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di Pepe Escobar.
tradotto da ComeDonChisciotte.org.
” Il Modello unipolare del Mondo ha fallito.”
– Vladimir Putin – San Pietroburgo, 22 Maggio 2014
protagonisti si sono re-incontrati al Forum Economico di San Pietroburgo
– la risposta russa a Davos. Venerdì, il Presidente russo Vladimir
Putin, fresco dal suo trionfo di Shanghai, rivolgendosi ai partecipanti
ha buttato giù il palazzo.
Ci vorrà tempo per valutare gli
effetti reali del ciclone della scorsa settimana in tutte le sue
complesse implicazioni. Ecco alcuni dei punti salienti di San Pietroburgo, in dettaglio
c’erano molti CEO Occidentali perché l”amministrazione Obama aveva
fatto pressioni ( per non partecipare) – come parte della politica di
“isolamento della Russia”? – Non molti di meno; Goldman Sachs e Morgan
Stanley possono aver snobbato l’evento, ma gli europei che contano c’erano, hanno visto, hanno parlato e hanno promesso di continuare a fare affari.
E soprattutto gli asiatici erano onnipresenti.
Considerate questo fatto come un altro capitolo della vendetta cinese
per il tour asiatico del Presidente USA Barack Obama dello scorso mese
di aprile, che è stato presentato come ” un tour di contenimento della Cina“. [1]
Il primo giorno del forum di San Pietroburgo ho partecipato a questa sessione cruciale sul partenariato economico strategico Russia-Cina. Fate molta attenzione : la tabella di marcia dice tutto.
programma di unire il programma per lo sviluppo dell” Estremo Oriente
della Russia con la strategia per lo sviluppo della Cina nord-orientale,
in un concetto integrato”.
emergendo e che è destinata a sfidare tutte le “indispensabili ”
eccezioni che saranno sollevate. Un paragone con un semplice patto
cino-sovietico risulta infantile. Il putsch in Ucraina – parte del pivot
di Washington per “contenere” la Russia – è servito solo ad accelerare
il pivot – il perno – che la Russia sta mettendo in Asia, operazione
che, comunque, presto o tardi sarebbe stata inevitabile.
ascoltate, quello che ho visto sono stati dei blocchi che si stanno
creando per costruire la Nuova Via della Seta cinese, il cui fine ultimo è quello di unire, attraverso scambi e commercio, niente meno che Cina, Russia e Germania.
Per Washington, questo è più di un anatema. Come risposta si sono
spacciate un paio di tesi che, in teoria, dovrebbero garantire un
monopolio americano su due terzi del commercio mondiale; la Trans-Pacific Partnership
(TPP) – che è stata sostanzialmente rigettata da partner asiatici
chiave come Giappone e Malesia durante il viaggio di Obama – e l”ancor
più problematico Partenariato Transatlantico con l”UE, che gli europei in genere aborrono del tutto (Trad Ita Breaking bad nel Natostan del sud,
Asia Times Online, 15 Aprile 2014 ). Entrambe queste offerte si stanno
negoziando in segreto e saranno vantaggiose essenzialmente per le sole
multinazionali USA.
Per l”Asia, la Cina invece propone una zona di libero scambio ”Asia-Pacifico”;
dopo tutto, la Cina è già il principale partner commerciale dei 10
membri dell”Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (ASEAN) .
Per l”Europa Pechino propone una estensione della ferrovia che in soli 12 giorni collega Chengdu, capitale del Sichuan con Lodz in Polonia, attraversando il Kazakistan, la Russia e la Bielorussia. L”accordo prevede la rete ferroviaria Chongqing – Xinjiang -Europa,
con capolinea a Duisburg, in Germania. Nessuna meraviglia che questa
sia destinata a diventare la via commerciale più importante del mondo. [2]
C”è di più. Un giorno prima della ratifica dell’ accordo sul gas
Russia-Cina, il presidente Xi Jinping ha chiesto niente meno che
disegnare una nuova architettura sulla cooperazione per la sicurezza
asiatica, che includa ovviamente la Russia e l”Iran ed escluda gli USA. [3] In qualche modo Xi ha fatto eco a Putin, quando ha descritto la NATO come una reliquia della Guerra Fredda.
E indovinate chi era presente all”annuncio di Shanghai – a parte gli ” stan” dell’Asia Centrale – il Primo Ministro iracheno Nouri al- Maliki, il Presidente afgano Hamid Karzai e, soprattutto, il Presidente iraniano Hassan Rouhani.
Le carte in tavola parlano da sole.
La Cina sta acquistando almeno la metà della produzione petrolifera
irachena – e sta investendo pesantemente nella sua infrastruttura
energetica. La Cina ha investito molto nel settore minerario
dell”Afghanistan – in particolare su litio e cobalto e, ovviamente, sia
Cina chee Russia continuano a fare affari in Iran. [4]
Quindi questo è dove ha portato la politica di Washington dopo oltre un decennio di guerre, di bullismo incessante, di oscene sanzioni e migliaia di miliardi di dollari mal spesi.
