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Waters (Pink Floyd): perché no agli Stones a Tel Aviv

I forti motivi della protesta contro il concerto dei Rolling Stones a Tel Aviv. Roger Waters risponde al giornalista del New York Times.

Waters (Pink Floyd): perché no agli Stones a Tel Aviv
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26 Giugno 2014 - 09.10


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di Roger Waters.

[uno dei membri fondatori dei Pink Floyd]

(Re: “Let It Bleed
del 10 giugno)

Roger Cohen nelle pagine della sua rubrica combatte
contro i fili della ragnatela da lui stesso creata. Egli sostiene due
obiettivi del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni:
la fine dell”occupazione e il riconoscimento della parità dei diritti
per i palestinesi cittadini di Israele. Eppure egli rifiuta il terzo
obiettivo: il diritto al ritorno dei rifugiati. L”accettazione da parte
sua della legittimità del B.D.S. Rispetto alle richieste di parità dei
diritti per i cittadini palestinesi di Israele è una tacita ammissione
che Israele è uno stato razzista, uno stato di apartheid, che ha leggi
diverse nei confronti dei cittadini dei diversi gruppi etnici e
religiosi.

Per quanto riguarda l”apartheid nei territori occupati, non abbiamo
bisogno di ripetere, fino alla nausea, descrizioni del muro, dei
checkpoint, degli insediamenti, delle strade destinate solo ai coloni
ebrei. Il fatto è che l”esercito israeliano occupante soggioga una
popolazione indigena usando una forza letale, compreso l”omicidio di
bambini inermi, come Human Rights Watch ha recentemente confermato.

Non voglio ancora una volta rispondere alla calunnia di
antisemitismo. Si tratta della solita falsa cortina di fumo. Un”accusa
che dovrebbe essere riservata ai bigotti estremisti; e non a persone che
credono nella parità dei diritti per tutti, compresi ebrei e
palestinesi.

Sostengo una soluzione a due Stati, sulla base dei confini precedenti
al 1967, che includa il riconoscimento della condizione e il
risarcimento ai rifugiati dal 1948; che inoltre garantisca uguali
diritti a tutti i cittadini della regione, qualunque sia la loro
religione o etnia.

Il governo israeliano ha ripetutamente respinto questa ipotesi. Ecco
perché sostengo il BDS, un movimento globale, nonviolento, vitale per
esercitare una pressione su un governo avido di nuovi insediamenti e di
incessante occupazione.

“Tacere e restare indifferenti è la colpa più grande di tutte”.

Questo è il motivo per cui Nick Mason ed io abbiamo protestato al
concerto dei Rolling Stones a Tel Aviv. Il loro passaggio ai checkpoint è
stato, volente o nolente, l”approvazione dell”occupazione. Noi non
staremo in silenzio.

Vorrei chiedere al signor Cohen, a J. Street e ai suoi amici, che
cosa avrebbero da proporre come alternativa al BDS per incoraggiare il
governo israeliano a modificare le sue scelte sconsiderate.

Roger Waters, New York

L”autore è uno dei membri fondatori dei Pink Floyd.

Fonte: New York Times

Traduzione di BDS Italia

Tratto da: http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-bac/1299-waters-nyt.

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