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I Grandi Mercanti del Web ora vogliono setacciare gli utenti

'Gli obiettivi delle origini sono per loro stati raggiunti. I pezzi grossi della Rete hanno vinto, ora ''selezionano'' le truppe digitali non ossequiose. [Glauco Benigni]'

I Grandi Mercanti del Web ora vogliono setacciare gli utenti
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3 Marzo 2017 - 21.13


ATF

Conferenza “REGOLAMENTAZIONE
DELL”ONLINE – NO A PROPOSTE LIBERTICIDE”

Intervento di Glauco Benigni presso SALA
ISMA/SENATO – 2 MARZO 2017

Tratto da: [url”pandoratv.it/?p=14843.”]http://www.pandoratv.it/?p=14843[/url]

di Glauco Benigni*.

Se carico
filmati erotici su You
Tube mi chiudono l”account, se li
carico su Youporn posso fare milioni di visionamenti. Se pubblicizzo medicine
che possono avere effetti dannosi è OK, se informo sulla relazione tra vaccini
e casi di autismo fuorvio l”opinione pubblica. Se insulto il Capo dello Stato
su una pagina Face
book che ho aperto in Italia
rischio sanzioni e galera, se lo faccio da una pagina aperta in un”altra
nazione deregolata non mi succede niente.

Cӏ qualcosa
che non va. Gli estensori del DDL Gambaro non se ne rendono conto? Strano!

Nessuno può
ancora pensare che noi siamo qui a discutere questioni risolvibili con leggi
nazionali. Credo che siate d”accordo.

La libertà e
il controllo nel web, le norme che dovrebbero regolarlo, i grandi soggetti che
lo hanno costruito e lo animano… e cos
ì via, sono a ogni effetto QUESTIONI e SOGGETTI GLOBALI, quindi è meglio alzare il punto di vista
dell”osservatore, il più in alto possibile, per cercare di avere una visione
d”insieme di un fenomeno molto esteso, molto dinamico e complesso.

Alle Nazioni
Unite, per esempio, sin dal 1995 si pose la questione delle norme nel web.
Dieci anni dopo a seguito del debutto di YouTube, nel 2005, e poi di Facebook – una delle
Agenzie ONU, la International Telecommunications Union di Ginevra, cominciò a
convocare tutti i Soggetti interessati agli IGF – “Forum sulla Governance
di Internet”. Proprio ieri si sono avviate le prime consultazion
i dell”IGF 2017 a Ginevra e i lavori, in questo
momento, sono in corso. Quali sono le aspettative e i risultati dopo 12 anni di
incontri? Scarsi. Perché? Per tanti motivi.

La materia è
in costante progress
o, coinvolge centinaia di Trattati
Internazionali e contrappone gli interessi dei Governi (e dei Militari) a
quelli dei Mercanti e a quelli dei Popoli. I mercanti non amano il metodo di
voto dell”ONU dominato dalla presenza dei Governi, quindi rallentano e
impediscono le decisioni in nome della libertà di commercio e della frenetica
innovazione tecnologica e hanno fatto adottare all”assemblea il sistema
multi stake holder. Questo modello di misurazione delle volontà riconosce agli
stake holders, ovvero i portatori di
interessi, pari peso e dignità. Chi sono gli stake holders? Governi, Aziende (sia Commerciali che Tecnologiche),
Accademie e la Società Civile. Quindi quando si tratta di decidere rispetto
alla
governance
di Internet
, un Governo ha pari peso e
dignità di una multinazionale.
È così. Al tavolo è chiamata ad
esprimersi anche la
società
civile, ma le sue rappresentanze non hanno fondi è spesso
sono organizzate in grandi sigle internazionali che vivono ufficialmente di
donazioni, ma in realtà sono interlocutori senza voce mossi da lobbisti occu
lti.

Risultato? A
parte qualche modifica dell”ICANN – l”anagrafe planetaria del web, voluta dal
Ministero del Commercio USA, che attribuisce Nomi e Domini – ciò che si è ottenuto
in 12 anni è stato solo il mantenimento e l”esaltazione del dialogo. Un
risultato apprezzabile – dicono i liberisti – che ha consentito alla Rete di
crescere, espandersi e di non spezzarzi in N. tronconi : una rete cinese, una
araba, una occidentale e così via.
È così!

Lo stato del
dibattito è molto alto e vivace durante gli IGF ma non si arriva a nulla se non
a fotografare ciò che i G
iganti
del Web
modificano incessantemente a loro
vantaggio. In sostanza la rete (di TUTTI) è nelle salde mani di pochi,
cosiddetti Over the Top, che
ne fanno ciò che vogliono.
È strano che i firmatari del DDL
Gambaro non lo sappiano.  

