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Giulietto al Fatto: Pandora dà le notizie che voi censurate

'Giulietto Chiesa replica agli insulti di un corsivista del Fatto, che ha raccolto a suo modo l''eredità di Craxi: ''cerchiamo le notizie che voi scegliete di nascondere''.'

Giulietto al Fatto: Pandora dà le notizie che voi censurate
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27 Aprile 2014 - 00.49


ATF

di Giulietto Chiesa.

Il Fatto Quotidiano mi dedica un
attacco in perfetto stile maccartista, proprio da caccia alle
streghe. Non firmato, quindi redazionale.

Mi aspettavo con sincera trepidazione,
anzi con viva curiosità,  che un tale attacco nei miei
confronti, personale, diretto, insultante, avvenisse sulle pagine di
Repubblica, o del Pompiere della sera. Invece mi viene
dal Fatto. Singolare, ma non troppo, se si sono lette le sue
cronache “ucraine” di questi ultimi mesi, tutte schierate dalla
parte degli Stati Uniti, dell’Europa (pardon della Germania,
Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania).

Ma ciascuno si sceglie i compagni di
strada che ritiene opportuni. E buon viaggio attorno al sole.

È vero, confesso, Pandoratv.it usa le
immagini di Russia Today. Abbiamo un accordo formale, scritto, per
farlo, gratis.  Sapete perché lo facciamo? Perché abbiamo
verificato che RT dava, e da, notizie di gran lunga più complete, e
corrispondenti ai fatti, di tutto il mainstream occidentale. 
Che, per esempio, non ha mostrato le immagini dei poliziotti di
Maidan  bruciati dai pacifici dimostranti nazisti armati di
lanciafiamme. Potrei aggiungere che, se ci fosse stata, e ci fosse,
un”informazione decente in questo paese, non avrei pensato a
pandoratv.it. E se avessi potuto attingere a immagini non censurate
dei media occidentali, non avrei fatto ricorso a quelli di RT. Dunque
risponderei molto semplicemente così: fornite le notizie, non
censuratele. Così potrei fare riferimento a voi. Ma voi le avete
ignorate, le notizie. Dunque siete i primi responsabili.

Infatti John Kerry ne ha chiesto, in
nome del più limpido pluralismo, l’oscuramento. E, nel caso che
qualcuno decida di oscurare anche pandoratv.it, si può star sicuri
che lo farà con gli stessi argomenti usati dal maccartista che ha
scritto il commento del Fatto. Per altro Kerry vuole oscurare
RT, ma gli USA trasmettono in tutto il mondo, in tutte le lingue, la
loro propaganda. La Polonia tenta di sovvertire la Bielorussia con
radio e tv. E l”elenco sarebbe lungo, a dimostrare che l”Occidente
usa due pesi e due misure a tutto campo. 

Dire che siamo dei “velinari” di RT
è semplicemente un insulto (si ricorre all’insulto quando non si
hanno argomenti). Al quale rispondiamo con l’invito a visitare
pandoratv.it , per sincerarsene.

Infine l’insulto più qualificante
(per chi lo ha scritto). Io sarei un dipendente di Putin, che,
sapesse cosa dico, mi “licenzierebbe”. Qui ci sarebbero gli
estremi per una querela, ma non voglio aspettare dieci anni per avere
ragione. La ragione è già tutta nella mia storia professionale di
corrispondente e di scrittore. Non ho bisogno di altro. Mi accontento
del dettaglio che il primo che cercò di calunniarmi con l’accusa
di essere stato pagato dal KGB – mi riferisco a Bettino Craxi – fu
condannato da un tribunale italiano a risarcirmi per diffamazione. E”
ben vero che non pagò niente, essendo passato, nel frattempo, a
miglior vita nella veste di latitante. Ed è altrettanto vero che
nemmeno i suoi eredi pagarono una lira, in quanto – udite, udite –
“rinunciarono all”eredità“. Ma io conservo ben custodita
la sentenza del tribunale, e mi basta.

Infine  il mio presunto,
presuntissimo, “passo falso”. Avrei detto che coloro che, nel sud
est di Ucraina  si difendono contro la Giunta Militare di Kiev,
sarebbero dei “russi”. Passo falso? Lapsus?

Chi scrive non sa, evidentemente, 
che in Ucraina ci sono all’incirca dieci milioni di russi. Che sono
cittadini di Ucraina, ma che sono anche russi. E che non si fidano
dei gestori provvisori di Kiev. Purtroppo chi mi accusa manca
dell’informazione elementare dei fatti. Come possa informare gli
altri, in queste condizioni,  è un mistero.  Semmai potrei
essere accusato di avere semplificato la questione. Infatti non sono
solo russi, quelli che si difendono contro la Giunta Militare
golpista di Kiev. Ci sono anche molti ucraini non russi.

Di seguito, il corsivo anonimo apparso sul
Fatto.

Cronache marziane

«Il
passo falso di Giulietto
»

Il
Fatto Quotidiano
, 26
aprile 2014.

Il realista Giulietto Chiesa, pardon lo
“zarista” Giulietto, ancora una volta si è mostrato più zarista
dello zar Putin. Tutto impegnato a spiegare su Pandora tv – una
multipiattaforma via web che si definisce portatrice di informazione
indipendente, ma che in realtà veicola le veline di Russia Today, il
network mediatico del Cremlino, come si legge sul sito ufficiale –
quanto i soliti Stati Uniti siano ancora una volta i manovratori
occulti e i responsabili della crisi ucraina, non si accorge del suo
lapsus freudiano e va dritto alla meta: convincerci della generosità
di Putin che vorrebbe proteggere i fratelli russofili dai cattivoni
occidentali. Peccato che, parlando dei prodi ucraini dell’est che
combattono per tornare a far parte della Russia, li definisca
“russi”. Se lo sentisse Putin, che nega di aver mandato in
territorio ucraino suoi agenti a combattere travestiti da
separatisti, lo licenzierebbe.

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