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Ucraina: parla un sopravvissuto della strage di Odessa

'Ross@ Verona ha intervistato un testimone sopravvissuto al pogrom di Odessa. ''I cittadini dovrebbero protestare contro i media che oscurano la vera situazione in Ucraina''.'

Ucraina: parla un sopravvissuto della strage di Odessa
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8 Luglio 2014 - 08.34


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Ross@ Verona ha intervistato un testimone sopravvissuto al pogrom di Odessa


di Patrizia Buffa e Giorgio Lonardi.



Di cosa si occupa e in quale parte dell’Ucraina vive?

“Sono Serghey Markhel, attivista del movimento popolare antifascista,
nato il 25 febbraio a seguito delle proteste. Il movimento prende il
nome da Kulikovo Pole, la piazza di Odessa nella quale si riunivano gli
attivisti con il permesso del governatore della regione, deposto il
successivo 3 marzo. Vivo e lavoro come ingegnere edile in Odessa.”

Qual è la sua relazione con la strage di Odessa?

“Essendo attivista del movimento, mi trovavo in piazza Kulikovo pole
dove ci riunivamo tutti i giorni, specie il fine settimana. La casa dei
Sindacati si trova in questa piazza”.

Perché si trova in Italia?

“Da circa un mese sono in viaggio per l’Europa, con una mostra
fotografica, per raccontare la verità. Ho fatto tappa a Vienna, Madrid,
Budapest e in Italia sono stato a Terracina, ospite di Giulietto
Chiesa.”

Chi ha ideato e realizzato la strage di Odessa?

“L’hanno ideata i nuovi governanti di Kiev, con la partecipazione
del nuovo governatore della regione di  Dniepropetrovsk, l’oligarca
Kolomoiskiy e con l’ausilio delle forze di Praviy sektor, i cui membri
sono giunti in duemila a Odessa da altre regioni, assieme a cinquecento
ultras di Kharkov e a circa seicento persone di Euromaidan di Odessa”.

Qual è il bilancio del pogrom?

“Ufficialmente sono morti dentro la casa dei sindacati in trentasei,
tra sparati, accoltellati, fatti a pezzi con ascia, avvelenati con gas
tipo cloroformio o bruciati vivi. Dieci persone, per sfuggire al fuoco,
si sono gettate dalle finestre. Alcune di loro erano ancora vive e sono
state ammazzate con mazze da baseball.  Queste sono solo le cifre
ufficiali che non contemplano coloro che sono morti successivamente in
ospedale, dove erano ricoverate duecentoquarantasei persone. Il rogo era
stato preceduto da una sparatoria in strada, nella quale sono state
uccise sei persone. Nemmeno un membro di Pravij sektor è stato ferito o,
in seguito, arrestato, mentre sono stati fermati tutti i sopravvissuti
alla strage. Portati via in manette, sono stati trattenuti dalla polizia
per quasi due giorni, senza alcuna assistenza medica, né acqua né cibo.
Tuttora, secondo la commissione ONU, tredici superstiti sono ancora in
carcere con l’accusa di aver provocato i disordini di massa”.

A chi poteva giovare una tale carneficina?

“A coloro che volevano insediare un nuovo governatore regionale,
amico di Kolomoiskij,  al fine di prendere il controllo dei cinque porti
di Odessa, eliminando il movimento di protesta antigovernativa e
terrorizzando la popolazione”. 

Come si sono comportate le autorità ucraine durante e dopo l’attacco alla casa dei sindacati?

“Le autorità hanno dichiarato che i progressisti di Odessa avevano
solo ucciso dei terroristi venuti dalla Russia e che avevano agito
correttamente perché questi erano armati. Secondo Kiev le vittime si
sono date fuoco da sole, per discreditare il nuovo governo ucraino. Una
volta dimostrato che le vittime abitavano tutte a Odessa, donne e uomini
di età compresa tra i diciassette e i settant’anni, pacifici e
disarmati, le autorità hanno creato quattro commissioni investigative
statali e una di cittadini. Quest’ultima è guidata da Zinaida Kazangi,
una giornalista di Odessa, leader del movimento di Euromaidan, tra i più
attivi organizzatori della carneficina. Il giorno dopo è stata nominata
vicegovernatore della regione: una colpevole che si dovrebbe
autocondannare! Fino a questo momento l’investigazione non ha prodotto
risultati”.

Perché l’Unione Europea tace su questi eventi?

“Perché gli Stati Uniti che hanno organizzato il colpo di stato in Ucraina non lo permettono”.

Che cosa vorrebbe far sapere agli italiani?

“Se voi non ci ascoltate e non appoggiate il popolo ucraino nella sua
lotta contro il regime nazista, molto presto verranno a bruciare vivi
anche voi, solo perché la pensate diversamente”. 

Che cosa possono fare per voi i cittadini italiani?

“I cittadini italiani devono uscire nelle piazze per protestare
contro i media che oscurano la vera situazione in Ucraina, chiedendo al
governo italiano di dichiarare CRIMINALE l’attuale governo di Kiev. Il
silenzio della stampa occidentale si fa complice dei crimini compiuti in
Ucraina. Solo una protesta dei cittadini europei può fermare i golpisti
ucraini, assassini del proprio popolo. La televisione russa Ã¨ proibita
in Ucraina e la verità fatica a emergere. Gli ucraini dicono che i russi
sono bugiardi quando riferiscono dei massacri di civili nel Donbass e
per questo hanno ucciso cinque giornalisti russi e un fotografo
italiano”.

Fonte: http://contropiano.org/internazionale/item/25120-ucraina-parla-un-sopravvissuto-della-strage-di-odessa.

ARGOMENTO CORRELATO: [Attenzione, immagini drammatiche e forti, adatte ad un pubblico adulto]

Fonte: http://www.pandoratv.it/?p=1380.

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