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Cari colleghi e amici,
trovandomi fuori Italia non posso prendere
parte all”iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle sul tema – che io
ritengo assolutamente cruciale – della partecipazione dell”Italia alla
Nato.
Cerco di farvi pervenire, nella inevitabile forma sintetica, le mie
opinioni.
parte all”iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle sul tema – che io
ritengo assolutamente cruciale – della partecipazione dell”Italia alla
Nato.
Cerco di farvi pervenire, nella inevitabile forma sintetica, le mie
opinioni.
La discussione in materia è benvenuta. Sono decenni, letteralmente, che
questo tema è rimasto al di fuori dell”attenzione pubblica in Italia. Al
punto che la stragrande maggioranza degli italiani non sanno nulla
della Nato, di come è nata, di come è stata utilizzata e da chi, di come
si è trasformata nel tempo alle spalle dei cittadini di un paese che,
da tempo, non è più sovrano.
Plaudo quindi alla vostra iniziativa e alle domande che voi avete posto,
a voi stessi e a tutti gli italiani. Esse aiuteranno molti a capire
meglio la situazione nella quale ci troviamo – e ci troveremo – di grave
pericolo per le sorti dei nostri figli.
È a mio avviso del tutto evidente che la Nato è divenuta lo strumento
che prepara una guerra di vaste dimensioni contro la Russia, oggi, e che
si accinge a imporre le decisioni dell”Occidente al resto del mondo. Il
secondo obiettivo, dopo la Russia, è già stato individuato: è la Cina.
Non cӏ bisogno di portare qui documenti a sostegno: sarebbero volumi.
Il problema che io vedo, leggendo le vostre posizioni di partenza, è che
avete già in sostanza stabilito il punto di arrivo di questa
riflessione. Cioè avete già deciso che si deve “correggere” la Nato e si
deve individuare i modi di “modificare” la presenza dell”Italia
nell”Alleanza Atlantica. Ciò costituisce un serio errore grave di
metodo, poiché mette il carro davanti ai buoi. A una tale conclusione si
può giungere solo dopo aver accertato se si può “correggere” la Nato e
se si può modificare la partecipazione dell”Italia alla Nato.
Entrambe le cose sono tecnicamente e politicamente impossibili da
realizzare. Ma, soprattutto mi paiono derivare da una carenza di visione
della crisi mondiale in atto e dei pericoli che corriamo affrontandola
con uno strumento così pericoloso come quello che gli Stati Uniti (non
noi) hanno nelle loro mani. Infatti l”Italia non ha la minima
possibilità di influire sulle loro decisioni e dunque è stata giÃ
ripetutamente trascinata in guerra , contro la propria Costituzione,
contro i propri interessi, contro la propria sicurezza.
Sotto I nostri occhi, e con il nostro silenzio succube, abbiamo
consentito che la Nato rimanesse in vita anche nel momento in cui moriva
e si scioglieva il patto di Varsavia. E poi abbiamo consentito che la
Nato si espandesse fin dentro i confini della non più esistente Unione
Sovietica, anche quando l”URSS non esistette più e fu sostituita da una
Russia che ufficialmente era divenuta un partner e non un nemico
dell”Occidente.
E ora assistiamo a un”operazione di preparazione alla guerra contro la
Russia, e vi partecipiamo con le nostre forze armate. Un”operazione
dalla quale non possiamo sottrarci. I tempi sono drammaticamente
stretti. La Nato sta armando l”esercito di un paese come l”Ucraina che è
guidato da un governo uscito da un colpo di Stato che l”Italia ha
politicamente giustificato. La Nato sta occupando letteralmente le tre
repubbliche del Baltico e la Polonia, dove il passato nazista non è mai
stato denunciato e dove i diritti delle minoranze sono pesantemente
violati. La Turchia attuale è un paese antidemocratico, che appoggia
apertamente il terrorismo di Daesh. E sono solo alcuni fatti palesi.
Cӏ qualcuno che pensa, seriamente, che tutto questo sia solo un
“errore”? C”è qualcuno che pensa, seriamente, di poter fermare con
qualche “correzione” la follia isterica che spinge in queste direzioni?
Io credo che sia necessaria una proposta concreta. In questa situazione,
si estremo pericolo, l”Italia deve chiedere una sospensione immediata
degl”impegni militari, che consenta al nostro paese di misurare i suoi
obblighi e i suoi rischi. Occorre per questo non solo un dibattito
parlamentare approfondito, ma anche un dibattito pubblico nel paese, che
coinvolga l”opinione pubblica e il sistema informativo. Nello stesso
tempo il governo italiano deve chiedere un”assemblea straordinaria della
Nato, a livello dei capi di stato e di governo, per esaminare quali
sono le linee strategiche di ciascuno dei suoi membri e verificare la
conciliabilità delle diverse valutazioni. Solo a questo momento saranno
possibili decisioni comuni su base di consenso. Un consenso che adesso
non cӏ.
Mi auguro che la vostra discussione aiuti voi e tutti noi a rispondere
agli interrogativi che voi stessi vi siete posti. Per quanto mi riguarda
vi prego di considerarmi a disposizione per fornire le mie competenze e
la mia esperienza allo sviluppo di una discussione che le forze
democratiche di questo paese e dell”Europa non possono più dilazionare.
Rimanere nella Nato significa lasciare via libera alla marcia insensata
verso una guerra che sarà la distruzione della nostra civiltà .
Buon lavoro,
Giulietto Chiesa, direttore di pandoratv.it
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