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di Giulietto Chiesa.
È cominciata, com’era previsto,
immediatamente. La prima mossa l’ha fatta Putin, il
quale ha deciso che Kiev dovrà ora pagare il gas che riceve da Mosca
con due mesi d’anticipo.
immediatamente. La prima mossa l’ha fatta Putin, il
quale ha deciso che Kiev dovrà ora pagare il gas che riceve da Mosca
con due mesi d’anticipo.
A cliente moroso (e ostile) credito
zero. E fin dall’inizio di aprile il prezzo del gas
russo per l’Ucraina è stato aumentato dell’80%, fino a
485$ per 1.000 metri cubi di gas.
zero. E fin dall’inizio di aprile il prezzo del gas
russo per l’Ucraina è stato aumentato dell’80%, fino a
485$ per 1.000 metri cubi di gas.
Due decisioni non meno politiche che
economiche. L’Ucraina deve ancora pagare arretrati per 2,2 miliardi
$. Per giunta Putin ha cancellato lo scontro di 100$ ogni 1.000
metri cubi che la Russia concedeva in precedenza come compenso
per mantenere la base navale di Sebastopoli in Crimea. Adesso che la
Crimea è diventata russa, niente più sconti.
economiche. L’Ucraina deve ancora pagare arretrati per 2,2 miliardi
$. Per giunta Putin ha cancellato lo scontro di 100$ ogni 1.000
metri cubi che la Russia concedeva in precedenza come compenso
per mantenere la base navale di Sebastopoli in Crimea. Adesso che la
Crimea è diventata russa, niente più sconti.
Non tutto è però scritto nel
marmo. Putin ha fatto sapere che “se ne può discutereâ€. Ma
queste sono le condizioni e, se Kiev tiene duro e continua a
non pagare, da queste condizioni Putin non torna indietro. Adesso la
Commissione Europea cerca un piano urgente. Se la frizione
diventa uno scontro, la Russia può chiudere i rubinetti e l’Europa
resterebbe a secco. Non può permetterselo. Kiev risponde picche a
Putin e propone di realizzare un “flusso inversoâ€, cioè propone
di usare il gas russo che passa per la Slovacchia, l’Ungheria e la
Polonia. Ma questo trucco è vietato dai contratti già firmati e chi
lo attuasse si troverebbe a dover pagare enormi penali e a
subire ritorsioni.
marmo. Putin ha fatto sapere che “se ne può discutereâ€. Ma
queste sono le condizioni e, se Kiev tiene duro e continua a
non pagare, da queste condizioni Putin non torna indietro. Adesso la
Commissione Europea cerca un piano urgente. Se la frizione
diventa uno scontro, la Russia può chiudere i rubinetti e l’Europa
resterebbe a secco. Non può permetterselo. Kiev risponde picche a
Putin e propone di realizzare un “flusso inversoâ€, cioè propone
di usare il gas russo che passa per la Slovacchia, l’Ungheria e la
Polonia. Ma questo trucco è vietato dai contratti già firmati e chi
lo attuasse si troverebbe a dover pagare enormi penali e a
subire ritorsioni.
Kiev potrebbe decidere di
bloccare tutto il flusso di gas russo che va in Europa
attraverso i suoi gasdotti. Ma può farlo? Se lo facesse si
metterebbe contro molti consumatori europei di gas, che si
schiererebbero con la Russia contro l’Ucraina. Sarebbe in
violazione di tutti i contratti del 2009 che Kiev ha giÃ
sottoscritto. Un bel guaio.
bloccare tutto il flusso di gas russo che va in Europa
attraverso i suoi gasdotti. Ma può farlo? Se lo facesse si
metterebbe contro molti consumatori europei di gas, che si
schiererebbero con la Russia contro l’Ucraina. Sarebbe in
violazione di tutti i contratti del 2009 che Kiev ha giÃ
sottoscritto. Un bel guaio.
Chi pagherà la bolletta del gas
ucraino? Al momento non lo sa nessuno. Tutti gli altri negoziati
politici, la riforma della costituzione, i referendum per autonomie e
sovranità che pendono in tutte le regioni russofone dell’Ucraina,
lo status dei russi in Ucraina, dipenderanno da questa partita.
ucraino? Al momento non lo sa nessuno. Tutti gli altri negoziati
politici, la riforma della costituzione, i referendum per autonomie e
sovranità che pendono in tutte le regioni russofone dell’Ucraina,
lo status dei russi in Ucraina, dipenderanno da questa partita.
Dall’altro lato la NATO ha fretta
e vuole prendersi l’Ucraina senza porre tempo in mezzo. SarÃ
un’estate drammatica, anche se fino al 25 maggio (data
elettorale presidenziale) nessuno vorrà tagliare i nodi con un colpo
di spada.
e vuole prendersi l’Ucraina senza porre tempo in mezzo. SarÃ
un’estate drammatica, anche se fino al 25 maggio (data
elettorale presidenziale) nessuno vorrà tagliare i nodi con un colpo
di spada.
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È
cominciata la raccolta fondi per pandoratv.it.
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strumento per difendere il bene comune.
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Una
cosa è certa, certissima: i padroni dell”universo un”informazione
degna di questo nome non ce la daranno mai. Non ci resta che rompere
gl”indugi e cominciare a crearla noi. Con i nostri mezzi, tutti
insieme. Quindi non vi chiedo soldi per me, ma di pensare alla nostra
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poi, essere schiavi di Bruno Vespa, e dei maggiordomi, è perfino
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diverso, un futuro migliore.
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Giulietto
Chiesa
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