Passiamo
all”Europa. Nel nostro continente le
istituzioni preposte alla creazione
di regole per il web, sono apparse molto distratte, che strano!, e hanno
tollerato l”insediamento dei Giganti in territorii fiscalmente agevolati e
deregolati quali l”Irlanda e il Lussemburgo. fino ad accorgersi recentemente
che:

1) i Giganti
Over the Top, guarda caso, tutti originati in USA, non pagano in Europa le
tasse che dovrebbero. Secondo Forbes,
nel 2016, si tratterebbe di cifre comprese tra 50 e 70 MLD di Euro/anno
sottratti al fisco da quegli stessi soggetti ai quali qualcuno vuole affidare
il controllo delle fake news in rete.
Strano anche questo.  

2) L”Europa
si è accorta anche che la rete può essere la sede di attività losche e violente.
In qualche anno si è passati dall”indignazione per gli schiaffoni in classe
filmati e caricati su You
Tube, alla scoperta del traffico di
organi nel
c.d. deep web e dei siti che organizzano stragi.
A quel punto le
istituzioni europee hanno cercato di correre ai ripari ma non risulta che ci sia alle
viste un testo di norme condivisibile da tutti gli Stati membri, pertanto ogni
Governo locale sta agendo in modo autonomo e diverso dagli altri. La vicenda
del DDL Gambaro si inscrive in questa scena. Poco più di un mese fa, il 25
gennaio 2017, l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa,
un organismo internaz
ionale privo di poteri e che non ha
niente a che fare con il C
onsiglio Europeo, ha approvato il
rapporto “Media online e giornalismo: sfide e responsabilità”, presentato dalla
Sen. Gambaro.

Obiettivo:
promuovere la disciplina dell’informazione online come avviene per quella
offline, usando gli strumenti già a disposizione negli ordinamenti giuridici
nazionali…, e consentendo ai Giganti dele Web l’uso di selettori software
(algoritmi) per
“rimuovere i contenuti falsi,
tendenziosi, pedopornografici o violenti”.

La Senatrice è
tornata a casa con questa missione e che ha fatto? Il
7 febbraio ha presentato un DDL al Senato che:

– ha molto poco a che vedere con il suo Rapporto
presentato al Consiglio d”Europa, in cui si disegnava una scena ben più ampia e
complessa
;

– sembra scritto da sacerdoti della Verità di Stato;

– utilizza gli ordinamenti giuridici nazionali
soprattutto in chiave di repressione locale

Рadombra infine un sogno : la soluzione ̬ il
rilancio di un immenso Ordine dei Giornalisti disclipinati da una legge di 60
anni fa!

Il ruolo e le
responsabilità dei Giganti del Web non vengono mai menzionat
i. Strano!

Eppure, lo
sanno
tutti, i maggiori players della
vicenda Internet sono un drappello di Corporations
targate USA. Tra queste : Google-You
Tube (confluita in Alphabet),
Facebook, Amazon, e-Bay, Yahoo, PayPal. Ognuno di loro, è stato ampiamente
dimostrato, chi più chi meno, lavora alacremente a raccogliere Big Data e li
passa poi ai
pubblicitari e ai servizi segreti. Addirittura, per legge (il Patriot Act), li passa alla NSA statunitense. Queste sono le loro principali ragion
d”essere.

 Il loro ruolo, dopo una stagione di seduzione, di
promesse di libertà di espressione e di uguaglianza e dopo la nascita dei
social network, si è rivelato per quello che è: sono megastrutture
“pompate nelle Borse”, grandi evasori fiscali, al servizio dei
mercanti globali, alleate con alcuni Governi e in guerra con altri.

Il loro fine
ultimo è, concedere visibilità in cambio della gestione e del controllo della
privacy, degli spazi pubblicitari e dell”e-commerce. In pochi anni hanno mutato
la vita sociale, la produzione della cultura, il commercio e hanno creato stili
di vita sempre più uniformi. Grazie all”immenso fenomeno dei Contenuti Generati
dagli Utenti, ai sistemi di cross selling
in rete, all”impero delle carte di credito, etc… l”alleanza OTT – Mercanti, a
partire dal 2009 ha prodotto enormi risultati. Tra questi è rilevante
l”avvenuta sudditanza dei Media mainstream al Potere, che era già in
latenza ma si è conclamata, grazie alla sottrazione di risorse pubblicitarie
che sono state destinate al web. Oggi nessun Editore è ormai più
indipendente, tutti vengono usati a sostegno della visione di Potere
… e
forse questo è anche il motivo per cui il DDL Gambaro li esclude dalle sanzioni?

