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di
Marco Santopadre.
Marco Santopadre.
Il pur
sgangheratissimo esercito ucraino – di ieri la notizia che circa
450 soldati hanno dovuto arrendersi e rifugiarsi in territorio russo
per sfuggire ai guerriglieri che li avevano accerchiati – ha deciso
di lanciare l’assalto ‘finale’ alle Repubbliche Popolari.
sgangheratissimo esercito ucraino – di ieri la notizia che circa
450 soldati hanno dovuto arrendersi e rifugiarsi in territorio russo
per sfuggire ai guerriglieri che li avevano accerchiati – ha deciso
di lanciare l’assalto ‘finale’ alle Repubbliche Popolari.
Video di RT – via pandoratv.it.
Una
volta completato l’accerchiamento delle due popolose città di
Donetsk e Lugansk, nell’est del paese, l’assedio si è
trasformato in assalto. Finora la strategia del governo di Kiev è
stata quella di martellare le città ribelli dall’alto, con
l’aviazione, e di isolare i maggiori centri causando una grossa
penuria di generi alimentari e di acqua in modo da obbligare le
popolazioni ad arrendersi. Ma finora senza grande successo.
volta completato l’accerchiamento delle due popolose città di
Donetsk e Lugansk, nell’est del paese, l’assedio si è
trasformato in assalto. Finora la strategia del governo di Kiev è
stata quella di martellare le città ribelli dall’alto, con
l’aviazione, e di isolare i maggiori centri causando una grossa
penuria di generi alimentari e di acqua in modo da obbligare le
popolazioni ad arrendersi. Ma finora senza grande successo.
Ieri,
ha detto Andrey Lysenko, portavoce del Consiglio Nazionale per la
Sicurezza e la Difesa del governo nazionalista, “le forze
dell”operazione anti-terrorismo hanno occupato Yasinuvata, 19
chilometri a nord di Donetsk, che è un importante snodo ferroviario.
La sua conquista ha permesso l”accerchiamento del capoluogo da nord,
e la chiusura di un importante canale per le forniture di armi e
tecnologia ai terroristi”.
Secondo
i media locali e internazionali, i combattimenti tra forze armate e
milizie fasciste da una parte e guerriglieri dall’altra hanno
ripreso in maniera furiosa alla periferia di Donetsk, città di un
milione di abitanti, dopo che le autorità golpiste hanno invitato i
civili a fuggire. Un giornalista dell”Afp ha riferito alcune ore fa
di esplosioni a intervalli regolari nella zona di Mariinka, nella
periferia sudovest della città , da cui si alzano colonne di fumo.
Nella zona sarebbero riusciti anche a infiltrarsi alcuni battaglioni
della Guardia Nazionale, formata pochi mesi fa dall’esecutivo
ucraino legalizzando e integrando le bande dei partiti di estrema
destra. Secondo alcune denunce in città le bande neonaziste
sarebbero all’opera con rapimenti, omicidi e rapine.
Ma
anche un altro quartiere alla periferia ovest della città è teatro
di scontri. “Infuriavano intensi combattimenti nel distretto di
Petrovski, intorno alle 17″, ha detto uno dei responsabili del
municipio secondo il quale potrebbero esserci anche delle vittime
civili causate dai colpi di mortaio che ormai dalla notte bersagliano
gli edifici e hanno distrutto una centralina elettrica.
anche un altro quartiere alla periferia ovest della città è teatro
di scontri. “Infuriavano intensi combattimenti nel distretto di
Petrovski, intorno alle 17″, ha detto uno dei responsabili del
municipio secondo il quale potrebbero esserci anche delle vittime
civili causate dai colpi di mortaio che ormai dalla notte bersagliano
gli edifici e hanno distrutto una centralina elettrica.
Contemporaneamente
Kiev ha annunciato di aver finalmente completato l”accerchiamento di
Lugansk e di avere interrotto ogni rifornimento alla città contro la
quale nelle scorse ore è scattato l’assalto.
Da
parte sua il ministero degli Esteri russo accusa le truppe ucraine di
trasportare missili balistici Tochka-u, Smerch e Uragan verso
Donetsk. Un’accusa confermata nei giorni scorsi anche da importanti
network mediatici internazionali, come la tv statunitense Cnn che la
testata tedesca Deutsche Welle, secondo i quali già nei giorni
scorsi le forze di Kiev avrebbero usato missili balistici contro i
guerriglieri ribelli ma anche obiettivi civili.
Intanto
anche le Nazioni Unite riconoscono che in Ucraina la repressione
governativa delle popolazioni insorte ha prodotto una vera e propria
catastrofe umanitaria. Secondo i dati forniti dall”Onu sono almeno
285mila le persone che hanno dovuto lasciare le loro case a causa dei
combattimenti e dei bombardamenti. Secondo le Nazioni unite il numero
reale dei profughi sarebbe in realtà vicino alla stima di 730mila
fornita dalle autorità della Russia, cifra definita “realistica”.
Le
autorità ucraine locali hanno finora segnalato la fuga di circa
117mila persone, secondo l”Onu. Vincent Cochetel, capo dell”Unhcr in
Europa, ha detto ai giornalisti a Ginevra che il numero “è una
stima verso il basso”, dal momento che molti degli uomini che
sono scappati non si sono registrati per evitare di essere arruolati
nell”esercito ucraino e mandati indietro a combattere. In aggiunta a
questi, altri 168mila ucraini, al primo agosto, hanno chiesto asilo
alla Russia.
Secondo
le autorità russe, ci sarebbero da aggiungere centinaia di migliaia
di persone che sono scappate in Russia, senza alcuna registrazione.
le autorità russe, ci sarebbero da aggiungere centinaia di migliaia
di persone che sono scappate in Russia, senza alcuna registrazione.
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