà la
risposta dell”HDP e del movimento curdo nel caso in cui i parlamentari vengano
arrestati?

La revoca dell”immunità ha provocato
alcune reazioni a livello internazionale. Il Presidente del Parlamento Europeo
Martin Schulz ha condannato questa decisione. Mentre Angela Merkel ha
minacciato di fermare la liberalizzazione dei visti se la Turchia non rispetta
la democrazia, cioè «un sistema che si basa su una magistratura indipendente,
una stampa indipendente e un parlamento forte». Tre pilastri già
abbondantemente crollati nel paese di Erdogan. Dopo tutto quello che è accaduto
in questi mesi, l”accordo sui rifugiati, il silenzio sul massacro di Cizre,
secondo l”HDP il processo di integrazione europea può ancora essere un fattore
di democratizzazione dello Stato turco oppure no?

L”Europa
ha i suoi principi e noi crediamo che possa spingere la Turchia verso una
democratizzazione dello Stato. Con questo obiettivo, abbiamo sempre sostenuto
il fatto che l”applicazione dei principali protocolli internazionali sui
diritti umani fosse prerogativa per l”ingresso nell”UE. E questo sarebbe un
bene, perché tutti sappiamo che la Turchia vive una pericolosa deriva verso una
forma di fascismo postmoderno. In queste settimane ho girato tanto in Europa e
ho incontrato esponenti di numerosi partiti: tutti sanno bene che Erdogan ha
costruito un governo autoritario e fascista. Il problema è che continuano a
perseguire un pragmatismo miope. E questa miopia diventa ancora più grave nel
momento in cui la Turchia affonda a causa dell”autoritarismo di Erdogan. Se non
cambia la prospettiva, l”Europa rischia di subire conseguenze molto pesanti:
Erdogan sta usando tutte le armi a sua disposizione, dal sostegno a Daesh ai
flussi migratori provenienti dalla Siria. La realpolitik europea fa finta di
non vedere chi ha mandato camion pieni di armi ai terroristi di Daesh (fatto
documentato da foto e articoli di giornalisti turchi) o chi è responsabile
della produzione di flussi migratori dalla Siria e all”interno della stessa
Turchia. Inoltre, le politiche europee di sostegno a Erdogan stanno fomentando
le diverse forze fasciste della società turca. In questi giorni, si parla molto
del genocidio degli armeni, della loro deportazione in massa. Oggi in Turchia
cӏ chi chiede le stesse misure nei confronti dei curdi. Lotteremo e
resisteremo affinché al popolo curdo non tocchi la stessa sorte.

Quest”intervista
è stata pubblicata in forma più breve su Il Manifesto del
27/05/2016, a pag. 8., con il titolo «L”Ue chiude gli occhi sullo sciovinismo
turco».

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