E arriviamo
ai
Contenuti
Generati dagli Utenti, i
CGU (blogs,
pagine FB, canali YT, etc…). Credo sia la prima volta che vengono menzionati
con tale dicitura – all”art.8 – in un DDL. Le sanzioni e le pene sono pensate
soprattutto per loro. Questo imponente fenomeno che coinvolge nel mondo 2 Mld
di utenti solo su FB e YT, riguarda in Italia 50 milioni di acco
unts. E di questi il 10% è considerabile “antagonista”. Il fenomeno
non è mai stato analizzato a fondo da giuristi, economisti e politici. I CGU
hanno scardinato negli ultimi 12 anni alla radice la Comunicazione di Massa e quindi
anche la Politica e il Costume. Ma ora si stanno rivelando un boomerang. Perch
é? Avendo ridotto di molto l”autorevolezza dei media tradizionali ed
essendosi sostituiti ad essi in occasioni altamente strategiche grazie a
testimonianze scritte e filmate imprevedibili e non controllabili, i CGU hanno
consentito la misurazione di una mente collettiva tumultuosa, non conformista,
populista e non riconducibile alla divisione classica Destra/sinistra. Però
MOLTO REALE, attiva e determinante per l”organizzazione del consenso non solo
elettorale (vedi Brexit, NO alla riforma costituzionale, Trump e il dibatt
ito su Europa matrigna, Euro, Signoraggio bancario, debito predatorio,
etc…).

Quindi il
Potere cerca di correre ai ripari.

La domanda è:
perchè non c”è stato il SETACCIO alle origini? Perchè non ci doveva essere.
Almeno nella fase in cui gli OTT hanno usato i CGU per raggiungere alcuni
obiettivi prima impensabii tra i quali la sudditanza generalizzata. Per
diventare sudditi e partecipare all”orgia digitale bastava e basta un semplice
“I accept”… “Io accetto le norme di Chi mi ospita”. Oggi
però, su pressione di alcuni Governi e potentati gli OTT stanno cominciando a
“setacciare”…. tanto gli obiettivi delle origini sono per loro
stati raggiunti… i Big
Data sono stati accumulati… la
pubblicità ingannevole dilaga a costi minimi per gli inserzionisti…. il
mainstream è asservito, centinaia di milioni di umani vengono veicolati
all”acquisto di merci e servizi di massa, globalizzati e inquinanti. I Mercanti
hanno vinto, ora “selezionano” le truppe digitali che appaiono non
ossequiose.

Accenniamo
ora all”evanescente concetto di fake news,
bufale, notizie vero/falso… questo tipo di comunicazione esiste da sempre (dai
tempi di Nerone, dai tempi di Giordano Bruno). La novità è che la rete è un
enorme amplificatore di TUTTO, quindi anche di fake news, le sue caratteristiche di velocità e ubiquità e
possibile anonimità, la rendono una dimensione in cui il vero e il falso
possono coincidere nello stesso spazio tempo. Questo determina aspetti politici
e sociali inaspettati..

Quando il
Potere planetario, organizzato nelle sue diverse aree di influenza, nonostante
abbia sottratto sovranità ai governi locali, si accorge che i media al suo
servizio non sono in grado di raggiungere un”organizzazione del consenso per
esso soddisfacente; quando si accorge che esistono
sacche quali Wikileaks e Anonimous e milioni di CGU che sono incontrollabili e
destabilizzanti, il Potere Planetario si innervosisce e tira le orecchie ai
Governi Locali lanciando una semplice parola d”ordine “meno libertà e più
controllo”… datevi da fare ognuno sul proprio territorio. E cos
ì si mette in moto la macchina del Controllo e talvolta, come nel caso del
DDL Gambaro, va fuori strada e diventa la macchina della repressione.

I firmatari
tentano di addolcire la pillola con le proposte di alfabetizzazione e
promozione dell”uso critico dei media online. Bene! Oltre che nelle scuole
secondarie (se mai la faranno) la facessero in prima serata sulle reti RAI,
visto che tanto paghiamo sempre NOI. 

Ma diciamoci
una verità: perchè il DDL Gambaro non menziona e reprime le bufale diffuse
dalla pubblicità e dai Media mainstream? Perchè non controlla e reprime le
migliaia di fake news che ogni giorno circolano in rete mascherate da
suggerimenti per fare affari nelle Borse? O addirittura per salvare i risparmi
di una vita, mettendoli in realtà a rischio? Queste sì che sono fake news
destabilizzanti. Eccome!

Noi però non
possiamo dimenticare che “la democrazia punisce i fatti compiuti mentre è
la dittatura che punisce le opinioni “.  
 

* Glauco Benigni ̬ presidente di WAC РWeb Activists Community

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