Nessuna meraviglia quindi se la sessione più intrigante cui ho
partecipato a San Pietroburgo è stata quella sulle possibilità di
espansione commerciale ed economica della Shanghai Cooperation Organization (SCO), il cui ospite d”onore non era altri che Li Yuanchao. Io ero, probabilmente, l” unico occidentale nella stanza, circondato da un mare di cinesi e di asiatici centrali.
La SCO si prepara a diventare qualcosa di ben più di una sorta di
controparte della NATO, concentrandosi principalmente contro il
terrorismo e sulla lotta contro il traffico di droga e intende espandere
il suo campo di azione. Iran, India , Pakistan, Afghanistan e Mongolia
sono osservatori , e prima o poi saranno accettati come membri a pieno
titolo.
Ancora una volta questa è l”integrazione eurasiatica
che si muove. La ramificazione intorno alla Nuova Via della Seta è
inevitabile; e questo preannuncia, in pratica, una maggior integrazione
con Afghanistan (minerali ) e Iran (energia).
serie di progetti in Crimea, le cui acque vantano, tra l”altro,
ricchezze energetiche, indicibili e ancora inesplorate, che adesso sono
di proprietà russa. I progetti prevedono un ponte cruciale che
attraverserà lo Stretto di Kerch e collegherà la Crimea alla Russia continentale – l’ampliamento dei porti della Crimea – impianti fotovoltaici – e anche la creazione di Zone Economiche Speciali
( SEZ). Mosca non poteva non interpretare questi progetti che come una
approvazione di Pechino alla sua annessione della Crimea.
Per quanto riguarda l”Ucraina, come Putin ha detto a San Pietroburgo, dovrebbe pagare le fatture. [5]
Commissione Europea Jose Manuel Barroso ha capito almeno la cosa più
ovvia : inimicarsi la Russia non è esattamente una strategia vincente.
Dmitry Trenin
,Direttore del Carnegie Moscow Center, è stato uno di quelli che hanno
detto all’Occidente qualcosa su questi argomenti, ma senza nessun
risultato :
stretta … e questo sarebbe un risultato sicuramente vantaggioso per la
Cina, ma darebbe alla Russia la possibilità di resistere alla pressione
geopolitica degli USA, di compensare il ri-orientamento energetico
dell”UE, di far sviluppare la Siberia e l”Estremo Oriente e di
collegarsi alla regione Asia-Pacifico”. [6]
L”ormai simbiotica alleanza strategica tra Cina e Russia – con la possibilità di allargarsi all”Iran [7] – è il fatto nuovo in questo giovane 21° secolo. Un”alleanza che avrà a che fare con tutti i paesi del BRICS , con la Shanghai Cooperation Organization, con il Collective Security Treaty Organization e con il Movimento dei Paesi-Non-Allineati.
Naturalmente i soliti compari continueranno a dire che l”unico futuro possibile di questo accordo approderà ad un “impero benigno”. [8]
atlantisti meglio informati – fossero tanto ingenui da bersela. Ma anche
se l’unipolarità potrebbe veramente essere morta, il mondo, purtroppo,
deve portarsi ancora sulle spalle il peso del suo cadavere. Il cadavere,
secondo la nuova dottrina di Obama, adesso sono i “partner-responsabili“.
Per parafrasare (“I left Rome and landed in Brussels”) –
ho lasciato St Petersburg e sono atterrato a Roma – per seguire
l”ennesimo episodio della lenta decadenza dell”Europa – le elezioni del
Parlamento Europeo. Ma prima di lasciare San Pietroburgo ho avuto la
fortuna di godermi una illuminazioni di bellezza. Ho visitato un Istituto di Manoscritti Orientali dell’Accademia Russa delle Scienze,
praticamente deserto, dove due ricercatori, estremamente competenti mi
hanno accompagnato in una visita privata mostrandomi alcuni pezzi che
appartengono probabilmente alla più eccezionale collezione di
manoscritti asiatici dell’intero pianeta. Come un fanatico viaggiatore
abituale della Via della Seta, avevo sentito parlare di molti di quei
documenti, ma non li avevo mai visti da vicino. Così adesso ci sono
stato, sono stato sulle rive della Neva, come un bambino in un negozio
di caramelle (antiche), mi sono imbevuto di tutte quelle meraviglie da
Dunhuang alla Mongolia, tra scritti in sanscrito e scritti in vedico,
mentre sognavo le Vie della Seta di ieri e di domani.
Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), e Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Nimble Books , 2009). Indirizzo e-mail: pepeasia@yahoo.com
Note:
2. Le president chinois appelle la Chine et l”Allemagne – construire la ceinture economique de la Route de la Soie (in francese), Xinhua, 30 marzo 2014.
3. China calls for new Asian security structure, Washington Post, 21 maggio 2014.
4. Russia plans to build up to eight new nuclear reactors in Iran, Reuters, 22 maggio 2014.
5. Naftogaz Debt to Gazprom Stands at $4 Bln – EU Energy Commissioner, Ria Novosti, 28 maggio 2014.
6. Vedi qui.
7. China, Iran and Russia: Restructuring the global order, Al Jazeera, 20 maggio 2014.
8. In Defense of Empire, The Atlantic, 19 marzo 2014.
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